• “MAMME NEL DESERTO” ORA È DISPONIBILE ANCHE IN EBOOK
  • DOWNLOAD DA GOOGLE PLAY
  • DOWNLOAD DA AMAZON

Mamme nel deserto

Il blog sulla vita expat

  • Home
  • Chi siamo
  • Il nostro libro
  • Tips per Kuwait
  • Dicono di noi e Press
  • Contatti
You are here: Home / EXPAT LIFE / COSA POSSIAMO IMPARARE DAGLI ESPATRIATI

COSA POSSIAMO IMPARARE DAGLI ESPATRIATI

19 Agosto 2013 By drusilla 17 Comments

Qualche settimana fa in facebook un’amica canadese ha postato un articolo del Sydney morning Herald che parla del mondo degli espatriati.
Il titolo era What we could all learn from expats, Che cosa possiamo imparare dagli espatriati, se volete leggerlo cliccate QUI.
Questo articolo, scritto da un globetrotter australiano, ci e’ piaciuto e condividiamo pienamente il suo punto di vista, quindi abbiamo pensato di proporvelo e sapere cosa ne pensate.
Qualche motivo in piu’ per mollare tutto e partire….
L’articolo inizia cosi’: “Vuoi farti degli amici? Spostati e vai a vivere in un’altra nazione...” Diciamo che questa frase di apertura rappresenta il concetto principale dell’articolo.
Ben Groundwater sostiene che gli espatriati siano friendly e amichevoli; che vogliono incontrarti e conoscere la tua storia; e siano persone che preferiscono fare, agire piuttosto che pianificare.
Siamo d’accordo al 100% con questo pensiero. Da quando viviamo in Kuwait siamo diventate piu’ aperte e socievoli, abbiamo perso quella riservatezza e quel poco di timidezza che ci caratterizzava. Per noi e’ diventato normale fermare una mamma al parchetto, chiederle come si chiamano i figli, quanti anni hanno e poi interrogarla sulla sua storia. Da dove viene, da quanto tempo si trova in Kuwait, che lavoro fa il marito, in quale scuola porta i figli, dove abita, quanto tempo si fermeranno, dove andranno in futuro, che obiettivi ha per la vita.

E’ divertente ma soprattutto interessante conoscere le storie delle mamme che ci circondano; ognuna di loro ha un qualcosa di speciale da regalarci!

“Gli espatriati tendono ad essere avventurosi, a loro piace rischiare. Dopo tutto, cos’hanno da perdere?! Hanno già lasciato i loro amici, le loro case, i loro comfort e probabilmente la maggior parte dei loro beni in un altro paese per iniziare una nuova vita all’estero. Ci vuole coraggio.” Come dargli torto?!

In fondo, abbiamo dovuto mollare il lavoro, la nostra famiglia d’origine, i nostri amici di sempre, chiudere una casa, preparare una valigia e partire per fare un salto nel vuoto. Se non fossimo un pochettino coraggiosi non saremmo mai riuscite a fare tutto questo. Ma forse non si tratta di coraggio ma semplicemente di voglia di cambiare, incoscenza o voglia di vivere diversamente. 

Il blogetrotter sostiene che questo atteggiamento di “fare” le cose sia “pretty likeable” che può essere tradotto come piuttosto simpatico. Lui dice che e’ difficile trovare un expat che si siede a parlare di tutte le cose che gli piacerebbe fare perchè in realtà le ha già realizzate. Che dire?! Anche questo mi pare vero. Per una persona che decide di mollare tutto e andare a vivere all’estero risulta naturale cercare di realizzare i propri sogni, senza paura di sbagliare o di mollare il certo per l’incerto, tanto l’hai gia’ fatto una volta perche’ non farlo ancora?!
Un’altra cosa che caratterizza gli espatriati e’ che, indipendentemente dal fatto che questi vivano nel paese che li ospita da 5, 10 o 20 anni, indipendentemente dal fatto che lavorino a tempo pieno e debbano occuparsi della famiglia, a loro sembra di vivere la vita come se fossero in una perenne vacanza. 
Ed è proprio vero è un approccio che ci ha aiutato e che ci permettere di prendere il meglio ma anche di affrontare il peggio con un certo distacco.Di incuriosirci verso tutto e tutti.

“Gli espatriati sono incredibilmente cordiali e aperti a nuove conoscenze. Non esistono gruppi, “set” di amici ma va bene chiunque, basta stare in compagnia! 
C’è una mancanza di pretese tra le comunità di espatriati. Lo snobbismo e’ bandito, in generale a nessuno importa sapere da dove vieni o quale scuola hai frequentato o per quale societa’ hai lavorato. Quello che importa e’ che tu sei qui ora!”. Quanto ci piace questo aspetto del vivere all’estero! Essere se stessi, vivere in totale liberta’ da critiche o pregiudizi di ogni tipo.
Per gli espatriati, però, c’è un revolving costante di amici. Si salutano vecchi amici per aprire la porta a nuove persone. Si crea una cultura di apertura. Questo e’ un aspetto non sempre postivo e semplice da affrontare. E crediamo anche difficile da spiegare ai nostri
La conclusione ci piace molto: “Regardless of where you go, however, if you do decide to move overseas you’ll always make friends, probably with some very interesting, friendly, dynamic people. People from whom we could learn a thing or two.” Indipendentemente da dove si va se si decide di spostarsi all’estero potrai sempre trovare degli amici, probabilmente persone molto interessanti, amichevoli e dinamiche. Persone dalle quali potremmo imparare una o due cose.

Si le nostre conoscenze ci stanno insegnando tanto e la curiosità cresce.
Questo articolo è davvero carino e crediamo che possa tornare utile a tutti quelli che stanno per intraprendere  l’avventura dell’espatrio  o a coloro che lo vogliono fare ma hanno ancora delle perplessità.
Per quanto dura resta una bella esperienza.&
nbsp;

Filed Under: EXPAT LIFE

Comments

  1. Deshna Francesca says

    19 Agosto 2013 at 16:26

    Vero, vero, pensa che io e Raul per esempio non ci vediamo qua per sempre: la casa non è nostra, non abbiamo un contratto scritto né di affitto né di cessione, quindi se un dì il padrone di casa la rivolesse indietro non avremmo problemi ad espatriare e ricominciare altrove, tipo sudAmerica o comprarci un furgoncino e viaggiare così, non ne ho affatto paura, mentre c’è chi inorridisce solo all’idea.

    E’ una questione mentale.

    Non me ne vogliano chi mi legge, ma credo che expat e globetrotter si nasce, non si diventa!

    Conosco molti che ci hanno provato e non ci sono riusciti. E non perché là non avevano un lavoro a 5 stelle, semplicemente perché non erano portati.

    Simpaticamente eh!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      19 Agosto 2013 at 16:40

      Concordo che si nasce e io nacqui ( non ditelo al marito che altrimenti mi rinfaccia che non l’ho seguito a Dublino)….ahhh ahhh. Comunque tu non sei expat in spagna….daiiiiiii non vale, però credo davvero che tu sia una vera globetrotter.
      anzi no tu sei la mia preferita ANARCHICA…

      Rispondi
  2. Anonymous says

    19 Agosto 2013 at 16:30

    Un ottimista questo blogger. Lasciami dire un po’ buonista, amica Dru. Posso essere d’ accordo sulla sensazione di perenne vacanza o sul fatto che io sono sicuramente diventata piu’ socievole e intraprendente. Del resto o fai cosi’ o non sopravvivi. E piu’ che vacanza vale il discorso che e’ bello vivere due vite parallele. Ma che non ci siano snobismo o pretese nelle comunita’ expat e’ fantascienza. Per carita’, dipendera’ certamente da dove vivi. Io gli suggerisco un giretto qui nella Singapore da bere, poi vediamo che cosa scrive..E anche in Kw, a noi e’ andata di lusso, ci siamo conosciute e abbiamo formato un bellissimo gruppetto, ma io certi ambientini british li ricordo tutto fuorche’ friendly! Un bacione alle mie blogger preferite. AC

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      19 Agosto 2013 at 16:41

      Il mio amico vero expat a Kuwait aveva amici solo arabi e british….
      a me manca quella confidenza con l’inglese che credo faccia la differenza. Su una cosa concordo fai meno la schifettosa e impari a prenderti tutto quello che gli altri sanno darti. Poi che tutti diventino veri amici è un’altra storia

      Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      19 Agosto 2013 at 20:57

      Amica Fede concordo sul fatto che certi ambienti british erano molto snob, anzi snobbissssimi!!!

      Rispondi
  3. Anonymous says

    19 Agosto 2013 at 16:34

    Sei fortunata, cara Deshna. Noi invece abbiamo un contratto blindatissimo fino al 31 dicembre 2014 per casa, macchina- expat, linee telefoniche, bollette varie. Diciamo che andarsene prima non conviene molto…Federica (da Singapore)

    Rispondi
  4. Deshna Francesca says

    19 Agosto 2013 at 19:30

    Io sono espatriata da sola, qua mi sono fatta la famiglia ma anche io ho lasciato casa e amici…ed ero venuta per lavoro, figurati! poi appunto tutto può cambiare e bisogna reinventarsi

    Rispondi
  5. mom says

    19 Agosto 2013 at 21:41

    Abbiamo sofferto, diciamolo, e tutto il resto ci fa solo sorridere. Comunque la vita da expat ci ha cambiati nel profondo e ora conosciamo meglio i nostri limiti, o meglio: sappiamo meglio che non abbiamo limiti e che nulla ci potrà più scalfire (non è vero ma mi piace crederlo!). Ma sapere cosa significa ci porta ad essere più aperti verso il mondo. In fondo dobbiamo cogliere il meglio del paese in cui ci toviamo, conoscerne anche il peggio e archiviarlo!

    Rispondi
  6. Mimma Zizzo says

    19 Agosto 2013 at 23:29

    Bravissima ! Ottima sintesi!!

    Rispondi
  7. Serena Semplicemente says

    20 Agosto 2013 at 15:19

    Penso che la premessa fondamentale, per affrontare un’esperienza come la vostra, sia la forte motivazione, sia essa lavorativa, personale, familiare o altro. Per chi, come me, ha una situazione familiare e lavorativa stabile e soddisfacente in Italia, sarebbe un’assurdità mollare tutto per spostarsi dall’altra parte del mondo, anche se, visti i ben noti limiti del nostro paese, talvolta verrebbe voglia di farlo!
    Ma quando parlate di nuove amicizie, vi riferite ad amicizie con altri expat o si riescono a creare legami anche tra expat e autoctoni? Ve lo chiedo perchè il parco giochi dove porto le mie figlie è frequentato prevalentemente da famiglie musulmane ed è piuttosto evidente che da parte loro non c’è alcun interesse a rapportarsi con le mamme italiane, addirittura ho notato un atteggiamento quasi di fastidio quando i loro figli interagiscono con i nostri (che poi mi sembra assurdo parlare di nostri e loro, visto che sono nati nella stessa città e frequentano le stesse scuole, ma non voglio andare fuori tema)

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      21 Agosto 2013 at 12:53

      Onestamente è più facile familiarizzare con altri expat, però da parte dei Kuwaitiani c’è un ottima predisposizione. Anzi. Io penso che il livello sociale incida tanto. Sono sempre più convinta che in Italia abbiamo atteggiamenti più estremi e integralisti.

      Rispondi
  8. Moky says

    20 Agosto 2013 at 18:26

    Io sono una persona aperta e solare nei confronti del prossimo. Sono curiosa, mi piace ascoltare le storie delle persone che incontro….
    Sarei adatta a fare l’expat???
    Mah..provare per sapere ahahaha

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      21 Agosto 2013 at 12:51

      Da brava gemelli SICURO!

      Rispondi
  9. mammapiky says

    20 Agosto 2013 at 23:08

    Però io rimango dell’idea che chi espatria e’ anche coraggioso perché puntare sui propri sogni, anche se questo richiede sacrificio, non e’ da tutti. :-)))

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      21 Agosto 2013 at 12:50

      Si il coraggio ci vuole…si ma anche un pò di sana incoscenza e lungimiranza.

      Rispondi
  10. Deshna Francesca says

    21 Agosto 2013 at 1:06

    Non ve l’ho mai detto cmq che ho mollato il mio ex in italia via SMS una volta qua?! Marò che pessima che sono stata, se ci penso…. ecco, le palle per cambiare Paese sì, ma per mollare lui faccia a faccia proprio no.

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      21 Agosto 2013 at 12:49

      Comportamento terribile…però così hai vendicato tutte le donne che l’hanno subito!!! sempre più curiosa della tua vita…cara anarchica…

      Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Le mamme nel deserto


Mamme nel deserto è la storia di due donne, Drusilla e Mimma, due mamme, che si incontrano nel deserto non solo fisico, ma anche metaforico. Due donne expat per amore. Leggi tutto

Le mamme sui social

  • Bloglovin
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Pinterest
  • Twitter

Il nostro libro

Alle Mamme piace parlare di…

Delle Mamme vi è piaciuto…

Sorry. No data so far.

Archivio

Cerca nel sito

Le mamme sui social

  • Bloglovin
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Pinterest
  • Twitter

Restiamo in contatto

Se vuoi avere informazioni, scriverci un commento o semplicemente dirci la tua, scrivici una e-mail

Copyright © 2025 · Lifestyle Pro Theme On Genesis Framework · WordPress · Log in

Questo sito utilizza cookies. Puoi avere maggiori informazioni o disabilitarli dalle

.

Mamme nel deserto
Powered by  GDPR Cookie Compliance
Privacy Overview

Questo sito usa i cookies per fornirti una migliore esperienza di navigazione. I cookies sono informazioni salvate nel tuo browser e servono a riconoscerti quanto torni su questo sito.

Puoi regolare le impostazioni dei cookies dai pulsanti sul lato sinistro di questa schermata e leggere come vengono utilizzati i dati raccolti sull’informativa sull’utilizzo dei tuoi dati.

Cookies Tecnici

I cookies tecnici dovrebbero essere lasciati sempre attivi in modo da salvare le tue preferenze nelle impostazioni dei cookies.

Se disabiliti questi cookies non sarà possibile salvare le tue preferenze quindi ogni volta che tornerai su questo sito ti verrà chiesto di nuovo se vorrai abilitare o disabilitare i cookies