Mamma ho la dislessia delle decisioni.
Giada in questo assurdo anno ha manifestato una grande capacità di adattamento ma soprattutto la necessità che tutti siamo sereni .
Non dimenticherò mai il 24 febbraio 2020 mentre eravamo in aeroporto, dove avevamo appena saputo che non potevamo rientrare in Kuwait.
Penso spesso all’immagine di lei seduta sulla sedia, seria, ferma.
Non sapeva nulla, aveva già rinunciato alla sua bella vacanza in montagna, non sapeva che non saremmo riusciti a riportarla a casa. Noi non avevamo il tempo di raccontarle nulla, dovevamo prendere delle decisioni, capire noi stessi cosa stava succedendo.
Lei stava zitta e ferma. Aspettava. E poi ha fatto tutto senza fare storie.
E in questo lungo anno non ha cambiato atteggiamento.
Mai.
Con questo spirito accetta tutte le situazioni.
Qualche lacrima, ma poi fa tutto.
Questo ovviamente per noi è un grande aiuto .
Quello che noto però è che ormai anche la più piccola decisione viene rifiutata da lei.
Se prima ci domandava solo “mamma o papà tu che faresti “, ma poi sceglieva .
Ora è solo “ decidete voi . A me non piace decidere. Non sono brava. Mamma ho la dislessia delle decisioni. Non le so prendere”.
Si è pure inventata un nome per spiegare questa sua difficoltà.
A me all’inizio faceva sorridere, ma ora un po’ impensierisce.
Non vuole nemmeno decidere se andare a un quel corso o no.
Che tipo di torta vuole per il suo compleanno. Se accettare o meno un invito.
Vuole solo stare bene. Accettare le decisioni le pare più semplici più che prenderle.
Forse quello che ci ha insegnato questa pandemia é proprio questo che non possiamo controllare tutto.
Decidere come abbiamo sempre fatto, non è più possibile .
Anche se io e il padre siamo un po’ resistenti a questo nuovo spirito di non poter decidere, e come sapete ci siamo complicati la vita non poco per non volerlo seguire.
Non accettando semplicemente di tornare tutti in Kuwait, ci siamo ribellati un bel po’, ma anche tanti pensieri in piú, decisioni davvero importanti.
Io spero che Giada torni presto a decidere, senza paura, seguendo soprattutto quello che la fa stare bene.
Che non pensi che qualsiasi decisione, anche le più piccola come andare in vacanza le possa cambiare la vita.
Quello che è importante.
Penso che tutti quanti per un po’ ci ammaliamo della dislessia delle decisioni.
Sopratutto ora che tutto è cosí difficile.
Ma forse la dislessia ce l’avevamo pure prima.
Quante volte ci comportiamo come se guidassimo solo con il pilota automatico, senza vedere mai chiaro non tanto quello che è giusto, ma quello che davvero ci farebbe felice .
Facciamo quello che ci tocca.
Le nostre decisioni sono sempre improntate a fare quello che è normale, che forse farebbero tutti.
O stare sereni. Eseguiamo gli ordini.
Ebbene io e il padre invece ci siamo posti questo come obiettivo.
Guarire dalla dislessia delle decisioni.
Decidiamo come mai abbiamo fatto.
Un processo molto faticoso.
E alla fine sono grata che la piccola si lasci guidare, non vuole distrarci, ci lascia sereni.
Lei è la nostra forza.
E’ cresciuta tanto.
Troppo.
Grazie per la fiducia che ci riservi, piccola, buffa donnina.
Mimma
ps. E a voi piace decidere?
Lascia un commento