“Mimma, Jeanne has a homework due for Sunday. She needs to interview someone from her community but not her family. Someone who you don’t know much about when you see the person… this is to talk about stereotypes and for the children to understand that what they think about someone is not always true without knowing the person …
Jeanne choose YOU”
Ho ricevuto questo messaggio qualche giorno fa.
L’ho iniziato a leggere con interesse, annuivo, quando sono arrivata alla fine sono rimasta un po’ di sasso.
Ho sorriso, ma mi sono chiesta come mai una bimba di otto anni avesse scelto me.
In realtà ho capito subito il motivo.
Ci convivo da sempre, ma che anche una bimba di otto anni, francese per il suo compito della scuola americana, lo avesse capito mi ha colpito.
Nel pomeriggio ci siamo viste, mi ha intervistato.
Mi ha spiegato che mi ha scelto perché sono bionda, molto colorata, sempre sorridente e fisica , che creo accessori ma sono un avvocato, un Cavaliere e sono sempre super attiva nelle attività culturali, aiuto sempre tutti.
Ho sorriso, ha aggiunto che lei stessa spiega agli altri “sono bionda ma non stupida”.
E’ molto carina Jeanne. Bionda, un bel musetto, enormi occhi nocciola. Sempre sorridente.Un cuor contento. E’ sveglia è un anno avanti a scuola, nelle scuole Americane succede.
Lei e mia figlia le prendono per gemelle.
Spesso ce l’hanno chiesto.
Io l’ho ringraziata per questo onore.
Lei mi ha spiegato come funzionerà tutto, mostrerà una mia foto e farà delle domande.
Lei alla fine leggerà il suo elettorato, quello che io sono, almeno secondo lei.
Io da sempre ho combattuto con gli stereotipi.
Li ho tutti, sono bionda, sono esuberante, sono meridionale.
Soprattutto ho il peggiore sono DONNA.
Qui in Kuwait ne ho collezionato un altro sono Europea e sciura.
Nulla di nuovo per me, ma vi giuro che pensare che una bimba di 8 anni nel 2018 abbia già capito e viva tutto ciò mi ha messo un po’ di tristezza.
Mio marito mi ha preso in giro, sei onorata che Jeanne ti ha scelto eh??
In realtà no, caro marito, tu che sei uomo, tu che lavori da sempre e hai un buon lavoro, tu che esci ogni giorno e sai esattamente cosa farai, anzi tu sai che per ben otto ore potrai concentrarti solo su quello “il tuo lavoro”, anzi talvolta tu all’uscita andrai a fare una partita a tennis e partirai per un viaggio di lavoro senza problemi.
Tu caro marito non sai che io non posso essere contenta di essere stata scelta come esempio di stereotipo sbagliato.
Non sai che siccome ero carina e molto esuberante era lecito per tutti che appena parlavo con un ragazzo questo significava che di sicuro avevo una storia con lui.
Non sai che sul lavoro, specialmente quando facevo l’avvocato dovevo impegnarmi il triplo.
Oppure a scuola essere la più secchiona e determinata pur essendo bionda faceva strano.
Come ancora fa strano che siccome non amo cucinare non sono poi così donna del sud e angelo del focolare. E sono la mamma ideale solo se mi dedico h24 a mia figlia e metto lei davanti a tutto.
Sorridere sempre può significare solo o che sono stupida o che la mia vita sia tutta una passeggiata.
Ripeto nulla di nuovo, nulla che io non sappia affrontare, nulla che davvero mi ferisce.
Non più.
Però ecco se posso dire una cosa avrei voluto che per Jeanne e per Giada e per tutte le bambine che incontro non fosse così.
Ma gli occhi di Jeanne mi hanno detto che no, strada da fare ne abbiamo da fare e tanta.
Mimma
ps queste le foto che ha scelto
Mamma avvocato says
Eh, appunto, quando cambiara’ qualcosa? Io non sono bionda ma mi accorgo di tutto quanto si detto sul lavoro e fuori e vedo che più si è carine più e peggio. Che tristezza!!! Però l’idea del compito contro gli stereotipi mi sembra ottima.
Mammapiky says
Bellissimo compito dato a scuola…sarei stata curiosa di leggere un’ intervista fatta da un maschio. Ma quanti anni ha? L’età di Giada?