Complici i saldi un po’ ovunque sono stata colta dalla sindrome “ miglioriamo la mia casa expat“.
Noi siamo partiti praticamente solo con delle valigie pieni di vestiti, perché non sapevamo bene come sarebbe andata la nostra esperienza qui nel golfo .
Tutti i miei bei mobili di design li ho lasciati nella mia casa milanese.
Ex casa, ormai visto che due anni fa l’abbiamo venduta.
Ho quindi comprato tutto qui .
Sempre con parsimonia pensando “ tanto ora parto”.
Vi avevo raccontato che ci eravamo innamorati di Poterry Barn.
Il brand americano che insieme a Ikea la fa da padrone a casa mia.
Avevamo comprato le cose essenziali, letti, divani, il tavolo, una libreria.
Poi pian piano, quando la sindrome ora parto si è affievolita, ho iniziato a comprare qualcosa di nuovo.
Ho iniziato a concentrarmi ad arredare meglio una stanza, a renderla più personale.
Molte donne sono bravissime in questo, io un po’ meno, essendo molto pratica e sempre di corsa.
Ho bisogno di tempo.
Ma alla fine lo faccio anche io.
L’anno scorso mi sono concentrata sulla living room.
Il salotto per intenderci.
La stanza principale, quella che vedi per prima.
Quella che gode di una vista che spesso da sola basta.
Ma ecco l’anno scorso non mi bastava più che a farla da padrone la facesse la vista.
Volevo metterci il mio tocco.
Ho comprato un bel tappeto e un tavolino da West Elm, altro brand che ho imparato a conoscere qui e di cui vorrei tutto tutto.
Mi piace tantissimo fare piccole modifiche, aggiungere pezzi, ma sono sempre frenata dalla consapevolezza che non è la casa definitiva !
Che poi molte cose non potrò portarle con me.
Ma mi fa bene prendermi cura della casa e come se mi prendessi cura di noi tre.
Della mia famiglia.
Quest’anno la stanza che più mi interessava migliorare era la mia camera da letto.
La più trascurata di tutti.
Ho una camera enorme. Ma di mio c’era nulla. Il grande letto king size, un solo comodino, la più brutta scrivania di ikea in commercio e uno specchio.
Era così anonima.
Il letto è molto bello, così come alcuni copriletto e lenzuola ma troneggiava da solo li in mezzo.
Mi sono messa alla ricerca di un tappeto. Ho pensato che il tappeto poteva risolvere molti dei miei problemi.
Sono andata Abyat un brand locale che insieme al negozio Al Safat sono i concorrenti di Ikea in termini di costi. Ci sono andata due volte ma non ho trovato nulla che mi convincesse, i costi dei tappeti erano molto simili a quelli di West Elm o almeno non costavano così poco da convincermi a prenderli.
E ho fatto bene, perché sono arrivati i saldi ed ho potuto comprare cose belle o più a mio gusto da Pottery Barn e Ikea, spendendo davvero poco.
Ho pertanto aggiunto un tappeto e vicino alla orribile scrivania il mobile Tomnas dell’Ikea, che della Kallax mi ero stufata.
Ci ho messo alcuni libri, gli altri li ho sparsi per casa, appongiandoli dove ho le vetrate.
Il mobile in camera ha riempito un po’, ed ho colto l’occasione per appoggiarci la mia “medaglia”, dopo che il figlio undicenne di Elena, Tommaso, mi aveva fatto notare che non dovevo tenere nascosta questa cosa, che era bello far vedere a tutti la mia onorificenza a Cavaliere.
Ieri sono andata a dormire più felice.
Ovviamente ora ho ancora voglia di aggiungere piccole cose.
Un cesto, un tavolinetto vicino a mio marito.
Una nuova lampada.
E non è escluso che lo farò.
Perchè “abbellire la casa” non solo mi permette meglio di creare un ambiente che mi rispecchia, ma mi completa dandomi anche un equilibrio emotivo.
Per esempio ho limitato i colori.
In sala l’azzurro e la senape la fanno da padrone.
Insieme al bianco e un marrone chiaro caldo.
In camera e nei bagni tutto nel tono del grigio e del bianco.
Se fossi certa che questa è la mia casa definitiva o che una volta che cambieremo potremo portarci via tutto forse investirei anche più “soldi”.
Ma da un lato è anche bello andare alla ricerca dell’occasione.
Creare.
Anche a voi capita di aver bisogno di “ abbellire” investire nella vostra casa ?
Combattendo con varie paure?
Anche voi chiamate per nome i mobili Ikea?
La casa parla di noi.
Mimma , Kuwait
Mammapiky says
Mi capita solo se la modifica non è invasiva, ma proprio in questo periodo abbiamo fatto dei lavori quasi strutturali assolutamente necessari che io potendo, avrei evitato. Non c’è niente da fare se si tratta di comprare un accessorio da appoggiare e via ci sto, ma se è qualcosa di più (anche appendere un quadro per dire) vado nel panico…forse perché mio marito è l’esatto contrario e sta in continuazione a cambiare e spostare e a me sembra di aver sempre lavori in casa e tanto disordine