L’altra mattina mi sono svegliata con un messaggio di Elena Jane, meglio nota come The Yummy mom. Voleva sapere come stavo. Il giorno prima avevo condiviso il video del suo matrimonio, che vi consiglio di vedere perché è bellissimo ( lo trovate sulla sua pagina Facebook), dicendo che dopo una giornata come questa ci voleva la visione di un momento così bello per stare meglio.
Lei si è preoccupata e mi ha scritto . Confermando l’impressione bella che ho di lei.
Non era successo nulla di grave. Tanti piccoli inconvenienti che però mi avevano complicato la vita.
Una classica giornata no.
Abbiamo iniziato al mattino presto, con la segretaria della scuola che rigetta la mia richiesta a far partecipare Giada al corso di Arte a pagamento perché la mia richiesta era fuori termine. Anche se la maestra era d’accordo, anche se c’erano ancora posti disponibili. Anche se quella settimana noi eravamo rimasti a casa perché Giada era ammalata.
“Mimma rules are rules” mi ha detto.
Vado a nuoto per sfogarmi. Poco prima di iniziare si rompe il laccetto degli occhialini nuovi nuovi.
Una compagna di corso mi presta i suoi occhialini che mi vanno così piccoli e stretti che mi fanno uscire gli occhi dalle orbite. Quando ho finito sembravo un panda.
Così mezza morta penso: per fortuna mi sono prenotata una manicure. E’ cio’ che serve con un inizio di giornata così noioso. Mi ci vuole una coccola!!!!
Arrivo alla spa, mi fanno accomodare, mi offrono the verde, e una mela.
L’aria profuma, io penso “dai che finalmente la giornata prende la direzione giusta e tac “ma’mam lei non ci ha detto che doveva anche togliere lo shellac. Doveva dircelo, noi abbiamo preso solo un’ora di tempo e non ci basta. Non possiamo farle la manicure”.
Ci è mancato poco che mi dicesse come la segretaria della scuola: rules are rules.
Lei scuoteva solo la testa, come fanno tutti gli indiani, con una certa disapprovazione. Come quando le dico che non voglio depilarmi le braccia.
Io pensavo solo dentro di me…dove sei mia estetista pugliese che in 45 minuti mi togli lo shellac e me lo rimetti.
E così ho dovuto mollare il the caldo e la mela, mentre la tipa ancora dondolava la testa. Vabbe’, me ne vado.
Innervosita, con gli occhi ancora cerchiati, decido di non sprecare del tutto la mia giornata e vado al Super.
Lo so la mia vita è avvincente. Ma mi tocca fare la spesa e soprattutto comprare gli odiati e pesantissimi boccioni di acqua.
Poiché la sfiga ultimamente ci vede benissimo, hanno chiuso il supermercato dietro casa.
Niente, mi tocca affrontare 20 minuti di macchina.
Dentro di me penso che poiché oggi è il mio giorno, non vado da Lulu, li non troverò mai parcheggio, e visto che oggi va tutto storto meglio prevenire.
Vado così al bellissimo e ben più distante Sultan al Boulevard mall.
Bello è bello. Non ho nulla da dire. Giro tra i vari scaffali e non trovo l’acqua.
Se c’è una cosa che odio sono i supermercati nuovi. Quelli che non conosco e in cui finisco per perdere il triplo del tempo. Giro, giro e non li trovo questi boccioni.
Nel frattempo ovviamente compro altre cose. Perché sia mai che io entri in un super e compri solo quello che pensavo.
Arrivo alla cassa, chiedo i famosi boccioni d’acqua. Vanno a cercarli pure loro, controllano in magazzino e mi dicono “Ma’ man sono finiti, le conviene andare da Lulù!!!”
Il supermercato che io mi ero sentita così furba a evitare!
Prendo una confezione da sei bottiglie che mi costa come un rene e me ne vado.
Arrivo a casa. Mi guardo allo specchio e vedo la ricrescita piuttosto evidente dei capelli bianchi.
Penso che il giorno dopo ho un incontro con l’associazione buongiorno Kuwait, ho già le mani in uno stato pietoso, e pertanto senza nessunissima voglia decido di farmi il colore.
Penso cosa potrà andare storto?
Questa volta è facile, ho solo un tipo di colore da applicare, non ho bisogno di andare da un vero parrucchiere, anche se sono mi succedono sempre belle avventure li.
Faccio tutto, mi metto in posa, leggo le mie cose sul cellulare.
Quando scatta il timer corro a lavarmeli. Che ho sempre il timore di aver fatto cavolate.
Vado per aprire il rubinetto e l’acqua prima esce nera, poi inizia a scarseggiare e di botto si ferma!
A me sale il panico, con tutta la tintura. Corro giù in reception. Cerco il nostro portinaio indiano Keralla.
Ci parliamo a gesti, lui dalla mia faccia capisce che ho un problema grosso.
In ascensore dondola la testa. E se un indiano dondola al testa, sono dolori.
Viene su con me.
Torna giù.
Poi risale.
Morale passano 15/20 minuti.
Alla fine magicamente l’acqua torna a scorrere, anche se un po’ marrone.
Io non mi affretto a lavare i capelli. Meglio l’acqua marrone che una testa gialla.
Per fortuna scopro che non sono diventata ne gialla né marrone come l’acqua.
Ma bianca cadaverica si.
Alla fine dopo aver mangiato, mi sono pure confortata con due cucchiai di almond butter.
Decido di fare la famosa recensione che mi chiedeva la mia amica sul suo bellissimo appartamento che affitta dove mi aveva ospitato.
Morale mi concentro a scrivere lunghi lunghissimi giudizi. Pare che commetto un errore gravissimo: non metto a ogni categoria 5, il massimo del punteggio. Credo di aver messo solo due volte 4 e due volte 5, ma la media finale che compare é 4 su 5.
Voi penserete che va bene, che magari 5 su 5 pareva finto.
Mi porto dietro questa cosa della scuola italiana dove dare 10, il massimo, pareva cosa brutta.
E così faccio questo errore.
Con conseguente cazziatone della mia amica “se non mi metti tu 5 chi me lo deve mettere”.
E così oggi ho fatto il pieno di quella sensazione in cui tutto va storto e ti senti anche stupida.
Le giornate no sono cosi’.
Ti senti stupida perché pensi di poter iscrivere tua figlia ad un corso a pagamento dove ci sono ancora posti liberi, ma hai semplicemente dimenticato di iscriverla nei tempi giusti. E rules are rules.
Stupida perché comperi degli occhialini nuovi e non li provi prima.
Stupida perché non vai al supermercato più rifornito della città.
Stupida perché pur essendo figlia di parrucchieri ti fai la tinta da sola.
Stupida che non sai fare nemmeno una recensione.
Insomma, ve lo dico: una giornata così mi aveva proprio sfiancato.
Poi ho visto questo video bellissimo.
Dove la sposa, gli invitati sono tutti bellissimi. La location è un sogno. Balli, luci, tutto perfetto.
Si vede l’amore, la felicità, le risate.
E a me mi sale un senso di pace infinito.
Forse sarò stata stupida oggi.
Ma, fortunatamente, non so cosa sia l’invidia.
E vedere la felicità degli altri mi fa stare sempre bene.
E’ come se questa felicita’ si attaccasse pure un po’ a me.
E penso che in fondo oggi è stata solo una giornata no.
Domani andrà meglio.
Vi capitano mai le giornate no?
Mimma.
Tiziana says
Che meraviglia di pensiero che la felicità si attacca un po’ anche a noi.
Si attacca se la lasciamo entrare.
La predisposizione d’animo è tutto.
Grazie per questa condivisione.
mimma says
Si io sono convinta di questo. La felicità è contagiosa !
Priscilla says
Ma che giornataccia davvero! Ogni tanto mi capita la giornata sfigata, quella che quando vai a letto pensi davvero “Finalmente domani è un altro giorno”. L ‘importante è prenderla con filosofia
mimma says
Si è vero ! Certe giornate sono pazzesche !
Mammapiky says
Certo che capitano! anche troppo spesso dire, sembra banale ma a me c’è una sola cosa che fa passare tutto: i miei figli, faccio saltare i programmi, li prendo con me, saliamo in auto e andiamo dove ci porta il cuore…per me è l’unico rimedio
mimma says
Anche per me Giada è un antitodo ! Ciao cara !!!
NonPuòEssereVero says
Devo ammettere che l’immagine di te che fai su e giù con il colore in testa mi ha fatto sorridere 😀