Sono sempre stata una persona abbastanza equilibrata, quindi ho sempre conservato il giusto senza eccessi buttando ciò che non serviva più.
Quando sono diventata mamma sono stata colta dalla sindrome tengo tutto perché potrebbe essere un ricordo importante. E così mi sono ritrovata a conservare scatole di tutine, calzine, bodini, magliettine e poi quando sono cresciuti un po’ i pupi scarabocchi, giocattoli, primo dentino perso dal primogenito, lavoretti fatti a scuola, quaderni e tante altre cianfrusaglie.
Circa tre anni fa, la nostra vita subì l’ennesimo cambiamento, ci trovammo a dire addio al Kuwait perché una nuova destinazione ci attendeva. Prima di partire e salutare definitivamente questo deserto io e il daddy svuotammo casa e riempimmo venti scatoloni. I nostri quasi quattro anni di vita in Kuwait si riducevano a venti scatoloni.
Tanta fu la roba che decidemmo di buttare, ma tanta, forse troppa, fu anche la roba che decidemmo di tenere.
Una volta arrivata in Italia mi ritrovai a svuotare questi venti scatoloni (confesso che uno é ancora in garage pieno di roba) dovendo stipare roba su roba in pochi armadi e cassetti.
Un giorno, mentre svuotavo una di queste scatole, mia madre mi domandò: “ma sei davvero sicura di voler tenere tutto?”.
E così iniziai a pensare cosa potevo buttare e cosa davvero dovevo conservare.
Da quel giorno imparai molte cose…
Buttare o conservare?
1.Conservare solo ciò che veramente serve.
Mi sono data la regola dell’anno, quindi se un oggetto non lo utilizzo da più di un anno significa che non ne ho bisogno e quindi posso tranquillamente liberarmene. Mentre per i vestiti mi sono data il termine massimo delle due stagioni, dopodiché li butto oppure li dono alla caritas.
2.I ricordi non sono materiali, perché ciò che vogliamo davvero ricordare é nel nostro cuore o nella nostra testa. Mi sono resa conto che era inutile conservare il primo dentino perso dal mio primogenito perché quando mai mi capiterà di andare a riguardarlo? E a che scopo?
3.La vita in giro per il mondo fa rima con semplicità poiché non ci permette di portarci dietro tutto. E’ importante scegliere cosa veramente ci serve, ciò che é necessario e liberarci delle cose inutili.
4.La casa in Italia é troppo piccola per conservare tutto. Una casa non é in grado di contenere tutti i ricordi e gli oggetti materiali accumulati durante la nostra vita vissuta in tre diversi paesi.
“More is less. il piu’ é meno. Più accumuliamo e meno abbiamo veramente. Crediamo sia una ricchezza, invece é un impoverimento.”
G. Romagnoli da Solo bagaglio a mano
E voi?
Buttate o conservate?
Drusilla
NonPuòEssereVero says
Io prima conservavo tutto, adesso invece sono più che lo cose che do via che non quelle che tengo, però non butto: regalo tramite gruppi appositi xchè quello che non serve a me può servire a qualcun altro 🙂
iori stefania says
Devo dire che pure io negli ultimi anni mi libero di molte cose che da tempo non uso .Insieme a te abbiamo fatto ordine e pulizia di vestiti e scarpe dei tati donandole sempre ad associazioni tipo caritas o a parenti che hanno bambini piccoli poi ci sono gli oggetti che non piacciono e che non servono più per fortuna nel paese vicino c’è Emaus ,un’associazione che raccoglie mobili oggetti ecc… e chi ne ha bisogno può usufruirne .Direi che è importante dato che quello che non serve a me può servire ad altre persone
Artemisia says
purtroppo conservo. Devo imparare a staccarmi dalle cose che non mi servono.
Adriana says
Anch’io…….come faccioooooooo????
Nn ho il voraggio di buttare…dare via!!😣
Mammapiky says
Per quanto riguarda me io sono una che butta tutto senza rammarico e rimpianti, anche foto per dire. Tutto cambia per quanto riguarda i miei figli, non tanto sui vestiti anche se alcuni mi ricordano dei momenti particolari e per questo li ho conservati ma più che altro non riesco a separarmi dalla carrozzina, dal lettino, il fasciatoio, i primissimi giochi e i libri, addirittura un cd di canzoncine che è così rigato da non essere più utilizzabile.
Annamaria says
Anche io sono una “conservatrice”, a volte guardo un vestito ancora buono e decido di tenerlo ancora, nonostante siano 3 anni che non lo metto. So che è sbagliato, come dici tu se una cosa non sai di averla (o non la usi da tempo) vuol dire che non ti serve.
Quando ho ristrutturato casa ho dovuto svuotarla. Non hai idea di quante cose ho buttato! Sacchi e sacchi di oggetti inutili, e devo dire che non me ne sono mai pentita.
Ma quelle scarpe col tacco che non riesco più a mettere, che però son tanto carine… dai in fondo occupano poco spazio. Posso tenerle, no?
Silvia Fanio says
Io terrei tutto…
Ma la nostra casa è piccina e non ci stanno molte cose.
Così, ciclicamente, riordino ed elimino…
Ma che fatica…
Io terrei tutto…
Priscilla says
Per prima cosa ciao, non vi conoscevo sono approdata qui per caso…Le vie del web sono infinite! Complimenti per il blog!
Io vado a periodi. In questi ultimi mesi ho capito che, quando mi sento vulnerabile e insicura, tendo a conservare tutto, come se traessi forza dalle cose materiali.
Invece quando mi sento bella gagliarda, butto tutto, a volte senza pensarci troppo. Così poi me ne rammarico.
Come sempre, credo che la giusta via stia nel mezzo, ossia: buttare (che poi non porto in discarica, ma dono o faccio in modo di riciclare) tutto quello che negli ultimi due anni non hai mai usato, esclusi quei davvero pochi oggetti simbolici a cui ci sentiamo legati.
mammamedico says
io terrei tutto. e tengo. anche tutti i dentini nascosti in qualche scatolina. ogni tanto mi impegno a far piazza pulita. ma solo ogni tanto…
mamma avvocato says
Io tendo a conservare, però ultimamente sto invertendo rotta.