Nel giorno in cui su Amiche di fuso veniva pubblicato un post molto forte e dal titolo chiaro “perchè non frequento gli italiani all’estero”.
Io me ne andavo con la mia piccola comunità italiana alla scoperta di una bellezza nascosta di Kuwait: il giardino botanico del Bayan Palace. Un piccolo gioiello, ai più sconosciuto, nemmeno menzionato sulla LonelyPlanet, aperto solo il giovedì mattina.
Un bellissimo giardino segreto, super curato, pulito e vasto. Qualcosa di raro in Kuwait.
Scherzando al piccolo gruppo ho detto: “ringraziate buongiorno kuwait che vi fa scoprire certi tesori”.
Ve l’ho raccontato che all’inizio avevo sofferto di vedere la comunità italiana così poco unita, soprattutto rispetto alle altre comuità, la francese e inglese, che però vantano anni di colonialismo.
Con il senno di poi penso che i fattori fossero anche tanti.
Eravamo in pochi.
La maggior parte degli italiani che avevo incontrato viveva qui a Kuwait da anni.
Erano più grande di me.
Mi sono resa conto che poi tutto diventa “normale” quando in un posto ci vivi da tanto e anche diventa difficile trovare il tempo di fare spazio.
Ci vuole così tanta buona volontà, così tanto tempo che no, non è facile nemmeno organizzare un caffè.
Figurati visite mensili culturali, attività per bambini, mostre, club del libro, lezione di yoga, e spero presto lezioni di fotografia.
Per ora noi ci stiamo riuscendo. Certo faccio, facciamo delle scelte.
Ma ci credo ancora alla storia che fare gruppo, aiutarsi, è bello.
E poi non ci crederete, ma la maggior parte arrivano grazie al blog.
E se posso dare una mano io non mi tiro indietro.
W le donne.
Mimma
Annarita says
E’ bellissimo questo tuo modo di vivere il Kuwait!
Non vedo l’ora di tornare!!
Un bacione a tutte voi,
Annarita (I Fotografi Ambulanti)
mimma says
Ti aspettiamo!!! Un abbraccio
Annamaria says
Mi fai sempre venir voglia di fare un giretto lì… belle anche le foto!
Per il resto… fare gruppo è importante, al di là dell’età.
mimma says
Concordo fare gruppo è bello sempre. Ma volevo dire che se vivi da tanto in un posto, prendi i tuoi ritmi e i tuoi giri, il tuo gruppo ce l’hai così alla fine è più difficile darsi da fare per perfetti sconosciuti.
Mila says
Sei proprio brava! Sarebbe bello che ovunque ci sono expat italiani ci fossero persone come te!
mimma says
secondo me ci sono. Basta trovarle.
Giulia says
che bella questa scoperta!E bello pure il gruppo delle expat, tutte giovani e sorridenti! Un abbraccio