Vi ricordate il post sul bilancio del primo mese?
Ecco, molte cose da allora sono accadute.
Sono trascorsi ormai più di otto mesi dal nostro arrivo in questo nuovo deserto.
Sono cambiate almeno tre stagioni: estate, autunno/inverno e primavera tendente all’estate.
E, come normale, con il passare del tempo molte cose cambiano.
Ma dove eravamo rimasti?
Eravamo rimasti ad un compound semi deserto, per non dire vuoto.
Finalmente oggi il compound si è popolato, sono arrivate tante nuove famiglie (per la maggior parte spagnoli) con tanti bambini. Il play ground ogni pomeriggio e’ pieno, le piscine al venerdi’ iniziano ad essere affollate e camminando la sera si possono incontrare diverse persone. Insomma, il compound è diventato un po’ come un paesello composto da meno di mille anime. Questo contesto ha ripreso le tipiche dinamiche dei piccoli paesi dove la gente mormora, si conosce un po’ tutta, tutti salutano tutti e il pettegolezzo la fa da padrone.
Confesso che non amo le piccole realta’, per questo tendo a farmi gli affari miei, partecipo solo agli eventi che veramente mi interessano, saluto e sono gentile con tutti anche se frequento solo quelle persone che veramente mi fanno stare bene. Per me vivere qui non e’ come essere in vacanza, questa e’ la mia vita, quindi mi piace viverla come tale.
Ciò di cui sono veramente felice è che finalmente il nostro piccolo appartamento è diventato “casa” e al rientro dalle vacanze pasquali in Italia non vedevamo l’ora di tornare alla nostra vita nel deserto.
Nel compound c’è un Costa Coffee che oramai è diventato come il barettino di fiducia sotto casa, quello dove andare a bere un caffè alla mattina e scambiare due parole con nuove amiche.
Ha aperto anche un altro negozio, una specie di bar con prodotti freschi e sfiziosi, non l’ho ancora provato ma mi sono ripromessa di farlo presto.
La palestra, che un tempo era vuota, silenziosa e triste, ora è frequentata da diverse persone e la musica e’ sempre alta.
Ci sono cose alle quali ho fatto l’abitudine poiché sono entrate a far parte della mia vita quotidiana.
L’abaya ad esempio è entrata a far parte del mio guardaroba, mi sono abituata all’idea di doverla indossare ogni volta che esco dal compound. Quando sento l’esigenza di cambiare o rifarmi il look mando mio marito al souk a comprarmene di nuove.
Confesso di essermi abituata anche all’idea di non guidare, di lasciarmi scorrazzare dal bus del compound anche se l’indipendenza che ti regala il guidare la propria auto ha tutto un’altro sapore. Per quanto riguarda il bus, essendo cresciuti di numero gli abitanti del compound, hanno acquistato due bus grandi e presto ne arriveranno altri.
Ancora oggi fatico ad abituarmi ai cinque appuntamenti quotidiani di chiusura dei negozi, al dover programmare la mia giornata in funzione di queste chiusure. Per me questa rappresenta la sfida più grande in questa realtà!
Finalmente è diventata un’abitudine fare la spesa il venerdì mattina. Alle 8.30 siamo davanti al Carrefour e con calma riusciamo a fare tutto senza che la spesa diventi una vera e propria avventura.
L’estate ormai e’ arrivata, secondo il calendario dovremmo essere in primavera, ma le temperature oscillano dai 20 ai 37 gradi.
I bambini stanno crescendo e diventano indipendenti giorno dopo giorno. Al rientro dall’Italia mi hanno chiesto di andare da soli a scuola alla mattina col bus, così al mattino li accompagno semplicemente alla fermata del bus qui nel compound e mi salutano sorridenti e orgogliosi delle loro piccole conquiste da “grandi”.
Al momento sono piuttosto impegnati con i compiti e le sfide che la scuola ci lancia in questo ultimo term.
La mia routine ha subito un’importante cambiamento: da poco più di un mese sono rientrata nella categoria dei lavoratori, part-time e da casa. Lo so, sono fortunata!
Sono pure un po’ incredula, che proprio qui sarebbe ricominciata la mia indipendenza.
La mia riqualificazione.
Vi confesso che i primi giorni mi tremavano le gambe e mi sudavano le mani, perché rimettersi in gioco in campo lavorativo dopo sette lunghi anni di assenza non e’ facile. Ma la cosa che piu’ mi terrorizzava era iniziare un lavoro nuovo in una lingua che non è la mia. Adoro le sfide e non potevo lasciarmi scappare questa grande opportunità!
Quindi ogni mattina dalle 9 alle 13 sono chiusa in casa a lavorare. Alcune mattina viene l’autista a prendermi e mi porta in ufficio per fare il punto della situazione. Cio’ che faccio mi piace e spero di raggiungere presto i primi obiettivi tangibili.
Con il trascorrere dei giorni, delle settimane e dei mesi ho riscoperto la bellezza di rapporti veri, sinceri e trasparenti. Cambiando spesso destinazione, citta’ e realta’ ogni volta bisogna ricominciare da capo. Le persone che si incontrano sono tante, ma io non sono una di quantita’ e apprezzo di piu’ la qualita’. Per questo preferisco starmene in disparte, ritagliarmi il mio pezzettino nel nuovo mondo e vivere serenamente.
Sono una persona positiva e adoro cogliere la positività in coloro che mi stanno accanto, mi piace circondarmi di persone solari e preferisco allontanare coloro che felici non vogliono essere.
A proposito di positivita’, la mia strada si e’ incrociata con quella di una fantastica signora italiana. Lei viene qui a Riyadh saltuariamente: ventotto giorni e poi un mese a casa e via dicendo. La scusa e’ il visto, la realta’ e’ che si annoia a stare sempre nello stesso posto. Lei e’ la vera donna expat, ha girato tutto il mondo, fino ad ora mi ha raccontato avventure vissute in Russia, Panama, Nigeria, Etiopia, Libia, Singapore, Arabia Saudita tanti anni fa e chissa’ dove ancora. Adoro ascoltarla, mi piace confrontarmi con il suo immenso bagaglio culturale, mi piace farmi raccontare le sue avventure di vita vissuta in giro per il mondo quando non esisteva internet, skype, whattsapp e tutta la tecnologia moderna. Ancora una volta ho capito che la mia vita e’ all’estero, che mi piace vivere un po’ come una nomade e soprattutto che la cosa piu’ importante e’ saper cogliere gli aspetti positivi di ogni luogo, perche’ purtroppo non esiste un posto perfetto ma esistono tanti bei posti che vanno scoperti.
Mi sembra di avervi raccontato un po’ tutto quello che e’ accaduto in questi mesi, se avete altre curiosita’ vi prego di non esitare a chiedermele.
E la vostra vita come procede?
Drusilla
Graziella says
Cara Dru, la mattina io faccio spesso le stesse cose, gli stessi gesti: dopo essermi alzata, bevuto il caffè e lavata, aver sistemato un pò di disordine, aver preparato i vestiti che metterò all’ultimo minuto prima di uscire da casa, faccio il mio incontro quotidiano con i social e un appuntamento fisso sono le “mamme” Che bello quando c’è un nuovo post, anche quando non mi coinvolge poco importa, è bello leggervi, è quindi un piacere immenso leggerti questa mattina, leggere la serenità che traspare rispetto all’apparente turbamento di mesi fa, quando ti sei trasferita, che bello vedere che parli “ufficialmente” del tuo nuovo lavoro. Come Orientatrice, come Tutor di tante persone che tornano a lavorare, le sensazioni che descrivi le conosco molto bene, fa così paura ed è così emozionante la sfida del sentirsi nuovamente di “appartenere” a qualcosa che ci definisce come “lavoratori produttivi” l’indipendenza di uno stipendio, anche piccolo, il ruolo a cui sappiamo di appartenere. Come mi piace vedere con i tuoi occhi le persone che incontri, la fantastica donna giramondo, la palestra piena di musica, l’autobus che vi porta in giro coperte dal saio nero. Che bello sapere che nessun saio nero può intaccare la tua voglia di essere persona pensante e autonoma. Capisci che intendo dire quando affermo di provare un piacere grande nel leggervi? I vostri racconti mi fanno pensare molto, a quello che leggo e anche a quello che non è scritto. Le fotografie del cibo di Mimma, piuttosto che la tua tazzina del caffè, così simili alla nostra quotidianità, eppure così profondamente diversi. Grazie per tutto, per la condivisione, per l’avventura, per la semplicità con cui raccontate. Come procede la mia vita? La mia vita procede molto bene e sfidando gli dei invidiosi, posso affermare che la parte migliore la sto vivendo e chissà quanto sarà ancora più bello quello che arriverà. Buona giornata care Mamme, ciao Dru!
drusilla says
Che dire: Grazie perche’ ci leggi sempre, grazie perche’ ci sostieni con i tuoi commenti e grazie per il tuo entusiasmo.
Un abbraccio
sempremamma says
Tu lavori e lo dici così? Senza nulla spiegare? Come se ti fossi solo iscritta in palestra? Ma è una notizia fantastica!!!! Sono felice per te!!!!Merita un post a parte!!!!
Noi ambiamo ad un cambiamento e se non riusciamo quest’anno, sicuramente ci riusciamo l’anno prossimo.
drusilla says
Grazie tesoro!
Il post a parte magari arrivera’, non so, io preferisco sempre mantenere un profilo basso senza entrare troppo nei particolari.
Ti mando un grandissimo in bocca al lucpo per il vostro cambiamento.
arabafelice says
Lavori??? Ma questa è una conquista enorme dove viviamo noi, bravissima!
Vedo tante donne sprecare il tempo qui in eterne lamentele quando potrebbero darsi una mossa in ogni senso, quindi tanto di cappello Drusilla.
E muoio di invidia per il Costa Cafè dentro il compound….;)
drusilla says
E’ una grandissima conquista e talvolta non ci credo nemmeno io!
I love Costa Cafe’!!!
maddalena says
Brava Drusilla. Ti capisco e ammiro tanto. Mi riconosco nel tuo amare la qualitá piú che la quantità dei rapporti. Cosa rara. Un grande in bocca al lupo per tutto. Buon lavoro😊
drusilla says
Crepi e ti ringrazio tanto!
Silvia Fanio says
Mi stavo giusto chiedendo come stessero andando le cose, dopo la vostra vacanza pasquale, ed ecco qui un post pieno di entusiasmo!
Rileggendolo ho rivissuto le avventure degli ultimi otto mesi, realizzando che è da quando Pulcino aveva un mese che abitate li.
Ho in mente quando ho letto il post di quando siete stati a fare la spesa: avevo le lacrime agli occhi dal ridere mentre lo leggevo a Marito che guidava l’auto. E ho realizzato una cosa: convivere con le 5 preghiere quotidiane è quasi come convivere con un neonato che fa cinque poppate al giorno.
Il vostro vantaggio è che sapete sempre quando sarà la preghiera…
drusilla says
Hai ragione, per convivere con le preghiere a me basta una app cosi’ da conoscere gli orari, ma non e’ cosi’ semplice con le poppate!
Annamaria says
Da quando ti ho scoperto, non mi perdo un tuo post. Perché mi piace quello che racconti e come lo racconti, la tua “adattabilità” a una condizione di vita inusuale, io non so come mi sentirei. Certo, ci si abitua a tutto, ma proprio tutto tutto? Al modo di vestirsi, a non guidare, agli orari dei negozi… In ogni caso, continua a raccontare, una lettrice attenta ce l’hai!
drusilla says
Grazie di cuore! Non ci si adatta proprio a tutto, ma se si sceglie uno stile di vita come il nostro bisogna abituarsi ad adattarsi a tante cose.
Un'alessandrina in America says
Brava Dru! complimenti!!!
drusilla says
Grazie mille!
Chiara expat 2.0 says
Brava Drusilla, mi piace sapere che tu ti sia integrata , abbia consolidato la routine e tu abbia addirittura un lavoro! Ora la curiosità è donna e quindi insieme alle altre follower avremo un periodo di insonnia tremendo perché non ci vuoi svelare nulla…
Per me le mamme nel deserto sono un appuntamento quotidiano peggio di una telenovela…a casa mia vi conoscono tutti ormai e non può mancare neanche una puntata!
Sempre molto interessanti gli argomenti e soprattutto la vita in posti “atipici”.
Un abbraccio
Mamma Avvocato says
Lavori?!? WOW!!! E non dici nulla di più??? E no, non vale!!!
A parte questo, sono contenta che abbiate trovato una nuova routine e vi sentiate a casa nel deserto, ormai!
Io, a dire il vero, più leggo post di expat più penso che potrei vivere all’estero solo in paesi più simili all’Italia, non certo in luoghi come l’Arabia Saudita in cui devi stare in un compound, mentre le realtà piccole (ma libere) a me piacciono molto.
Ci voleva questo post!!!
Mammapiky says
Leggendo te, io mi sento piccola piccola però sono felice di sentirti molto serena, di questo trasferimento in Arabia Saudita sai che ho sempre pensato “noooo, mamma mia, proprio lì” …oggi leggendoti, ho capito di quanto io sia limitata nel vedere il mondo è invidio molto, positivamente parlando, lo spirito che hai e che io di certo non riuscirò, mai a raggiungere!!!
Mammarch says
Grande, complimenti!!! Chi la dura la vince 😉