Ogni volta che rimetto piede in Kuwait dopo la lunga pausa estiva in Puglia il primo pensiero è: “quest’anno non torno per Natale”. Un po’ perché so che mio marito dal 2011 lavora ogni 25 dicembre, un po’ perché l’idea di ripartire dopo poco più di tre mesi non mi va proprio. Ho i vestiti che mi stringono sul punto vita e non solo, ho bisogno di privacy e di avere tutte le mie cose, ho bisogno di una routine e di una bimba che abbia solo due persone da ascoltare.
Poi arriva ottobre e senza accorgermene si inizia già a pensare al Natale.
“Andiamo, non andiamo. No dai non andiamo, i biglietti costano una follia, due giorni di viaggio per pochi giorni di permanenza. Dai ho appena recuperato la forma e si sa che a Natale si mangia il triplo”.
Poi arriva la piccola di casa: “allora andiamo dai nonni? Dagli ziii???”
E quegli occhioni insieme al suo sorriso, iniziano a minare tutte le ragioni pratiche, le fanno diventare sempre più piccole di fronte ai sentimenti, i suoi e anche i nostri.
A fine novembre arriva la capitolazione: “Andiamo, si parte! Tanto qui non c’è nulla che ricorda il Natale.”.
In realtà, come vi ho raccontato, non è stato così. Quest’anno il Natale a Kuwait l’ho sentito. Almeno la preparazione, anzi, ho realizzato che alla fine dopo un po’ il Natale ti raggiunge ovunque anche nei paesi che non ti immagini.
Però confesso che il 18 mattina ero super felice di essere in viaggio.
Mi pregustavo già certi scenari e mi ero fatta una lista dei desideri, persino il più restio dei tre, mio marito, alla fine era felice. E’ dal 2009 che non metteva piede in Puglia a Natale, o meglio è dal 2009 che non mette i piedi sotto il tavolo, perché in Puglia, si sa, si inizia a mangiare il 24 e si finisce il 6 gennaio.
Pertanto Natale in Italia sia, anzi meglio ancora Natale al sud, che per me è diverso.
I segnali??
BENVENUTI AL SUD: Atto primo – incontro con la famiglia
Neppure la sveglia alle 3.30 del mattino, il lungo viaggio, l’arrivo solo alle 16 del pomeriggio possono scalfire la gioia di ritrovare mio padre. Che con il suo sorriso, l’energia e la mia stessa capacità di dimenticare tutto, soprattutto il brutto, in tre secondi mi da una carica a mille e conferma che abbiamo fatto benissimo a tornare a casa.
Benevenuti al sud- Atto secondo: rifarsi il look
Ebbene non fai in tempo arrivare sul suolo pugliese che vieni portato dritto dritto al salone di bellezza di famiglia, insomma tocca rimettersi subito alla pari con la realtà che ti circonda, che diciamolo in Italia siete proprio belli.
Benvenuto al sud atto terzo: cosa vuoi mangiare?
La domanda della mamma: che cosa ti faccio trovare da mangiare?? Un classico dei classici.
In realtà, visto che il mio espatrio dura da oltre vent’anni lei, la mia mamma lo sa come farmi felice, a me basta che ad accogliermi ci sia lei, la regina della Puglia, il sogno proibito. Quella che pure a Milano non ha non lo stesso sapore:
la mozzarella
Benvenuti al sud perché la domenica torna ad essere domenica.
Questa volta abbiamo proprio esagerato. Con mio marito abbiamo prenotato per tutti un pranzo nel fantastico ristorante Il fornello da Ricci a Ceglie Messapica.
Dovrei scrivere un post solo per raccontare la meraviglia di quel posto. La scelta di piatti semplici, ma super speciali. La sensazione di mangiare qualcosa di unico che si scioglie in bocca e non lascia nessuna sensazione sgradevole, solo leggerezza e gusto. E vi assicuro che non ci siamo risparmiati!
Devo dire che la stella Michelin se la merita proprio.
Benvenuti al sud atto quarto : le gite fuori porta.
Vivere in Kuwait ha una grande limitazione: non esistono le gite fuori porta. Non puoi prendere la macchina e andare a fare un week end nel paese vicino. Così complice un servizio che avevamo visto con mio marito in tv siamo andati a Matera che dista solo un’ora e trenta da casa mia. Non so cosa mi sia piaciuto di più: il cielo blu, la sensazione di essere in mezzo alla storia, di camminare sui tetti, quell’aria pulita.
La bellezza era ovunque. E il nostro stupore non finiva mai. Vi consiglio una visita al più presto alla città Nota con gli appellativi di “Città dei Sassi” e “Città Sotterranea”, è conosciuta per gli storici rioni Sassi, che costituiscono uno dei nuclei abitativi più antichi al mondo I Sassi sono stati riconosciuti nel 1993 Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, primo sito dell’Italia meridionale a ricevere tale riconoscimento. l 17 ottobre 2014 Matera è stata designata,come Capitale europea della cultura 2019, prima città del meridione italiano a ricevere tale titolo.
Benvenuti al sud: il caffè.
Se a Milano è l’happy hour l’appuntamento imperdibile e la frase ricorrente è vediamoci per un aperitivo, in Puglia è il caffè che la fa da padrone. Trovi un bar ogni 10 metri e quasi tutti preparano un caffè eccezionale. A Milano vi assicuro che per me trovare un caffè buono è dura. Poi in Puglia diventa un rito, un appuntamento. Un galanteria visto che c’è sempre qualcuno che ti invita e te lo offre.
Benevenuto a Sud: la famiglia
La famiglia in Puglia è importante. Esistono i cugini di terzo grado. E soprattutto è normale stare tutti insieme. I primi anni a Milano ogni rientro mi toccava fare visita a tutte le zie per fargli vedere che ero ancora viva “un po’ sciupata” come dicevano loro, ma sempre io. Con il tempo il giro si è accorciato e ora sono loro che corrono a trovarmi a casa di mia madre, anzi corrono a vedere mia figlia.
Questa volta è toccato a mio cugino Pasquale vestirsi da Babbo Natale, perché a casa nostra ogni anno arriva ed è interpretato da qualcuno di diverso. Ed è stato così bravo che mio marito mi ha chiesto: ma chi è Babbo Natale??? Non l’ha riconosciuto. I bimbi sono stati felicissimi .
Ma ciò che li ha davvero coinvolti, soprattutto alla mia piccolina è la nascita di Gesù bambino. A mezzanotte tutti in fila indiana a cantare tu scendi dalle stelle.
Mia figlia ha una venerazione per Gesù Bambino, dice sempre che è lui che ci protegge, lui che ha detto a babbo Natale a chi portare i regali. Poi quest’anno la nonna le ha insegnato la poesia su Gesù bambino. Una tenerezza con quell’accento un po’ alla Don Lurio. E’ stato commovente sentirle recitare quei versi che furono insegnati a me…secoli fa.
La cosa bella che non ci stanchiamo mai di stare tutti insieme. Non contenti dei vari pranzi ci diamo appuntamento per il caffè e ci si accoda anche se non si è invitati, perché mica ci vuole l’invito, dai.
Vai e ti prendi il caffè.
Tutto ciò ha determinato che la mia piccola ora che siamo in Kuwait soffre di nostalgia.
Mamma perchè non andiamo a vivere a Francavilla con la nostra big family?
Mamma mi manca la nonna!
Mai come quest’anno per lei è stata dura partire. Sarà che siamo stati davvero poco. Sarà che per tutti è stata come entrare in un grande frullatore, girare a mille e poi quando inziavi a capirci qualcosa ti ritrovi di nuovo a Kuwait tanto che al punto ti chiedi ma “ci siamo stati per davvero”??
Se non fosse per quei vestiti che ti stringono di nuovo sul punto vita….davvero penseresti che si, hai sognato un posto pieno di luce, sorrisi e amore. Tanto amore.
Benvenuti al Sud alla fine è questo….
Mimma
Annamaria says
Il sud è anche questo, il cibo in prima linea. Ma è una dimostrazione d’affetto, una sorta di “benvenuto” o bentornato, come nel tuo caso. Mio marito è pugliese, anche se risiede a Milano dall’età di due anni. Ma le poche volte che si ritorna è una grande, una grandissima festa.
Pazienza per i chili in più, li perderai. Ma il sapore di quella mozzarella, tanto per fare un solo esempio, te lo porterai dentro per tanto tempo!
Mammapiky says
Hai aggiunto alla magia del Natale, la serenità che ti porta una vacanza fuori dal ménage quotidiano e la felicità nel ritornare a casa. È stato di sicuro speciale…in quanto si vestiti Che stringono il punto vita, io oggi mi sono comprata una bilancia nuova.
Mamma Avvocato says
Immagino il dispiacere della tua bimba, per lei deve essere prorpio dura, poichè i bimbi vivono di emozioni e sentimenti, più delle nostre ragioni razionali.
Però vedrai che presto ritroverà il suo ritmo con amichetti, scuola e…la sua fantastica little family!
Alla fine, anche stando in Puglia, mica può essere sempre festa e vacanze, no?
Intanto, vi siete goduti un bellissimo Natale, si capisce dalle tue parole entusiaste.
Quelle mozzarelle, quanto sono invitanti..verrei in Puglia solo per assaggiarle !!
p.s. Alla fine, il pacco è arrivato? Mi fido poco poco delle Poste..
A noi la vs. bellissima card comunque è giunta oggi: grazie mille!
NonPuòEssereVero says
Anche x noi tornare a Palermo è cosi, anche se noi non diciamo mai “non andiamo” per poi cambiare idea… solo che poi purtroppo se siamo di turno 24/25/26 non possiamo andare 🙁
Claudia says
Una bellissima vacanza, anche se durata poco!