Sono al telefono con mia madre, “tesoro, è arrivata la seconda copia di Vanity Fair. Grazie per aver fatto questo abbonamento, mi piace un sacco!“.
Prima di partire avevo deciso di inviare la richiesta di abbonamento, vista l’offerta avevo scelto la possibilità di regalare il giornale cartaceo a mia madre mentre io avrei ricevuto la versione digitale. Non sono un’appassionata di gossip, moda e fashion, ma il Vanity non è solo questo, è molto di più!
Vanity Fair è un mix di informazioni, attualità, moda, gossip, ma anche viaggi, cinema, libri, mostre e articoli di giornalisti o scrittori famosi come Luca Bianchini, Daria Bignardi, Massimo Gramellini. Lo trovo un giornale ben equilibrato, di quelli che ti regalano contemporaneamente leggerezza e realtà. Sfogliandolo trovi l’articolo che ti fa riflettere, quello che ti fa ridere, divertire o anche commuovere. Insomma, un settimanale che ti regala sempre qualcosa, non solo informazioni, ma anche sentimenti ed emozioni.
Durante il mio anno di passaggio in Italia il Vanity era il mio appuntamento del venerdì, andavo al bar dopo aver accompagnato i bambini a scuola, mentre sorseggiavo un cappuccino schiumoso ricoperto di cacao, sfogliavo la mia copia cartacea del Vanity. Prima dal fondo verso la prima pagina, semplicemente guardando gli articoli e le fotografie; poi, alla sera mentre i bambini dormivano, mi concentravo sulla lettura.
Qualche giorno fa, dopo mille peripezie, mie incapacità tecnologiche, ma soprattutto rimandi, sono riuscita a scaricare l’applicazione e tutte le copie del Vanity Fair che erano già arrivate a mia madre in formato cartaceo.
Non prendetemi per pazza, vi confesso che mi sono quasi commossa.
Leggere Vanity Fair in questa parte di mondo, lontano dall’Italia, è un po’ come evadere dalla mia prigione a cinque stelle, percorrere un ponte immaginario che mi conduce alla mia terra, riconnettermi alla realtà senza privazioni, disagi o mancanze dovute all‘omino delle censure.
La sera, quando i bambini dormono, il marito guarda la tv, io mi siedo al suo fianco sul divano con una tazza di the verde e zenzero, mi ricollego al mondo sfogliando la mia copia digitale del Vanity Fair. Certo, la sensazione che ti regala il fruscio delle pagine di un giornale cartaceo è tutta un’altra storia, ma credetemi che poter scoprire attraverso le pubblicità la moda del prossimo autunno/inverno, i film in uscita al cinema, invidiare la possibilità di andare a vedere una bella mostra d’arte, leggere in italiano un po’ di sano gossip o notizie di attualità trattate con un po’ più di semplicità e leggerezza rispetto ai quotidiani e poter guardare le foto di Luca Argentero a torso nudo, non ha prezzo!
Grazie Vanity Fair!!!
Sempre Mamma says
Ahahaha Luca Argentero a torso nudo non ha prezzo.
Le rubriche di Gramellini e della Bignardi non me le perdo nemmeno io
drusilla says
Favolose!
Elisa says
Ciao cara, Vanity Fair era il mio magazine preferito quando ero in Italia! Abbonamento fisso ogni anno e rinnovato ancora prima della scadenza!!….Ti ammiro…Io non ce la faccio…Troppa è la distanza…Penso che mi farei solo del male….
Ti abbraccio…. comunque, per dovere di cronaca, ma Argentero è ancora figo come me lo ricordo?!?!….Quasi quasi un abbonamento al digitale ci scappa :-)))
drusilla says
Questo abbonamento digitale per me è puro ossigeno, tu sei in un luogo magnifico e non hai bisogno di collegamenti con l’Italia attraverso un settimanale io, credimi, si!
Elisa says
…Immagino cara… Un abbraccio, però non mi hai scritto se Argentero è ancora figo!…
Ora I’m google it/him! 🙂
xoxo
iori stefania says
Ciao carina devo dirti grazie ,anche per me Vanity Fair è una botta di vita, pur essendo in Italia. Dato che ascoltando il telegiornale e leggendo il Corriere spesso mi demoralizzo ,ci propinano sempre brutte notizie. Corruzione ,guerre ,rapine con il morto ecc….Hai sempre ottime idee ,grazie !!!!
drusilla says
Bacioni carina!!!!
Mammarch says
Anche io sono appassionata di Vanity Fair e ad ogni visita chiedo che mi vengano portati almeno un paio di numeri!
L’abbonamento al digitale è un’ottima idea per Natale…si può avere anche cappuccio e cornetto al bar, magari in compagnia di Luca Argentero??? 😉
drusilla says
Se riesci ad avere cappuccio e cornetto con Argentero prometto che offro io!!!
Giupy says
Io uguale con Internazionele, che mi leggo religiosamente il venerdi’ in PDF…
drusilla says
Avevo l’abbonamento lo scorso anno all’Internazionale, mi piace un sacco. Ma in quel caso preferisco la versione cartacea e quella digitale mi perdo sempre dei pezzi o non riesco a leggerla tutta perché ci sono un sacco di notizie e articoli interessanti e belli.
Mamma avvocato says
Sai che non l’ho mai letto? Una volta, ai tempi dell’università, ero una lettrice abbastanza assidua del mensile Cosmopolitan. Poi c’è stata MarieClaire e, se ogni tanto ho voglia di leggerezza e moda, in estate, lo compro ancora. Oppure Donna Moderna, che ho letto per qualche settimana. però alla fine i giornali femminili li ho abbandonati da anni, perché mi sembrano sempre vuoti e superficiali e odio gli articoli di una o due pagine. persino il National, a cui sono abbonata da anni, ha accorciato troppo i servizi, per i miei standard! in compenso, compro Susanna e Susanna bimbi, oppure Sandra. solo per sfogliarli ripetutamente e ammirare i magnifici lavori che vi sono…evasione pura!!! la prossima volta, proverò con Vanity!
drusilla says
A me il Vanity piace proprio perché non è il classico giornale femminile privo di contenuti, quando lo leggi ti porti sempre a casa qualcosa. E poi da qui è evasione pura!