Qualche giorno fa, mentre guidavo circondata dai colori della campagna del lago di Garda, immersa tra i campi colorati, su questa strada tutta curve con salite e discese dolci, mi è venuta in mente lei, la strada più famosa e indimenticabile di Kuwait City. Quella strada sulla quale ho guidato per quasi quattro anni, dove ho imparato con il tempo a sorpassare a sinistra, schivare i Silverado che facevano folli e spericolati zigzag. Una strada che i primi mesi ha visto perdermi e percorrere innumerevoli volte avanti e indietro alla ricerca del supermercato e poi della via del ritorno. Quella strada che ti serve per conoscere questo polveroso Paese. Avete capito di cosa sto parlando? Della mitica, inimitabile quanto fantastica Arabian Gulf Road.
Tutti la chiamano Gulf Road. E’ una strada di circa 10 km, costeggia il mare. Formata da tre corsie. Delimitata da una parte dal simbolo di questo paese: Kuwait Towers. E dall’altra dal Museo Scientifico. E’ una strada con tanti semafori dove, ad ognuno di questi, puoi scegliere di tornare indietro semplicemente facendo una sconosciuta manovra dal nome semplice U-turn. Il limite di velocità è di 80 km orari, ci sono diverse telecamere che controllano la velocità.
La Gulf Road ha un qualcosa di folkloristico, rappresenta l’anima di questo paese. Qui è normale veder sfrecciare le auto più costose al mondo insieme a quelle così scassate che hai paura che perdano i pezzi. In primavera è normale vedere motociclisti senza casco che fanno le così dette “vasche” in compagnia della fidanzata che si tiene stretta stretta per paura di cadere alla prima impennata. E’ su questa strada che accadono innumerevoli incidenti stradali dovuti alla velocità ma soprattutto alla disattenzione.
E’ qui che puoi incontrare tante pattuglie di polizia nei periodi che precedono le festività importanti del Paese. E’ qui dove avvengono i festeggiamenti per il giorno della liberazione e dell’indipendenza.
E’ da questa strada che puoi sentire il profumo del mare (anche se spesso la parola giusta non è profumo…), osservare gli sportivi che corrono sulla Corniche, le famiglie che il venerdì fanno i pic-nic all’interno delle aree verdi ai bordi della strada. E’ qui dove si svolgono tutte le gare podistiche a scopo benefico.
E’ qui dove mi è capitato di vedere più di una volta bigliettini volare da macchina a macchina mentre il semaforo è rosso, questo è l’abbordaggio tipico dei giovani locali.
Sulla Gulf Road ho incontrato Hummer limousine di colore rosa shocking, Silverado con gomme enormi, Lamborghini, infinte Ferrari rosse o nere o gialle, Bugatti. Il venerdì mattina presto si davano appuntamento i bikers con le loro rombanti Harley Davidson.
Questa è la strada che da casa dell’amica Mimma avevo il piacere di guardare, osservare, curiosare; quella via che vista dall’alto mi sembrava così affascinante e incredibile.
Mi manca poter guidare su una strada che è qualcosa di più di una semplice pavimentazione ben asfaltata con tre corsie per senso di marcia. E’ un qualcosa che ha un’anima e di cui non ti scorderai mai!
mammacongelo says
A me manca una strada con pavimentazione!!! Qui tutte buche che pare di guidare su una gruviera! Ti viene il mal di mare…
Mamma Avvocato says
Beh, dai, anche le strada del Garda ha una sua anima!
Forse tutte le strade sono così, dipende da come le vivi, se asspaorando anche il percorso o se guardando a loro solo come mezzo per raggiungere una meta.
Mi sembrava di essere un pò lì, su quella strada, grazie alle tue parole!
drusilla says
Hai ragione Mamma Avvocato, dipende sempre da come le vivi le strade. Le strade del lago offrono paesaggi incredibilmente belli ma l’Arabian Gulf Road ha un’anima vera.
Mamma Avvocato says
ops…scrivendo di fretta dal tablet ho fatto molteplici errori di battitura, tipo “gardando a loro” o “assporando”, voledo dire “guardandole” e “assaporando”..chiedo scusa!