Come vi avevamo raccontato qui io e Drusilla abbiamo un nuovo progetto che ci coinvolge e appassiona.
Amiche di fuso. Questo blog che racconta il mondo attraverso gli occhi di 15 donne sparse tra America, Australia, Europa, Asia.
Nato sulla spinta di una grande amicizia che ci coinvolge davvero, ma anche dalla consapevolezza che il mondo è grande, la vita vera è diversa da quella che immaginano tutti e che ogni posto ha la sua luce nascosta, i suoi pregi e difetti. E chissà, forse attraverso i nostri racconti si potrà capire di più o forse semplicemente sentirsi “capiti” “compresi”.
Non abbiamo nessuna velleità di dire come deve essere un espatrio solo tanta passione nel raccontarvi le nostre esperienze.
Abbiamo pensato mensilmente di riportavi i nostri contributi ad Amiche di Fuso e quello che secondo noi è il post più bello. Anche se onestamente sarà dura, durissima, le amiche di fuso scrivono benissimo e tutte sono contraddistinte da uno stile personale e gli argomenti sono vasti anche se assolutamente concreti.
Questo post essendo il primo sarà più lungo. Il blog esiste da giugno e solo ora abbiamo pensato di mettere anche qui questa rassegna .
Drusilla
A giugno, prima della presentazione a Francavilla, nel paese di Mimma, una persona mi fece alcune domande, ma una in particolare mi fece riflettere e così mi diede l’ispirazione per scrivere il primo post per Amiche di Fuso. La domanda era: “che cosa farai da grande?“. Cinque semplici parole che possono però bloccarti, lasciarti a bocca aperta senza saper pronunciare o meglio scrivere, visto che si trattava di una chat in facebook, alcuna parola di risposta. Dopo qualche secondo ho risposto: “ma perché si diventa grandi?!”. Risposta sciocca e inutile ma qualcosa dovevo pur scrivere!
La realtà è che da quando ho firmato il contratto di donna-moglie-mamma expat non ho più pensato al futuro. Ho sempre e solo pensato alla vita passata e soprattutto a vivere bene il mio presente.
Credo sia un modo per “sopravvivere” o vivere al meglio la propria situazione di instabilità, incertezza nel mondo.
Questo anno di passaggio in Italia mi ha creato inizialmente tante preoccupazioni che con il tempo sono svanite, o almeno attenuate, lasciando lo spazio alla soddisfazione, agli affetti e alla bellezza. Ecco che ho voluto parlare di loro, i miei vecchi amici, quelli che non hanno mai smesso di volermi bene e che da quando sono tornata mi stanno mostrando tutto il loro calore.
Appena ho rimesso piede in terra italiana ho avuto come la sensazione di non essere mai partita, tutto mi sembrava essere rimasto come l’avevo lasciato quattro anni prima. Forse un paio di negozi in paese avevano chiuso ma per il resto nulla è cambiato: il fornaio sforna panini e focacce deliziose, il postino arriva sempre alla stessa ora, il parco giochi ha sempre un’altalena e due scivoli, il cappuccino del bar al fianco della chiesa è sempre il migliore, il castello è sempre lassù che mi osserva e il mio lago è sempre bellissimo. Ma… ma ciò che fa la differenza è il trascorrere del tempo! Proprio così, il tempo si è portato via ed ha cambiato tante cose. Quindi, al mio rientro ho trovato l’amica zitella che si è fidanzata, un’altra si è sposata, un’altra al secondo figlio e il mio migliore amico è diventato papà. Ma come è potuto succedere????
E io dove mi trovavo quando tutto questo stava accadendo??? Ero lontana, molto lontana, ero in Kuwait!
Ero a conoscenza di tutti questi fatti, ma purtroppo li ho vissuti solo passivamente. E la causa di tutto è la distanza fisica che ci separava, per questo ho partecipato alla loro gioia come uno spettatore, ho condiviso la loro felicità e le loro emozioni solo via skype o con una telefonata. Insomma, mi sono persa tanti pezzettini di vita!
Ma loro, i miei vecchi e fantastici amici, quelle persone che io conto sulle dite di due mani scarse, quelli che mi conoscono da tanto tempo, quelli con i quali ho condiviso momenti importanti della mia vita, quelli che hanno accettato il mio stile di vita senza critiche e invidie, sono li pronti ad accogliermi, abbracciarmi, a dimostrarmi il loro calore e affetto.
Ho scritto anche questi post:
Cultural shock da rientro
I love cooking in Italia
Mimma
http://amichedifuso.com/2014/07/24/ma-tu-a-che-comunita-appartieni/
Quando sono partita per Kuwait City la frase tipica è stata “oh poverina” “ma le donne lì sono trattate male!!” ” ma non stai male a far crescere una figlia femmina lì”. Chi frequenterai?
Io ho chiuso la porta di casa a Milano con le lacrime agli occhi, perchè lasciavo tutti i miei affetti, perchè pensavo che lì si sarebbe svolta tutta la mia vita, perchè sentivo che Milano era il mio posto nel mondo. Nessun pensiero mi angustiava per l’incontro con questa nuova cultura, non troppi o quantomeno non era il mio problema maggiore in quel momento. Ero più preoccupata per quello che lasciavo non per quello che avrei trovato.
E’ vero andavo in un paese mussulmano, ma è un paese arabo ricco, è vero confina con Arabia Saudita e Iraq, ma se non è moderno come Dubai, resta comunque un paese non troppo integralista. E poi io per carattere non penso mai troppo, cerco di non crearmi aspettative, nè eccessive paure.
“Fai finta di essere in vacanza. Non pensare che è per sempre o per lungo tempo!“, mi sono detta.
Molti dei miei conoscenti pensano che presto mi richiuderanno in una comunità di recupero per cercare di guarire dall’uso smodato del cellullare. Uso che si è davvero incrementato grazie a nuove app. Come Whatsapp.
http://amichedifuso.com/2014/09/26/lespatrio-ai-tempi-di-whatsapp/
Cari expat e non solo, quanto sarebbe noiosa e triste la nostra vita senza whatsapp? Io mi diverto un sacco. Con mio marito abbiamo la sensazione di giocare al talkie walkie.
O forse dite che non vogliamo ammettere di usare il vocale per incipienti problemi di vista??
Il whatsapp è il migliore amico dell’espatriato.
Fidatevi.
Infine vi segnalo un post che ho amato molto. Mi sarebbe piaciuto averlo scritto per il libro. Perchè davvero quel giorno in quella spa ho capito qualcosa di più di Kuwait.
http://amichedifuso.com/2014/11/10/se-guardo-il-mondo-da-una-spa/
Ero in sala d’attesa e, mentre Maria era a cambiarsi, erano arrivate le due ragazze indiane, già pronte ad offrirmi caffè o tè. Sto leggendo il mio kindle, che fa sempre sorridere le ragazze perché mi hanno detto di non averlo mai visto, e ad un certo punto mi sento accarezzare la spalla e sento una voce che mi dice “habibi bentornata”. Mi volto e c’è una donna in niqab, completamente velata, che si scopre prima il volto e poi la testa. E’ la bellissima titolare, Leila. Mi saluta e va di là a togliersi il resto. Dopo cinque minuti torna con un mini abito super succinto, tacchi vertiginosi e tintinnanti braccialetti.
Allora è vero: sotto l’abaya e il niqab osano e sono super femminili.
Devo ancora riprendermi da questo sorpresa quando sento un gran fermento in seguito allo squillo del campanello. Le due ragazze indiane corrono a recuperare dei gran teli, Maria la filippina corre verso l’ingresso e la titolare torna nei camerini. Non capisco cosa stia accadendo. Eppure non è la prima volta che vengo qui. Ci sono solo io oggi. Nel frattempo le tre ragazze hanno aperto i tre teli, si sono messe una accanto all’altra, Leila ha indossato l’abaya, lasciando il viso scoperto. Io non vedo chi è entrato. Poi sento una voce: è un uomo, parla in arabo e Leila risponde.
Ma non dimenticatevi anche
http://amichedifuso.com/2014/10/16/idee-per-un-sano-lunch-box/ ;
http://amichedifuso.com/2014/10/06/il-bilingue-in-vacanza/
http://amichedifuso.com/2014/09/08/la-scuola-a-kuwait-city/ ;
http://amichedifuso.com/2014/06/05/cosa-significa-espatrio-oggi/
Per quanto riguarda la selezione dei post migliori tra quelli pubblicati dalle altre amiche di fuso confessiamo che è stato davvero dura scegliere. Siamo tante. Abbiamo amato molto le storie che hanno portato ognuno di noi a partire, a fare queste scelta, sono tutte bellissime, sembra di leggere dei romanzi invece sono persone e storie vere. Saremo ripetitive ma davvero tutte scrivono bene, tutte danno una lettura diversa.
Vi segnaliamo solo alcuni altrimenti diventa davvero lunghissimo questo post. E onestamente non possiamo dire che sono davvero i più belli. Tutti sono belli. Però questi mi hanno fatto vedere alcune cose che ….
Valentina, Polonia: La cassetta degli attrezzi della donna expat
Federica , Thailandia Espatriare e imparare a contare principalmente su se stesse
Valentina , Texas 5 incomprensioni linguistiche che potrebbero capitare anche a te
Lucia, Francia Tranquilli a porta chiusa
E per la sezione amiche di amiche lei , sempre e solo lei Federica da Singapore Da Singapore Federica
Il prossimo mese saremo più brevi, lo so ora vi abbiamo dato tanta roba da leggere.
Però crediamo davvero che il blog meriti, sia un prodotto davvero di qualità.
E forse non lo pensiamo solo noi.
Mercoledì 26 novembre alle ore 11 saremo intervistate su Radio ilsole24ore nel programma “giovani talenti”. Hanno trovato il progetto amiche di fuso interessante e ci hanno scritto. Poi le amiche hanno scelto che fossi io, Mimma, a fare da portavoce, che bella responsabilità, mi impegnerò al massimo.
Voi intanto leggete questo e poi sintonizzatevi…mi raccomando.
Luciano says
Accendere la radio mentre sono al lavoro purtroppo non è possibile. Ma ce la fate a ripubblicare poi il video dell’intervista come avete fatto l’altra volta? Così sono riuscito a vederla.
Grazie di cuore.
Mamma Avvocato says
Così mi avete fregato, sapete? Ora invece di lavorare dovrò leggere per ore tutti
Mamma Avvocato says
No! Mi avete fregato!? E ora, chi lavora più? Troppi bei post da leggere!!!
drusilla says
Ahahah!!! Sono uno più bello dell’altro!!!
valentina says
😀
FoodDoz says
Thanks. http://www.fooddoz.com