Che io fossi una testa sulle nuvole, un po’ pasticciona era chiaro, ma il perchè capitino sempre a me le situazioni più surreali, quello non si sa. O forse voi pensate di saperlo?
Ho imparato presto che la mia vita di mamma h24 è costellata di tante soddisfazioni e traguardi inimmaginabili.
Ti emozioni perchè tua figlia finalmente sa soffiarsi il naso da sola, perchè ti dichiara: “per favore mi fai giocare da sola?!”. La mia vita sociale è stata rovesciata, ora inizia alle 6.30 del mattino e finisce alle 20 della sera. Ho mille mamme e tanti bambini che mi rallegrano la giornata.
Non ho più un nome, tutti in giro mi salutano: Hi mom di Giadaaaaaaaaaaaaa. Ho diversi di bimbetti che al mio arrivo a scuola mi salutano così. Insomma, tutta un’altra vita.
Tutto questo è niente a confronto delle avventure che mi regala il mio viaggio verso scuola.
E’ diventata la mia parte avventurosa, talvolta fantozziana!
Oggi mi muovevo come uno zombi, la solita tosse notturna di Giada aveva interrotto il nostro sonno, poi un mal di denti causato da un eccesso di magdite. Che cos’è la magdite? Una nuova malattia?
No, chiamasi magdite quando il marito ti chiede di togliere la vecchia otturazione perchè a base di mercurio e lui ha letto che fa male, quindi Magda corre e fa il suo dovere, salvo scoprire che stavi meglio prima, ma questa è un’altra storia.
Si diceva, arrivo a scuola mezza zombi, anche a causa del taxista che ha deciso che deve venire alle 6.30 PERCHECETRAFFICO… e tu ci provi a spiegargli che la scuola è vicina, anche con tutto il traffico di questo mondo arrivo troppo presto, ma sfido chiunque a far cambiare idea ad un taxista indiano.
La tua cara amica Amal ha pietà di te. Davanti al cancello di scuola ti dice: habibi dai ti porto io a casa, caccia via questo indiano antipatico e torna con me.
E tu sei solo contenta di farti coccolare dalla tua dolce amica, di ascoltare le sue storie, la sua musica.
Si dai, penserò meno al mio appuntamento con il dentista, mi sono detta.
Poi come sempre Kuwait ci mette il suo. Trasforma tutto in un’ avventura. O sarà il mio Karma?
Non fai in tempo a girare l’angolo della scuola, dopo aver mollato i due pupetti, a imbastire due chiacchiere con l’amica tua che ecco che scopri che è tutto bloccato, che quando dico bloccato, vuol dire proprio B-L-O-C-C-A-T-O!
Lunghe file di macchine tutte ferme, clacson impazziti. E non si sa perchè.
E poi… improvvisamente per aggiungere quel pizzico di brivido lungo la schiena, succede che dal motore della macchina di Amal, inizia a uscire tanto fumo. Ma proprio tanto. Anzi, troppo!
Lei allora inizia a usare intercalari arabi, poi francesi, poi non so, mi sono persa solo in un pensiero: salterà tutto in aria?
E quando già facevo i conti, ma ho dato il bacio a mio marito? Una dolce carezza alla mia piccola? I miei ieri non li ho sentiti via skype. Ecco che lei, Amal l’impavida, entra nel parcheggio di una quelle costruzioni un po’ strane che si vedono dietro la scuola, quelle villette che starebbe bene con la campagna intorno, visto che hanno pure le galline e il gallo che camminano nello spazio antistante l’ingresso principale e alcune hanno pure una specie di rimessa, e invece no, sono in mezzo a strade trafficate e hanno la barchetta parcheggiata li davanti, spesso incastrate tra due grattacieli.
Dalla casa esce un donnone, con pantalone aderente, tacchi vertiginosi, lunga chioma, piena di braccialetti che si rivolge ad Amal in arabo. Le due si parlano, si capiscono, muovono con sapienza braccia e mani, in questo e non solo, gli arabi ci assomigliano, gesticolano un sacco. Io capisco solo un KALASS…yalla…sciucran!
Poi la mia amica torna da me e mi dice: “Mi aiutano loro”.
E io penso, ma come posso solo lontanamente pensare di prendere la patente e guidare in questo stato?? E se fosse successo a me?? Facevo prima a chiamare mio cognato pilota di elicotteri in Italia che farmi capire da loro.
Poco dopo la donna è di nuovo vicino a noi, si è infilata un abaya, enormi occhialoni, ci saluta, va via con il suo suv, bè più o meno va via, rimane solo bloccata poco più avanti e si mette a parlare al cellulare, con il figlio che sporge la testa del finestrino e ci fa ciao ciao con la mano.
Ed ecco che a questo punto la trama di arricchisce di un altro personaggio: il vicino di casa della donna, chiamato come rinforzo.
Pantaloni color marrone scuro, camicia a quadri e le ciabatte con i calzini. Parla solo in arabo, ma promette che Inshallah lui risolverà il problema.
Io sono ferma sul ciglio della strada. Mi gusto lo spettacolo, cercando di annotare mentalmente tutto, sennò che blogger sono.
Amal scambia il mio sguardo vacuo come=oddio sono preoccuoata non arriverò più dal dentista, quindi senza dirmi nulla si butta verso la strada e ferma un gippone alla cui guida ha riconosciuto una di quelle mammine from U.K . che guarda caso NON CI SALUTA MAI quando siamo davanti al cancello di scuola, vede che ha la tenuta da gym, le dice: vai al Corniche? Puoi dare un passaggio alla mia amica? Lei abita li vicino.
Io mi giro e capisco che l’amica sono io. Ed ecco che rimpiango di non aver chiesto il passaggio alla donna araba, nulla in confronto all’idea che mi dovrò subire un lungo viaggio con la mammina very posh nel traffico assurdo di Kuwait.
Salgo rassegnata e per fortuna ormai conosco i trucchi della conversazione con donna britannica:
– chiedi dei figli;
– chiedi della scuola;
– chiedi da quanto tempo vive qui
– soprattutto sorridi tanto tanto, annuisci, spara qualche amazing e gesticola di faccia.
Ovviamente il viaggio è stato lungo. Ho avuto una lezione gratis di inglese, ho imparato qualcosa sulla campagna britannica. Mi sono sorbita una lezione di cucina.
Con Amal ci siamo sentite via telefono, ovviamente lei nel frattempo é riuscita a farsi offrire un caffè, ha risolto il problema, era semplicemente finita l’acqua nel radiatore, il simpatico vicino ha chiamato l’amico meccanico e tutto e bene quel che finisce e bene.
Bè più o meno, io sono arrivata in tempo dal dentista, il quale ha dovuto semplicemente devitalizzarmi dente…. sai perchè il filler is deep and big e tu cara Madga ora ti becchi pure la rimozione del nervo.
Ma che vita sarebbe senza tutto questo brio???
Chiedo solo una cosa: nella prossima vita posso rinascere come Amal? No, non l’amica mia che tanto adoro… ma Amal Alamuddin la fantastica donna libanese, famosa avvocato internazionale di diritti umani, con laurea e master in università prestigiose, molto figa e chic che ha sposato un attore.
Lo so non c’entra molto. Ma ci tenevo a dirlo. E’ lei la figa..sappiatelo….
Un po’ Magda lo sono anch’io, desperate housewife..pure,ma di fronte alle tue avventure in Kuwait..non c’e` paragone: la mia vita e le mie avventure sono di una noiosita`senza pari. ahaha la madre britannica che ti da` lezioni di cucina??? quella avrei voluto essere una mosca in macchina per sentirla!
Fantastica!!! Forza e coraggio!
Eh no, per me la figa sei tu!!!!
Lezioni di cucina da una britannica????!!! Povera te!!!
P.s. Secondo me, ti capitano perché tu possa allietare le nostre giornate con questi spassosi racconti, ah ah!!!