Siamo in macchina, siamo appena tornati dalla Messa nel container nella city.
Una delle donne presenti, un’italiana di 60 anni, si è pure lamentata che patata “parlotasse” tutto il tempo della Messa. Per fortuna che il prete è stato contento invece di vedere un bambino.
Riprendere a lavorare. Si devo farlo. È la cosa che più mi ha preoccupato di questa scelta. Mettere la mia vita, la mia indipendenza economica totalmente nelle mani di mio marito. In questa settimana non faccio altro che ripetermi “devo trovare un lavoro, devo trovare un lavoro”.
...ma la notte no! says
mamma mia… certo che così non lavorerei neppure io!
Mimma Zizzo says
Tante persone lo fanno e tante no. Dipende dal lavoro che trovi, e dall’età dei figli. Piccoli com’era la mia era davvero difficile. Ora forse riuscirei ad organizzarmi o viverla diversamente anche se dubito….
Twinsbimamma Barbara says
dopo tutto quello che ho letto concordo pienamente con la tua scelta…
Mimma Zizzo says
grazie mille cara….
Anonymous says
Brava!!! Ottima scelta!
Mimma Zizzo says
Speriamo!!!
miss suisse says
Sarà perchè questo è un periodo ri riflessioni, crisi, decisioni e grande stanchezza, ma mi son commossa. L?importante è che tu sia serena, e mi sembra che questa scelta al momento sia per te la migliore! In bocca al lupo! Vale
Mimma Zizzo says
Valentina questa è la storia del mio inizio. Poi pur non essendo cambiate le condizioni, orario scuola, non voler far gestire mia figlia da una nanny, sono cambiati i miei sogni . I miei desideri e ora farei molta fatica a fare un lavoro chiusa in un ufficio. Ho scoperto un nuovo mondo e ora faccio un mucchio di cose che mi rendono felice, anche se l’indipendenza economica è ancora lontana. Ecco si sono serena, c’è sempre un pò di paura…ma la serenità è tornata a casa nostra.
Shaula says
hai fatto senz’altro la scelta migliore, quella che ritenevi giusta per voi, l’unica in grado di darvi la serenità necessaria ad affrontare questa nuova vita, già complessa e delicata di suo.
un po’ alla volta, passo dopo passo,le cose verranno, tutto il resto verrà da sè, c’è tempo per tutto e c’è un tempo che invece una volta andato non torna, e non vale davvero la pena viverselo male.
anch’io, pur essendo ancora e sempre nel mio angolo di provincia, sono nella situazione in cui un introito economico da parte mia significherebbe solo nuovi ritmi e stress, ulteriori spese e difficoltà di incastri e disagi e fatiche. si stringe un po’, si fa qualche rinuncia. questione di un anno e mezzo ancora e poi anche il piccolo andrà alla materna, e allora ci sarà il tempo, di rimettersi a lavorare lì fuori.
un abbraccio
Mimma Zizzo says
Si Shaula è stata la migliore, tutte le altre ci avrebbero penalizzato. Anche se ieri sono andata ad un presentazione e c’erano diverse persone che so hanno figli piccoli, come la mia e pure più piccoli, ma hanno ripreso a lavorare e hanno due maid. E mi sono chiesta se non sono la solita esagerata e cosa avrebbero detto qs persone leggendo qs mi post. Però davvero non me la sono sentita. Sarà che ho avuto una mamma casalinga e invece qs persone no, sono state cresciute da nanny al punto da averci raccontato che per lei la nanny era la mamma. E a scuola vedo la scena di una mamma che per caso viene a scuola con la nanny che ci viene sempre e la bimba corre dalla nanny. Comunque ognuno ha il proprio carattere e la sua storia. Qui purtroppo anche l’hanno prossimo che per la mia sarebbe materna finiscono alla 12 e comunque il massimo sono le 13.30. Ma nel frattempo so che sono cambiate tante cose. E tutto diverrà più chiaro.
Graziella Pezzetta says
Avevo già letto degli articoli su questa “maid” una sorta di schiave a pagamento, che solo pensare che una persona sia a disposizione 24h al giorno, senza diritti per 300€ al mese è talmente aberrante da farci vergognare tutti. Ho letto di storie di maid che spesso si suicidano, perchè non riescono a resistere alla vita che viene loro destinata, l’ho letto in articoli riguardanti la violenza sulle donne. Ma questo povere donne non contano nulla, sono poverissime e arrivano in paesi ricchissimi. Leggere il tuo blog mi ha fatto diventare reale quello che era solo un racconto, un articolo. Scusami Mimma se per me è stato più impattante il racconto della maid, piuttosto che la tua scelta, ma è un argomento verso il quale sono molto sensibile.In inglese maid vuole anche dire “serva”
Mimma Zizzo says
Graziella il mio scopo era quello, raccontare la storia delle maid. Solo che ho preferito farlo alla mia maniera. E non avendo troppa confidenza con qs argomento qs era l’unica strada. La mia storia. Però ci tengo a dire che diversi amici ce l’hanno e le trattano bene, sopratutto la mia amica libanese. Non la fa lavorare h24, le da due giorni liberi. E’ sempre molto gentile con lei. Però a me fa comunque strano. Poi ci sono le storie di disperazione che tu racconti. Anche lì per sentito dire. In giro ne vediamo tante, tantissime. Ad un certo punto le filippine qui non sono più volute venire. Perchè sapevano delle condizioni. Quelle che vengono sono davvero quelle con delle storie molto disperate. Però ecco voglio far emergere un altro aspetto, se non condividi questo sistema. Ci saranno delle ripercussioni anche per te.
Mamma Orsa Curiosona Stefania says
wow … ho letto tutto d’un fiato! Brava, la famiglia prima di tutto!
Mimma Zizzo says
Mi sa che ormai è chiaro…che per noi è così
Valentina VK says
ed e’ cosi’ che anche tu diventasti zappatrice!!
Mimma Zizzo says
che bello quel tuo post….metto il link per chi non lo conoscesse…http://www.valentinavaselli.com/2013/11/la-zappatrice.html.
Però a me ora è più mia figlia a frenarmi, il mio fa un lavoro più stabile del tuo. Cioè sta sempre a casa…poi di testa. Bè è un altra cosa. Poi in tutta sincerità non mi interessa lavorare più in un ufficio…Quello che mi pesa più ora è non avere tempo per studiare come si deve. Tu lo sai tutte le idee e i progetti che ci frullano in testa. Avrei bisogno di una scuola con un orario fino alle 15!
Valentina VK says
In francia alcune riescono a mettere insieme un gruppo di nani e prendere una maestra-babysitter divisa in piu genitori,facendo a casa di ogni famiglia alla settimana,per allungare cosi l orario di libera uscita delle mamme zappatrici 😉
Abaya and Heels says
Mi sono venute le lacrime… capisco in toto quello che hai fatto, ci sono passata. Lavoravo. Ho smesso. Ho ripreso. La mia bimba è serena tra asilo e tata, finche la vedro sorridere al mio rientro so che ho fatto la scelta giusta! ovviamente faccio orari decenti non come in Italia, e quando torno posso ancora portarla al parco e in piscina.. ho una grande fortuna e ne sono felice!
Mimma Zizzo says
Cara Nadia, tu sei la mia eroina. E hai fatto solo bene a tornare a lavorare. Inoltre eri qui già da un anno, ormai conoscevi le regole e avrai preso le tue accortezze. Ti abbraccio
Anonymous says
che bella che sei. tu e Drusilla siete proprio belle. grazie. anna
Mimma Zizzo says
Grazie Anna!
ero Lucy says
Ecco, vedi? Non pensavo affatto ci fosse tutto questo dietro una maid? Il termine cosa significa?
Grazie Mimma, post strepitoso.
Mimma Zizzo says
A chi lo dici…chi se lo immaginava. Senza contare tutte le regole anche per te che diventi sponsor e la reponsabilità di tutto quello che fa un altro essere umano. Poi davvero abbiamo sentito bruttissime storie. Ma tante sono trattate bene, sebbene siano sempre in una posizioni di inferiorità. Se cerchi sul vocabolario vuol dire cameriera…secondo graziella serva. Per molti schiavi. Ed è davvero così
ero Lucy says
Incredibile.
Claudia Pessarelli says
molto bello questo post, Mimma e Drusilla, e condivisibile da moltissime mogli che seguono il marito all’estero, lasciando il proprio lavoro ( ma per voi con molti problemi in piu` per il tipo diverso di vita che avete dovuto affrontare in Kuwait). io avevo avuto un periodo in cui ero incapace di spendere, anche se lo stipendio che mio marito portava a casa era molto di piu` della somma dei nostri italiani, perche` i soldi non erano i miei e poi un altro in cui mi sentivo inferiore, perche`non avevo piu` un lavoro. Tornando indietro con la mente: che scema! come voi ho poi avuto modo di crescere mia figlia e di trovare modi diversi di reinventarmi, rimandendo anche piu` attiva mentalmente, mai seduta perche` in una routine gia`stabilita..insomma evviva il reinventarsi ogni giorno!
Mimma Zizzo says
Cara Claudia, grazie per il tuo bellissimo commento. Mi hai fatto emozionare perché hai ben sintetizzato i vari passaggi e trasmesso un messaggio per me fondamentale . Anche per noi si sta trasformando in una seconda vita a volte davvero sorprendente !
Anonymous says
Molto interessante questo post,ho scoperto cosa c’è dietro una maid e condivido le tue scelte, la vita è così breve e inaspettata che viverla con una certa calma vuol dire apprezzarne ogni momento
Ho scoperto tutto questo da poco perchè prima tra lavoro, casa e famiglia …… mi sono resa conto di quante cose mi sono persa Sto recuperando!!!!!Ciao carine
Mimma Zizzo says
Cara nonna Stefy andiamo in vacanza insieme la prox volta ? Solo tra noi. Sai che risate . Adoro il tuo modo di vedere la vita …. Sei fantastica
Selena G. says
ehhh, situazione diversa, meno pericoli, posto “normale” praticamente simile all’italia, ma di far crescere mio figlio tra scuola da 9 a 18, e se malato con baby sitter, ed io fuori tutto il giorno e vederlo due ore prima che vada a dormire, magari stanca e nervosa, boh, non so se ce l’avrei fatta. ho scelto lavori con meno ora fuori casa ma anche con la possibilitá di svolgerli da casa all’occorrenza, quando ero in italia. e qui mi reinvento, e cerco di fare qualcosa che mi piaccia e che presto porti guadagni. non so, di mollarli ad altre persone, nel tuo caso delle “schiavette” che ovvio tratteresti bene, ma son sempre persone fuori dalla famiglia, non ci riuscirei, per carattere proprio!! secondo me hai fatto bene, la vita é breve, i figli crescono in fretta, ed invece che viverlo come un sacrificio lo stai vivendo come un’opportunitá
Anonymous says
anche qui a Singa avere la maid 24/24 e’ un must…boh, cara Mimma, io la penso esattamente come te. Ho una signora cinese che mi aiuta con i lavori, ma esattemente come potrei averla in Italia. Certo che quando vado a prendere il Pidocchio all’asilo e vedo quasi tutti gli altri bambini recuperati dalle nanny filippine mi viene un po’ di tristezza, per questi piccoletti e per le loro madri…secondo me qsti sono momenti irripetibili, anni che passano in un lampo e non tornano piu’, momenti in cui mi sento fortunata ad aver avuto la possibilita’ di fare questa scelta. Baci F
Graziella Pezzetta says
Mi da molto orgoglio appartenere al genere femminile, siamo privilegiate, perché se è pur vero che al mondo comandano gli uomini …. non sanno quello che si perdono. Le donne scelgono finalmente, evviva! scelgono di essere mamme, di vivere senza ansia la loro condizione di mamma h24 e non per questo si sentono sminuite. Diventano Ministri e partoriscono, sono regine e partoriscono, sono donne con mille sfaccettature e diventano mamme, mogli, amanti, amiche. Possiamo essere tutto ed essere felici di esserlo. Quando vi leggo provo così tanta tenerezza! Che soddisfazione rendersi conto che le nostre nonne e bisnonne sono lontane anni luce da noi, dalle mille possibilità che abbiamo. Che bello sentirsi parte di una realtà così diversa e lontana, attraverso i vostri racconti. Grazie amiche bloggare, grazie a tutte le expat e a tutte le donne.
mammapiky says
Credo che per certi aspetti la tua decisione sia inevitabile però al desiderio di “lavorare” se ne senti il bisogno non rinuncerei magari con qualcosa di creativo che potrebbe far combaciare le varie cose…qualche post fa ti avevo detto che vi vedevo molto come organizzatrici di eventi…
Mimma Zizzo says
questa è la storia del mio arrivo. poi le cose pian piano sono cambiate, anche se appunto resta davvero tutto molto complicato. Lo scopo del mio post era mettere il luce la condizione delle maid, senza però addentrarmi in giudici. Non sono una giornalista e la mia conoscenza della materia resta limitata. Poi non è il nostro stile.
mammapiky says
Lo avevo capito ma io dietro questo post ci ho visto anche dell’altro….una fiammella che ancora arde…e non scherzavo con l’ultima frase del mio commento…:-))….sul resto non mi sono pronunciata, perché nonostante il paese dove vivete mi affascina e attira moltissimo, in alcuni aspetti e’ difficile da comprendere e pure da accettare…questo e’ uno di quelli.
Margot says
Impressionante leggere quello che dite sulle nanny, tate,…pare di essere nel profondo Sud degli States. Non una parola di “comprensione” sulle vicende umane che potrebbero state dietro a queste donne. .donne cone voi alla fine.
Senza parole.
Mimma Zizzo says
Margot io riporto quello che conosco. Non ho conoscenza di drammi. Ho amici che hanno le maid e le trattano benissimo, o quantomeno nello stesso modo che le vedo trattare a Milano da altri amici. L’unica differenza che vedo in quei casi è il salario, che a Milano è diverso. Nelle altre storie che qualcuno racconta per sentito dire, non mi ci sono mai imbattuta. Sicuramente è una condizione assurda. Io spesso quando incontro nei mall alcune famiglie, che poi sono i beduini i peggiori, con un esercito di maid, penso sempre quanto conti nella vita il posto dove nasci. La fortuna. Entrambi sono nati in paesi poveri, solo che uno poi, per la scoperta del petrolio ha avuto la vita stravolta, dimenticando tutto, mentre le altre provengono da paesi così poveri che persino il kuwait per loro è un arricchimento, un riscatto. Detto ciò condanniamo eccome, al punto che non usufruiamo di questo servizio. E in un post che abbiamo messo come link, raccontiamo quanto sia difficile a volte da sopportare tutto ciò.
Annalisa Guarelli says
Che post interessante! Credo tu abbia fatto la scelta migliore: anch’io, pur con una situazione diversa, ma comunque con un marito sempre fuori sede, ho fatto la mamma e la moglie. Ho adorato ogni momento trascorso con mia figlia. Ho tenuto insieme una famiglia allargata, ho curato personalmente tutto, ci sono sempre stata. Ho avuto e ho molto tempo anche per me, che è un lusso. Il rovescio della medaglia è sempre quello dell’indipendenza economica, ovvio.
Mimma Zizzo says
Hai ragione è un vero lusso. Ma ogni scelta ha il suo rovescio. Grazie annalisa
Annalisa Guarelli says
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Moky says
Sei stata bravissima, hai preferito il bene della famiglia alla realizzazione di sè. Chi lo dice poi che non ci si possa realizzare nell’ambito della famiglia? Se fatto con il giusto sentimento, si possono avere grandi soddisfazioni. Tua figlia te ne sarà grata, vedrai.
Anonymous says
Sorella hai fatto benissimo. ..crescere un figlio è una grande fatica ma una grande gioia…
Francesca says
Sconvolgente la storia di queste donne….io avrei fatto la tua stessa scelta!
NonPuòEssereVero says
Nemmeno io ce l’avrei fatta ad avere una persona in casa a queste condizioni a cui lasciare mia figlia (e la mia casa).