Anche le nuove generazioni, anche chi non cucina, alla fine ha comunque un’idea di come devo essere fatte le cose.
E poi non sappiamo mai presentarci a mani vuote da nessuna parte.
Anche ad una festa di carnevale, dove era previsto anche un piccolo pranzo per i bimbi, 4 italiane senza dirsi nulla hanno portato da mangiare. Drusilla un buonissino pluncake, io pasta brisè con mozzarelle e “finto” prosciutto, Raffaella ciambellone al cioccolato e pizzette.
Infine la dolcissima Carla ha portato dei biscotti che hanno conquistato i più piccoli.
Insomma abbiamo avute tutte le stesso pensiero e forse lo stesso timore che gli italiani hanno sempre “ci sarà abbastanza cibo???”
Tutto è stato spazzolato alla velocità della luce. Per la cronaca per me c’era troppo poco da mangiare. Avevate dei dubbi???
Oggi vi posto la ricetta di Carla.
I suoi biscotti sono buoni, carini e veloci.
Ve li consiglio se organizzate qualche merenda con gli amici.
Oppure una festa di compleanno in casa.
Tra l’altro sono perfetti da preparare insieme ai vs figli. Impazziranno a decorarli con gli smarties.
Ingredienti:
circa 30 biscotti
1 stick di burro circa 110gr 100 gr di zucchero io metto quello di canna 1 uovo 230 gr di farina 1/2 cucchiaino di baking powder Un pizzico di sale smarties
Procedimento
Abaya and Heels says
Io li rifaccio di sicuro!! grande Carla e grandi voi!!
Drusilla Galelli says
Buoni, buonissimi! Grazie Carla!
Princi says
che carini!! e sopratutto che buoni;) un bacione
mammapiky says
I biscotti sono diventati il mio cibo da passeggio…questi son pure colorati! ;-))))
vero vero VeramenteVeronica.blogspot.it says
wow …questa la facccio oggicon lepesti–..grazie:-=
Moky says
baking powder??? ma che capperino é???
ho dovuto cercarlo in google.
Drusilla Galelli says
Ahahah Moky! Il baking powder è il lievito per i dolci.
silvia - amoricolpisello says
Sono d’accordissimo su quello che dici sugli italiani.
Invece una volta ho sentito una cosa sui paesi musulmani, e chiedo conferma a voi che ci vivete. Avevo letto che se si è invitati a casa di una famiglia musulmana non bisogna mai chiedere “Porto qualcosa?” perché potrebbe essere interpretato come maleducazione, nel senso che se ritieni di dover portare qualcosa vuol dire che pensi che la padrona di casa non sia una buona cuoca.
Che dite?
Ah, fantastici i biscotti!
Mimma Zizzo says
Sinceramente non ci risulta . A me le famiglie arabe per alcuni verso ricordano le famiglie del sud . Con forti valori e tradizioni . Dove la famiglia ma quella in senso ampio e’ super rispettata . Credo che avvenga la stessa cosa che avviene a casa mia. Chi viene sa che mia madre cucina tanto e bene e al massimo portano dolci o fiori. Ho chiesto conferma alla mia amica libanese e pure lei mi ha confermato qs sensazione. Però ecco potremmo sbagliarci .
Mamma Avvocato says
Sul cibo hai perfettamente ragione!