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E' qui la festa???

12 Marzo 2014 By mimma 17 Comments

 
 
Quando sono partita per il Kuwait ho pensato a tutti i cambiamenti che avrei dovuto affrontare, ho fatto una lista, ma non avevo considerato quelle “piccole” cose, che comunque impattano sul tuo quotidiano.

Trasferirsi in un paese islamico vuol dire sicuramente incontrare donne velate, rispettare certe regole, scordarsi il suono delle campane in favore di un muezzin forte e ben presente.
Significa che la tua settimana inizia di domenica.
Significa che tutte le tue feste, da quelle più importanti come il Natale, la Pasqua, il carnevale, fino alla festa della papà, non ci sono.
E quindi scatta quella voglia, quel desiderio, un po’ come quando sei a dieta, non ti è mai interessato mangiare il salame e tac…diventa irrinunciabile.
Così queste tradizioni che fanno parte del tuo quotidiano da sempre, che anzi spesso in passato disdegnavi, ora diventano “importanti“.
Senza contare di quell’ansia che ti prende di coltivare le radici di tuo figlio, la sua “italianità”.

Inoltre, io e Drusilla da un pò abbiamo il pallino di voler creare una vera community di bimbi italiani.
Si, stiamo sempre a chiederci, ma quanti ce ne saranno, potremmo fare un censimento. Pensiamo alle attività che potremmo inventarci. Gruppi di lettura, libreria, uscite settimanali in playground, lezioni di grammatica.
Quindi, quando abbiamo conosciuto Raffaella e Maddalena, altre due mamme italiane, siamo state molto felici. Quando Raffy ha proposto “facciamo la festa di carnevale??”, Noi ben volentieri abbiamo accettato. L’avevamo già fatta l’anno scorso, in piccolo.

Abbiamo pensato mettiamo insieme, nostre e sue conoscenze, allarghiamo il gruppo e gettiamo le basi per tutte le idee, i progetti che abbiamo intenzione di realizzare.

Come al solito non ci ferma nessuno, corri di qua, corri di là, scrivi su, telefona a tizio e a caio, per di più supportate da Raffaella e Maddalena è stato abbastanza semplice ed easy.
Strada facendo ci siamo dette ma lo facciamo solo tra italiani?

E la risposta è stata  unanime no.
Perchè ormai abbiamo tanti amici qui, poi in verità per ora non conosciamo così tanti bimbi italiani, e soprattutto per noi festa vuol dire condivisione e quindi con che cuore potevano escludere le persone che sentiamo vicine?
Quindi, fissiamo per sabato 8 marzo il nostro party carnival.
Prima tra malanni, festività in mezzo, non era possibile e poi dai è il carnevale meneghino ci sta ancora festeggiarlo.
Partecipanti 25 bimbi, metà italiani e metà resto del mondo: messicani, russi, inglesi, americani, arabi, greci.
Dieci principesse, zorri, spiderman, cowboy, karate, batman, farfalline. Insomma, c’erano tutti,La festa è andata bene.
I bambini sono stati bene, le mamme tutte contente di aver fatto passare una giornata diversa ai propri figli. I bimbi non hanno capito che era carnevale, molti, sopratutto i più piccoli,  hanno pensato che fosse il compleanno di qualcuno dei presenti. Mia figlia era certa che fosse il suo Birthday party.
Io, Drusilla, Raffy e Maddalena un pò tese…ed emozionate.
Quando ti prendi la responsabilità di organizzare una festa, di coinvolgere più persone, un pò vai in ansia di prestazione.
Carnevale per tutti
 
Quindi siamo riuscite a trasmettere questa nostra tradizione??
Non so, il vero successo della festa oltre al sano divertimento dei nostri figli è stato constatare che ormai “ci sentiamo parte di qualcosa”.
Che quel sentimento da expat senza “radici” e “legami” non ci appartiene più così tanto.
Molti degli amici partecipanti erano i compagni di scuola dei nostri figli. A cui è bastato dire “stavo pensato…che ne dici” . E subito ci siamo ritrovate con i soldi in mano utili a prenotare la sala. Senza troppe domande o pretese.
Questa scuola che  si sta dimostrando una grande opportunità, non solo per i nostri figli, ma anche per noi.
Abbiamo incontrato mamme e persone meravigliose. E vi assicuro che non è così scontato. In tutte le altre scuole è più facile che sia il driver con la nanny ad accompagnare i figli, anche quando non si lavora, qui è diverso.
Non chiedetemi perchè.
Questa è anche l’unica scuola privata del Kuwait no profit.
Inoltro ti coinvolgono così tanto nella vita scolastica che alla fine ti conosci per forza.
Ho sempre pensato che le amicizie nate grazie ai figli fossero un pò forzate. Ora mi rendo conto che non è così, che loro sono sicuramente il “ponte”, ma che poi sono altre le cose che trasformano la conoscenza, in un rapporto.
Sabato è iniziato con un mega appuntamento sotto casa mia, tre macchine che partono per adare da Katya, la nostra amica russa che ha partorito ve lo ricordate?? E’ nato Kristian, recuperiamo Stefania, insomma ci diamo una mano in questo periodo, poi per strada alla prima rotonda becchiamo Antoniette  con i suoi due bimbi più altro amico libanse, più avanti Shannon la “very” americana, infine Haya del bharerin.
Sei macchine in fila insieme….nel frattempo ci telefona la mamma di Jana egiziana ma americana di formazione: scusate non so la strada mi aspettate?
Insomma eravamo tutti in fila, come ai matrimoni in puglia, a me sembrava una cosa meravigliosa. Avrei voluto far suonate il clacson..e dire “hey vi rendete conto di quanti amici abbiamo???” “hey ma non ti pare straordinario che solo dopo  due anni abbiamo dei punti di riferimento”??.
Un gruppo. Persone care e altre semplicemente “compagne” . Tutti pronti a fare sempre qualcosa insieme. Tutto sembra facile qui a Kuwait, dal punto di vista “sociale” o almeno così lo è diventato.
Non so se siamo noi, il nostro atteggiamento aiuta non ho dubbi, o forse perchè il posto non è proprio così bello, che scatta quel meccanismo che io chiamo “stiamo vicini vicini“, oppure semplicemente chi espatria in certi posti ha un certo carattere e poi a volte solo chi vive certe situazioni ti fa sentire “compreso” e quindi stai bene in loro compagnia.
Oppure è semplicemente culo!  fortuna.
Non so dirlo. Qualsiasi cosa sia a me piace tantissimo.
E mi ritengo fortunatissima. E vi assicuro che due anni fa, nutrivo la speranza di stare bene, pur con le mille paure, non so l’inglese, chi troverò li, vabbè c’è la mia famiglia solo questo conta, ritrovarmi ora a fare da capobranco a una fila di amici mi piace un sacco. Vedere mia figlia così integrata mi fa impazzire.
E so che il giorno in cui andremo via dal Kuwait, sicuramente mi mancherà sempre un pò, che quella che sto vivendo è comunque un’esperienza unica.
Non ho più una domenica, un Natale, un pò di salame. 
Ma io e la mia famiglia siamo Happy. 
Happy Kuwait…..e ora gustatevi qs video che da un bello spaccatto….





Grazie mille a tutti i partecipanti.

ps. A tutti gli Italiani che ci leggono e vivono qui, magari con figli e avete voglia di fare qualcosa insieme, contattateci. Mandateci i vs riferimenti. 


Filed Under: EXPAT LIFE

Comments

  1. MammaInOriente says

    12 Marzo 2014 at 10:51

    Bravissime! Sicuramente voi ci mettete del vostro e, devo dire che anch’io vedo negli expat delle altre nazionalità molta iniziativa e voglia di stare insieme. Con gli italiani invece è più difficile. Almeno qui. Ho un bel gruppo di amiche italiane, ma purtroppo quasi tutte senza figli per cui le esigenze sono un po’ diverse. Ci sono tante famiglie italiane tutte di un’azienda, ma fanno un po’ gruppo a parte. Io poi ho scelto una scuola diversa da loro i cui figli frequentano tutti la stessa scuola. Nella nostra i miei sono gli unici italiani, ma non mi dispiace del tutto!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      12 Marzo 2014 at 12:37

      Concordo con gli italiani è più difficile, da noi sono venute solo quelle che sono amiche. A noi piacerebbe creare degli appuntamenti…settimanali, degli incontri. Invece sono felicissima che a scuola frequenti tutto il resto del mondo….

      Rispondi
  2. Anonymous says

    12 Marzo 2014 at 11:17

    stessa impressione di Mammainoriente qui a Singapore…le mamme italiane o hanno figli gia’grandi o comunque sono spesso impegnati/e in cosi tante attivita’ che e’difficile fare un vero gruppo…Io poi ci metto del mio perche’ non ho il vostro ottimismo e la vostra energia, negli ultimi mesi mi si e’ un po’ consumato!! Il Kuwait da un punto di vista sociale e’ stata davvero un’occasione irripetibile! Federica

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      12 Marzo 2014 at 12:38

      lo penso pure io che Kuwait è irripetibile. E lo vedo con te che sei fantastica e il giro meraviglioso che avevi qui….

      Rispondi
  3. Moky says

    12 Marzo 2014 at 11:40

    Il vs atteggiamento positivo aiuta tantissimo. Che belle cose che fate!!!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      12 Marzo 2014 at 12:38

      Grazie Moky ci diamo un sacco da fare…..

      Rispondi
  4. Maddalena Sodo says

    12 Marzo 2014 at 13:14

    bellissimo post! condivido tutto quello che hai scritto. Soprattutto felice di aver visto bimbi felici 🙂

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      16 Marzo 2014 at 10:27

      è vero..i bimbi felici…che spettacolo

      Rispondi
  5. Ciccola says

    12 Marzo 2014 at 21:24

    Penso che anche a me inizierebbero a mancare cose di cui faccio in genere a meno. Perché sai che potresti farlo, e allora se anche non festeggi carnevale quest’anno ci sarà sempre l’anno prossimo. Invece voi non solo coltivate le tradizioni, ma lo fate in funzione di una condivisione che è davvero bella.

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      16 Marzo 2014 at 10:28

      Grazie Ciccola…è vero. Per noi festa è condivisione…e poi come dici tu diventano importanti cose precedentemente quasi ignorate.

      Rispondi
  6. mammapiky says

    13 Marzo 2014 at 14:06

    Da IPad non vedo il video, lo recupero dopo. Sono certa che tra non molto diventerete un’impresa. “Mimma e Dru organizzatrici di eventi!” :-))))))))))

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      16 Marzo 2014 at 10:29

      forse hai ragione….

      Rispondi
  7. claudia says

    13 Marzo 2014 at 15:02

    Ma io vi adoro!! Mi viene voglia di mettermi in fila dietro le vostre sei macchine e strombazzare di brutto col clacson 😀

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      16 Marzo 2014 at 10:30

      Grazie Claudiaaaaaa…reciproco!!!

      Rispondi
  8. Squitty says

    14 Marzo 2014 at 8:07

    Bravissime! Il vostro entusiasmo è contagioso!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      16 Marzo 2014 at 10:31

      Grazie Squitty….

      Rispondi
  9. Abaya and Heels says

    16 Marzo 2014 at 17:01

    Bravissime! io sarei venuta molto volentieri! qui italiani con bimbi piccoli sono pochi, ma cerchiamo di vederci spesso anche per non far perdere a loro l’italianita 🙂

    Rispondi

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