Si, cari amici è stato un bellissimo Natale.
Una Messa poliglotta per la comunità italiana e spagnola di Kuwait. A noi era stata riservata una piccola sala, mentre la comunità degli indiani aveva la navata principale, e i filippini così numerosi si accomodavano all’esterno con mega schermi. Canti, Presepe. Tutti tirati a lucido, le donne indiane bellissime nel loro costume tradizionale.
Per raggiungere il nostro posto, abbiamo attraversato queste due comunità. Mia figlia era entusiasta, voleva stare in mezzo al loro. Perchè si respirava un atmosfera solenne ma anche di gioia.
Siamo giunti alla nostra saletta, decisamente spoglia e praticamente vuota. Però ci ha accolto un prete grande e grosso. Contentissimo della presenza di tre bimbi rumorosi. Ha celebrato la messa in un inglese maccheronico inframmezzato da qualche termine in italiano, perfetta per me, mi ha strappato diversi sorrisi, le letture sono state in spagnolo, alcune preghiere in italiano e poi un gran finale: “Tu scendi dalle stelle” cantata in italiano. Una canzone così cara, che mi ha procurato un pianto dolce, impedendomi di finire di cantarla, che poi le lacrime erano già lì pronte, dopo aver visto i nostri figli, gli unici bimbi presenti alla celebrazione, portare i doni.
Loro che non hanno memoria dei Natali passati. Loro che amano stare qui, con i loro genitori, gli amici che vengono da tutto il mondo, che parlano l’inglese meglio dell’italiano. Loro che parlano di Navidas, Christmas three e Babbo Natale.
In Chiesa ho pensato tanto alla mia famiglia.
Ma l’emozione più bella è stata quella del mattino seguente.
L’apertura del regalo da parte della mia piccolina. La meravigliosa cucina e tutti i pacchetti regali delle zie e dei nonni.
La sua domanda mi ha fatto tenerezza “sono tutti per me???”.
Confesso che ho apprezzato molto l’intimità di quel momento. Io e il padre persi a rimirare la sua gioia. Bè io veramente ero pure impegnata a fare il video per la famiglia. Mi sono sentita a casa.
Poi siamo andati ad un pranzo organizzato dall’Associazione degli italiani qui in Kuwait “diwaniya”.
Hanno scelto un bellissimo resort distante un’ora e mezza da Kuwait. Abbiamo aderito nella speranza di conoscere nuovi bimbi italiani, di fare qualcosa di diverso e di cercare di prolungare il più possibile la sensazione che fosse Natale.
E non ci siamo sbagliati. La prima sorpresa è stato un ma
re cristallino e limpido. Bellissimo, che qui in centro città non ho mai visto e che conferma il passato di questo paese dove si viveva di pesca e raccolta di perle. Poi per fortuna c’erano altre bimbi, per la precisione bambine. Meravigliose bambine di sei e sette anni che però hanno giocato volentieri con la mia treenne. Io ero affascinata dal vederla interagire con queste nuove “friends” come le chiama lei. Di solito è circondata da maschi, spesso mi tocca sedare risse, dare abbracci consolatori. Invece quel giorno ho quasi dimenticato di avere una figlia. Si è instaurata quella complicità femminile speciale. Giochi diversi e uguali. Nascondino, 1-2-3 stella, le bambole, i balli. Lei felicissima. Mi ha ricordato le giornate di festa a casa dai nonni con i cugini. Potevo chiedere di meglio? Io e patata adesso abbiamo nuovi amici.
Abbiamo raccolto i sentimenti di coloro che sono rientrate in Italia, abbiamo vissuto e rivissuto grazie a loro il Natale Italiano, ma anche capito quanto a volte è strano sentirsi a casa e nello stesso tempo estranei, gente di passaggio. Ci siamo sentite sollevate dal non essere sopraffatti dalla corsa ai regali, anzi addirittura qui c’erano i saldi. E ci siamo emozionate con chi ha rivisto i grandi affetti.
Mi sono sentita parte di qualcosa. Amata. E soprattutto ho percepito lo spirito del Natale. Anche se resta un Natale diverso, con gli stessi cibi che però sembrano speciali solo in Italia e la assenza dello spumante al quale è impossibile abituarsi.
E poi tutta questa luce, le giornate limpide e fresche, mai fredde, che il Kuwait ci ha regalato durante questo Natale, non possono farmi sentire a lungo triste.
Princi says
Sono felice nel leggere del vostro Natale! Natale è famiglia e la vostra è speciale e coraggiosa. Buone feste e un bacione
Mimma Zizzo says
Grazie princi! un abbraccio pure a te
Mamma con l'Ipad says
che bello.. riuscire a restare attaccatti alla tradizione anche lontani da casa è fantastico…
Mimma Zizzo says
ci proviamo….e ci crediamo molto! grazie
...ma la notte no! says
ma che bello questo racconto! buone feste visto che proseguono anche da voi, pur non avendo il Natale!
Mimma Zizzo says
in realtà il 26 era tutto finito…ma mi ritengo già contenta così.
koko pi says
Leggendovi sembrava quasi di essere Iì con voi!! Che meraviglia…
Mimma Zizzo says
ma noi vi vorremmo tutti con noi!!!
Gabriella Carofiglio says
mica male, no di certo! 🙂
Mimma Zizzo says
e si si…
mammapiky says
Vi ho pensato avrei giurato che nel paese dove non c’è, il Natale l’avreste portato voi! Che bontà che avete cucinato!
Mimma Zizzo says
Piky e non abbiamo messo tutto quello che abbiamo preparato….due pazze!
valentina corino says
ahhhhh piangoooooo, mi fate sempre commuovere!
Mimma Zizzo says
tesoro tu sei una di quelle fantastiche amiche….
Valentina VK says
che bella la cucina!!!!!!!!!!
Mimma Zizzo says
Vale io con l’home Made sono una frana. L’ho vista e me ne sono innamorata !
MotoPerpetuo says
Un bellissimo racconto di Natale…di un Natale portato nel cuore a prescindere dalle distanze. Questo sì che è spirito natalizio!
Squitty says
Quasi quasi ti invidio! Racconto molto coinvolgente!
Mamma Orsa Curiosona Stefania says
Wow! Bellissimo racconto!
Mamma Avvocato says
Quanta felicità traspare da questoracconto!
Complimenti!