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Il nostro Natale nel paese dove non esiste

29 Dicembre 2013 By mimma 20 Comments

Vi starete chiedendo allora com’è andato il Natale nel paese dove non esiste?
Siamo riuscite a creare l’atmosfera, la magia che le nostre rispettive famiglie ci hanno trasmesso, come vi avevamo raccontato qui?
Si, cari amici è stato un bellissimo Natale. 

La sera della Vigilia, alle 18.30 in un orario insolito, siamo andati tutti a Messa.
Una Messa poliglotta per la comunità italiana e spagnola di Kuwait. A noi era stata riservata una piccola sala, mentre la comunità degli indiani aveva la navata principale, e i filippini così numerosi si accomodavano all’esterno con mega schermi. Canti, Presepe. Tutti tirati a lucido, le donne indiane bellissime nel loro costume tradizionale. 
Per raggiungere il nostro posto, abbiamo attraversato queste due comunità. Mia figlia era entusiasta, voleva stare in mezzo al loro. Perchè si respirava un atmosfera solenne ma anche di gioia.
Siamo giunti alla nostra saletta, decisamente spoglia e praticamente vuota. Però ci ha accolto un prete grande e grosso. Contentissimo della presenza di tre bimbi rumorosi. Ha celebrato la messa in un inglese maccheronico inframmezzato da qualche termine in italiano, perfetta per me, mi ha strappato diversi sorrisi, le letture sono state in spagnolo, alcune preghiere in italiano e poi un gran finale: “Tu scendi dalle stelle” cantata in italiano. Una canzone così cara, che mi ha procurato un pianto dolce, impedendomi di finire di cantarla, che poi le lacrime erano già lì pronte, dopo aver visto i nostri figli, gli unici bimbi presenti alla celebrazione, portare i doni.


Loro che non hanno memoria dei Natali passati. Loro che amano stare qui, con i loro genitori, gli amici che vengono da tutto il mondo, che parlano l’inglese meglio dell’italiano. Loro che parlano di Navidas, Christmas three e Babbo Natale.

In Chiesa ho pensato tanto alla mia famiglia. 

Subito dopo cena, una buonissima cena di magro che io e Drusilla abbiamo preparato in proporzioni giganti, anzichè giocare a tombola, abbiamo aperto ansiosi e trepidanti i nostri computer, ci siamo collegati a skype. Grazie alle due ore di fuso abbiamo potuto raccontare la nostra cena della Vigilia e sbirciare le tavole apparecchiate delle nostre famiglie. Abbiamo riso e scherzato, abbiamo parlato l’uno sull’altro, aperto i regali insieme e così è come se le distanze si fossero cancellate ed è stato “quasi” come esserci.
Ma l’emozione più bella è stata quella del mattino seguente.
L’apertura del regalo da parte della mia piccolina. La meravigliosa cucina e tutti i pacchetti regali delle zie e dei nonni.
La sua domanda mi ha fatto tenerezza “sono tutti per me???”. 
Confesso che ho apprezzato molto l’intimità di quel momento. Io e il padre persi a rimirare la sua gioia. Bè io veramente ero pure impegnata a fare il video per la famiglia. Mi sono sentita a casa.
Poi siamo andati ad un pranzo organizzato dall’Associazione degli italiani qui in Kuwait “diwaniya”. 
Hanno scelto un bellissimo resort distante un’ora e mezza da Kuwait. Abbiamo aderito nella speranza di conoscere nuovi bimbi italiani, di fare qualcosa di diverso e di cercare di prolungare il più possibile la sensazione che fosse Natale.
E non ci siamo sbagliati. La prima sorpresa è stato un ma
re cristallino e limpido
. Bellissimo, che qui in centro città non ho mai visto e che conferma il passato di questo paese dove si viveva di pesca e raccolta di perle. Poi per fortuna c’erano altre bimbi, per la precisione bambine. Meravigliose bambine di sei e sette anni che però hanno giocato volentieri con la mia treenne. Io ero affascinata dal vederla interagire con queste nuove “friends” come le chiama lei. Di solito è circondata da maschi, spesso mi tocca sedare risse, dare abbracci consolatori. 
Invece quel giorno ho quasi dimenticato di avere una figlia. Si è instaurata quella complicità femminile speciale. Giochi diversi e uguali. Nascondino, 1-2-3 stella, le bambole, i balli. Lei felicissima. Mi ha ricordato le giornate di festa a casa dai nonni con i cugini. Potevo chiedere di meglio? Io e patata adesso abbiamo nuovi amici. 
Ricorderò questo Natale anche grazie alle amiche blogger sparse per il mondo. Quelle amiche conosciute in rete che ormai sono parte del nostro quotidiano, dei nostri whatsapp. Perchè chi decide di espatriare si assomiglia sempre un po’ e alla fine si piace, si capisce. E comunicare tramite i blog non ci bastava più. E sebbene ormai copriamo Europa, America, Golfo Persico, siamo alla ricerca delle amiche che vivono in Giappone e in Cina, per fare il nuovo record di comunicazione h24. Così quando hai voglia c’è sempre qualcuno con cui parlare e non devi preoccuparti dei fusi. Nemmeno i cenoni, i raffreddori, le visite dei parenti ci hanno fermate e ci hanno fatto smettere di raccontarci la nostra vita durante queste vacanze natalizie.
Abbiamo raccolto i sentimenti di coloro che sono rientrate in Italia, abbiamo vissuto e rivissuto grazie a loro il Natale Italiano, ma anche capito quanto a volte è strano sentirsi a casa e nello stesso tempo estranei, gente di passaggio. Ci siamo sentite sollevate dal non essere sopraffatti dalla corsa ai regali, anzi addirittura qui c’erano i saldi. E ci siamo emozionate con chi ha rivisto i grandi affetti. 
E’ stato il Natale degli “happy holidays” perchè all’estero si usa così. Questi auguri “democratici”. Per non sbagliare per via dei diversi credo, delle abitudini e perchè no, così ci fai stare dentro tutto.
Non mi sono sentita sola.
Mai triste.
Mi sono sentita parte di qualcosa. Amata. E soprattutto ho percepito lo spirito del Natale. Anche se resta un Natale diverso, con gli stessi  cibi che però sembrano speciali solo in Italia e la assenza dello spumante  al quale è impossibile abituarsi.
E poi tutta questa luce, le giornate limpide e fresche, mai fredde, che il Kuwait ci ha regalato durante questo Natale, non possono farmi sentire a lungo triste.
Senza contare che almeno per questo Natale ci siamo risparmiati quei classici due chili in più…

mica male no?





Filed Under: EXPAT LIFE

Comments

  1. Princi says

    29 Dicembre 2013 at 14:50

    Sono felice nel leggere del vostro Natale! Natale è famiglia e la vostra è speciale e coraggiosa. Buone feste e un bacione

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      30 Dicembre 2013 at 8:52

      Grazie princi! un abbraccio pure a te

      Rispondi
  2. Mamma con l'Ipad says

    29 Dicembre 2013 at 16:24

    che bello.. riuscire a restare attaccatti alla tradizione anche lontani da casa è fantastico…

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      30 Dicembre 2013 at 8:53

      ci proviamo….e ci crediamo molto! grazie

      Rispondi
  3. ...ma la notte no! says

    29 Dicembre 2013 at 16:48

    ma che bello questo racconto! buone feste visto che proseguono anche da voi, pur non avendo il Natale!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      30 Dicembre 2013 at 8:58

      in realtà il 26 era tutto finito…ma mi ritengo già contenta così.

      Rispondi
  4. koko pi says

    29 Dicembre 2013 at 19:01

    Leggendovi sembrava quasi di essere Iì con voi!! Che meraviglia…

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      30 Dicembre 2013 at 9:00

      ma noi vi vorremmo tutti con noi!!!

      Rispondi
  5. Gabriella Carofiglio says

    29 Dicembre 2013 at 23:39

    mica male, no di certo! 🙂

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      30 Dicembre 2013 at 9:04

      e si si…

      Rispondi
  6. mammapiky says

    29 Dicembre 2013 at 23:52

    Vi ho pensato avrei giurato che nel paese dove non c’è, il Natale l’avreste portato voi! Che bontà che avete cucinato!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      30 Dicembre 2013 at 9:06

      Piky e non abbiamo messo tutto quello che abbiamo preparato….due pazze!

      Rispondi
  7. valentina corino says

    30 Dicembre 2013 at 10:36

    ahhhhh piangoooooo, mi fate sempre commuovere!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      30 Dicembre 2013 at 11:39

      tesoro tu sei una di quelle fantastiche amiche….

      Rispondi
  8. Valentina VK says

    31 Dicembre 2013 at 8:54

    che bella la cucina!!!!!!!!!!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      31 Dicembre 2013 at 9:41

      Vale io con l’home Made sono una frana. L’ho vista e me ne sono innamorata !

      Rispondi
  9. MotoPerpetuo says

    2 Gennaio 2014 at 13:28

    Un bellissimo racconto di Natale…di un Natale portato nel cuore a prescindere dalle distanze. Questo sì che è spirito natalizio!

    Rispondi
  10. Squitty says

    3 Gennaio 2014 at 0:24

    Quasi quasi ti invidio! Racconto molto coinvolgente!

    Rispondi
  11. Mamma Orsa Curiosona Stefania says

    7 Gennaio 2014 at 14:58

    Wow! Bellissimo racconto!

    Rispondi
  12. Mamma Avvocato says

    12 Gennaio 2014 at 12:42

    Quanta felicità traspare da questoracconto!
    Complimenti!

    Rispondi

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