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CASTAGNACCIO

17 Novembre 2013 By drusilla 7 Comments

Quando penso all’autunno italiano mi vengono in mente le foglie che cadono dagli alberi, il risotto con la zucca, le tonalità di marrone, rosso e gialli che invadono le campagne, i cachi, i primi freddi, la cioccolata calda con panna, l’umidità e la nebbia della pianura ma anche il cielo limpido che raramente ti sorprende e poi loro, le castagne.

Mercoledì mattina, due ore prima della partenza per Malpensa sono corsa dal fruttivendolo, quello di fiducia, quello che non ti delude mai, dove puoi trovare la migliore frutta e verdura di stagione e dove a servirti è lui, Simone, un siciliano simpaticissimo e bravissimo. Non ho resistito ed ho comprato un kilo di castagne perché io quelle cinesi che vendono qui in Kuwait mi rifiuto di mangiarle!
 
 
















E la sera stessa in cui sono arrivata, giovedì, ho chiesto al caro maritino di preparami un po’ di castagne cotte. Quanto mi piace l’odore delle castagne sul fuoco che si diffonde per la casa, scottarmi le punta delle dita per sbucciarle, aprirle e far uscire il vapore e il calore per non ustionarsi la lingua.
Ma ancora di più vedere la felicità dei bambini mentre apprezzano sapori della tradizione italiana così difficile da mantenere mentre vivi in un paese straniero e lontano come il Kuwait.

Ma nella valigia, oltre alle castagne, mia mamma mi ha infilato anche un paio di kili di farina di castagne, quella che serve per preparare il famoso castagnaccio che in dialetto chiamiamo Patuna.
Da anni in casa mia si prepara il castagnaccio. Mia mamma appena arriva l’autunno compra kili di farina di castagne e almeno una volta alla settimana prepara il castagnaccio.
Vi confesso che ho provato a mangiarlo più volte ma purtroppo non mi piace. Adoro il profumo di castagna che rilascia durante la cottura nel forno.

Io vi propongo la ricetta della nostra famiglia, quella che mia mamma ha passato a me e che io tramanderò ai miei figli….

CASTAGNACCIO o PATUNA 

INGREDIENTI:

500 gr. di farina di castagne  
2 cucchiai di olio di oliva extra vergine
6 cucchiai di zucchero
un pizzico di sale 
1 litro di latte parzialmente scremato
250 ml di acqua
1 uovo

PROCEDIMENTO:
In una terrina mettere l’acqua e il latte. Aggiungere piano piano la farina di castagne, stemperandola con la frusta.
Aggiungere l’olio, lo zucchero, il sale e l’uovo.
Mescolare e passare con il mixer per togliere tutti i grumi rimasti.
Coprire una teglia con la carta da forno e versare il composto.
Forno a 180°, cuocere per 40-45 minuti.

A piacimento si possono aggiungere pinoli, uvetta, nocciole, gocce di cioccolata. Ma a mia mamma e mio marito piace così semplice semplice.
Naturalmente Ercolino l’ha divorata mentre Tato l’ha guardata e annusata con sospetto!

Non mi rimane che dirvi: “Buon appetito!”

               
                                           

 

Filed Under: FOOD

Comments

  1. Silvia Pareschi says

    17 Novembre 2013 at 18:00

    No, ecco, io non vorrei fare la guastafeste, ma le castagne che hai comprato probabilmente venivano dalla Romania, perché in Italia i castagni sono malati e quest’anno castagne zero 🙁

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      17 Novembre 2013 at 19:09

      Non so se arrivano dalla Romania ma comunque sono molto più buone di quelle cinesi che ho assaggiato lo scorso anno e poi ho gettato direttamente nella spazzatura.

      Rispondi
  2. Baby1979 says

    17 Novembre 2013 at 18:01

    Drusi ma di dove sei tu esattamente?? Perchè anche a casa dei miei si fa quella torta ma la chiamano “patona”…sarà mica il basso mantovano contro l’alto mantovano? 🙂

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      17 Novembre 2013 at 19:04

      La mia famiglia è originaria di Bozzolo ma ora viviamo a Canneto sull’Oglio ma tu di dove sei?
      Comunque Patona o Patuna è la stessa cosa!

      Rispondi
  3. mammapiky says

    17 Novembre 2013 at 18:04

    Come si chiama, si chiama….ma e’ squisita!

    Rispondi
  4. Mom says

    17 Novembre 2013 at 19:20

    niente uvette e pinoli? Io lo farei ma i pinoli qui li pago a peso d’oro!

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      17 Novembre 2013 at 19:42

      Qui in Kuwait l’uvetta te la regalano, costa nulla ma i pinoli sono cari, non come in Italia ma molto di più rispetto a pistacchi, noci e mandorle.

      Rispondi

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