Sarà che sono fresca di rientro, sarà che per carattere sono più facile all’esaltazione che alla depressione, ma in questi giorni mi sorprendo spesso ad emozionarmi, commuovermi, sospirare.
E tutte le mie emozioni sono ovviamente rivoltecausate (d)alla mia piccola biondina che da patatapuzzolina si sta trasformando in signorina, con mio orgoglio, misto a rammarico per la velocità con cui passa il tempo.
Mi emoziono a vederla varcare i cancelli della scuola contenta e felice, sentirla esclamare: “mamma questa scuola è bellissima”.
Vederla tutta galvanizzata perchè incontra un sacco di ragazzi e ragazzi o baby come li chiama lei, non voler la mia mano (siamo già a questo punto), salutarmi con un mega sorriso e sentirmi dire : “mamma vado tanto tu torni!!!???” Come a volermi tranquillizzare.
Si mi emoziona vedere la sua serenità, vivacità, il suo entusiasmo.
Vederla sempre così energica, sia in mezzo alla famiglia in puglia, che qui nel deserto, senza alcuna evidente distinzione. Aver ripreso dopo neanche una settimana a parlare inglese senza problemi, a relazionarsi con tutti, dopo tre mesi di Puglia, dove la parola più vicino all’inglese è stato “c’è ueeeeee“.
Perchè si sa quando parti per un posto non propriamente figo, un pò di preoccupazioni te le porti dietro e, vederle sgombrare via così rapidamente è un piacere.
Ma quello che in questi giorni mi emoziona tanto è vedere l’evoluzione del rapporto di Patata con Tato.
Il primo figlio bello bello di quattro anni della mia amica Drusilla.
Ormai siamo al punto che si telefonano, se la raccontano, giocano senza problemi tanto che di loro potremmo dimenticarci (e conoscendo me e Dru succederà prima o poi), fanno gruppo, tendendo talvolta ad escludere il povero Ercolino.
Siamo passati “Patata no, io odio girls e se ti avvicini troppo ti meno” a ” ciao Mimma mi passi Patata???” “Patata non preoccuparti ci penso io” “va bene Patata faccio quello che vuoi tu”.
Mi piacciono, mi fanno ridere, mi lasciano anche di stucco.
Si perchè pure loro hanno subito la nostra stessa evoluzione.
Perchè diciamolo all’inizio li abbiamo forzatamente fatti stare insieme. Ci siamo appigliati come un’ancora di salvezza gli uni agli altri.
Abbiamo deciso di fare “tutti per uno, uno per tutti” alla conquista del Kuwait.
Cercando tutto quello che c’era da fare per dei Kids qui.
Si per un anno abbondante abbiamo guardato Kuwait con gli occhi di un bambino. Abbiamo cercato di fare tutto quello che facesse stare bene loro.
Siamo finiti ai corsi della Bright Minds, a dei play date improbabili, su enormi gonfiabili, a mangiare su un prato spelacchiato, passato ore tra lo scivolo e l’altalena del club.
Però nel frattempo io e Drusilla abbiamo scoperto di piacerci davvero, che quello che era il motivo principale della nostra frequentazione, è diventato “per fortuna che tra un pò vanno a scuola così possiamo parlare per bene”, abbiamo capito che il Kuwait poteva essere anche altro, ma la cosa sorprendente che lo stesso è stato per loro.
Non erano più uno il figlio dell’amica di mamma, l’altra la bimba piccola appena arrivata.
Sono diventati Tato e Patata.
Amici veri, senza se e senza ma.
Io principessa – tu cavaliere. Io pirata – pure io. Io corro veloce – pure io, ma se cadi ti prendo per mano. Io leggo i libri, no io non leggo i libri, dai che adesso arriva mamma e ce li legge tutti lei. Io amico, tu amica. Noi amici. Che bello tutti insieme.
Io principessa – tu cavaliere. Io pirata – pure io. Io corro veloce – pure io, ma se cadi ti prendo per mano. Io leggo i libri, no io non leggo i libri, dai che adesso arriva mamma e ce li legge tutti lei. Io amico, tu amica. Noi amici. Che bello tutti insieme.
E per me che credo che l’amicizia sia una cosa meravigliosa questo è uno dei più bei regali che il Kuwait possa avermi fatto: Drusilla e i suoi figli.
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| un pò di verde…la mia casa è lì…e noi guardiamo il mondo da quaggiù |
Siete state fortunate ad incontrarvi, l’amicizia è un dono, un regalo grande che voi sapete ben coltivare.
Grazie Moky!
Hai ragione, siamo state fortunate perché le nostre strade si sono incrociate e ci hanno fatto incontrare. Ma diciamo che noi abbiamo fatto anche un buon lavoro e siamo riuscite a coltivare la nostra amicizia. Ti assicuro che non è una cosa semplice soprattutto quando vivi all’estero.
Si perchè ci sono quelli che lo vivono come una tale situazione temporanea, estranea alla sua vera vita, che non si impegnano. E si concentrano sulla propria famiglia e basta. Si all’estero cresce la famiglia ma spesso si abbandona il piacere di coltivare l’amicizia, perchè oggi sei qui, domani chissà.
Per non parlare poi del fatto che gli italiani all’estero spesso fanno a gara per non fare gruppo.
Ma qs è un altro discorso.
In generale ho sempre pensato che l’amicizia è come l’amore, una pianta preziosa che va nutrita, annaffiata e coltivata.
Io non potrei fare a meno nella mia vita dell’amicizia e dell’amore.
Invidio la vostra bellissima amicizia proprio perchè qui mi accade spesso quello che dici tu Mimma, nel senso che vedo spesso persone che si lasciano andare pochissimo per non patire troppo al momento della separazione. Io invece non ci riesco e mi vivo le amicizie come se dovessero durare per sempre, anche se non so dove sarò tra 6 mesi o un anno!
Hai ragione Baby..anch’io come te. Peccato che siamo proprio ai due poli opposti. Ma sono convinta che troverai presto anche la tua drusilla….che poi per amore di cronaca vera, qui la schiera si sta allargando, ci sono Manu, Amal, Emanuela…e diverse persone che se ho voglio alzo il telefono e mi ascoltano. E’ vero tocca quasi sempre a me alzare il telefono, ma qs era così pure a Milano. Ma qualcuno c’è sempre. Basta non arrendersi
Amicizia e amore: due sentimenti fondamentali per dare un senso a tutto. Condividere poi quando si e’ expat come voi, ancor di più!!!!
….loro sono stupendi e magari si sposeranno!!!! ;-)))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))
Essendo bambini è più probabili che attraverseranno tutte le fasi a ripetizione, un pò ti amo, un pò ti odio, un pò ti meno…Sicuro però sono dei punti fermi. E questa è una bella conquista.
Non parlare di matrimoni…che se lo sente mio marito. Non so il principe ma il mio gelossissimooooooooooo….
Tocchi un tasto dolente!!! Mio marito mi fa “quando sarà grande insegnale che si sta in casa e si esce solo con amiche femmine di pomeriggio!!” O_O!!!!!!!!!!!!
Anch’io sono rimasta molto impressionata quando Checco ha iniziato a farsi degli amici.
Siamo passati in un attimo dalla fase “giochiamo vicino, ma non insieme”, alla fase “facciamo dei giochi insieme”. Lo vedo nel rapporto con suo fratello, ma anche con gli altri bambini.
E devo dire di essere rimasta molto sorpresa nell’accorgermi di quanto socievole sia il mio bambino!
Si il loro mondo e’ sempre frutto di sorprese meragliose.
Imbattersi ed essere risucchiati dell’amicizia vera genuina pulita che luccica coinvolgendo i figli “reciproci” è un dono….i miei due figli innamorati della “figlioccia” Ludovica. …certo il mio primogenito complice della Ludo…il secondo emarginato ma tiene testa ad entrambi…in conclusione per i miei figli”ludovica è la nostra sorellina!!!!!”…evviva! !!!!