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Il nostro National Day

3 Giugno 2013 By mimma 8 Comments

Il 2 GIUGNO per tanto tempo ha significato poco e nulla.
Una data da ricordare in una interrogazione, poi è diventato un ponte di vacanza e infine il giorno del compleanno di mio marito.
Non so perchè ma non richiamava in me alcun sentimento patriottico. 
Io ero quella che il 25 aprile andava alla manifestazione in piazza, ma che il 2 giugno faceva la valigia.
Eppure caspita è la festa della Repubblica.

Qui è tutto diverso.
Un pò perchè quando sei all’estero, in un posto dove il calendario è completamente diverso, le feste nazionali acquistato un valore maggiore.
Ti svegli al mattino e pensi: oggi in Italia a casa festeggiano. E’ festa.
E poi qui viviamo in un posto dove il National day è un evento importante. 
Questa volta complice l’Ambasciata Italiana che ha organizzato una mini festa, una riunione, a cui siamo stati invitati tutti gli Italiani qui (circa 400 ma non c’erano tutti), dimenticarsi del 2 giugno è impossibile così come viverlo in sordina.

Questa volta insieme ai mariti io e Dru siamo andati all’evento. 

vestite quasi serie e pettinate. Evento

L’evento è stato organizzato nel Missoni Hotel.
Un bellissimo hotel, con un ristorante italiano molto famoso, a mio parere il migliore.
Con una veranda meravigliosa, ieri inaccessibile causa gran vento e sabbia.
Una bellissima sala, allestita per l’occasione, luci soffuse, un bellissimo bancone bar (dove ti offrivano solo coca cola, acqua) , dell’ottimo cibo sparso qua e là.

tanta bellezza sprecata solo coca cola

Tutto il tempo sono state proiettate le immagini dei nostri posti più belli. Tutte le nostre città. 
E poichè viviamo (ops vivete) in un posto bellissimo, le immagini erano tantissime.
E poi c’era la musica in filodiffusione. Ovviamente tutta italiana.
Da Ramazzotti, Pausini, Carmen Consoli, Mina. ( e tanti altri).
C’erano un sacco di italiani. Ma così tanti che mi sembrava strano. 
E avrei voluto chiedere : ma dove siete di solito??
E poi ci sono quelle situazioni surreali.
Qualcuno ti presenta e tu pensi : cosa gli dico? nice to meet you? Rimani in silenzio, e solo dopo realizzi che anche luilei è italiano. E’ scatta il sorriso.
Oppure dici ciao e questa volta hai di fronte uno straniero.
Rivedi qualche amico conoscente.
Ammiri i vestiti. 
Quelli delle personalità straniere sono sempre affascinanti.
Tipo la signora giapponese, con tanto di kimono e i famosi infradito alti che vedevi solo nei cartoni animati.
Però senti che c’è fermento. Tutti aspettano il discorso ( e un pò anche il mangiare).
Arriva Ursula trafelata e mi fa: ho fatto di tutto per arrivare presto. Non voglio perdermi l’inno.
Non fa in tempo a dirlo , che l’ambasciatore e diversi esponenti del governo Kuwaitiano salgono sul palco.

Lui apre il discorso, dandoci il benvenuto, augurandoci un buon national day, ci ringrazia per la collaborazione, per la partecipazione, per essere lì in Kuwait . Per le relazioni commerciali che stanno crescendo tra i due paesi e, se questo accade, è grazie agli Italiani qui. Al loro lavoro. Al loro sacrificio di stare lontani da casa.
Ci ha ringraziato e ha finito con un W L’ITALIA quasi urlato, deciso e sentito.
Poi è partito l’inno .
E che vi devo diro, persino a scrivere di quel momento, mi emoziona.
Un silenzio l’ha accolto. Tutti guardavamo rapiti il palco.
Tutti ripensavamo alla nostra casa, alla nostra amata nazione. 
Io ero emozionata per quei ringraziamenti.

E per quel W l’Italia, che ormai non lo dice più nessuno.
Forse neanche lo pensiamo più.
Per quel ringraziamento agli Italiani che ormai nessuno più ringrazia, ma solo “maltratta”.

A questo popolo, che ha un passato così grande, di viaggiatori, inventori, cultura che è stato così impoverito se vogliamo da pochi.
Che ha perso per strada tante cose belle, ma che alla fine sono tutte lì a portata di mano.
Dopo qs momento per tutti di raccoglimento.
Sono ricominciate le chiacchiere. Ho rubato Drusilla al marito e l’ho portata a fare giri di perlustrazione come piace a me ( vediamo se conosciamo qualcuno).
Ho passato due ore serene.
Alle 9 puntuali, come nelle fiabe di cenerentola, ci siamo avviati per andare via.
Ma non prima di ringraziare l’ambasciatore per la serata.
E io che come al solito non mi so tenere nulla, gliel’ho detto:
“Grazie per l’inno che ormai lo sento solo alle partite della nazionale, e grazie per quel “W L’ITALIA”, quasi urlato”.
E lui mi ha risposto: IO CI CREDO DAVVERO.
E quindi che dire ” Crediamoci tutti” e W  L’ITALIA.

Che poi io faccio tanto l’expat convinta, vivo qs nuova esperienza con entusiasmo e partecipazione, ma il mio cuore è lì con tutti voi e freme di speranza per un cambiamento, per un inversione di rotta, ci spero e ci credo.

Filed Under: EXPAT LIFE

Comments

  1. mammapiky says

    3 Giugno 2013 at 15:11

    Che paese ospitale!!!

    Rispondi
  2. Anonymous says

    3 Giugno 2013 at 15:25

    E’ vero, l’ Inno sentito da expat fa commuovere.
    Che grandi gnoccolone Mimma e Dru!!
    Il prossimo anno sarete ospiti speciali per promuovere il libro “Diari Kuwaiti”, direttamente tratto dal vostro blog e pubblicato da Feltrinelli.
    Mi mancate molto (anche l’ amica Manu, ma dov’ era?!?) Anonimo Cinese

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      3 Giugno 2013 at 19:06

      Grazie per le gnoccolone!!!!
      L’inno ascoltato da expat regala forte emozioni!

      Rispondi
  3. Emanuela says

    3 Giugno 2013 at 16:22

    L’amica Manu ha il marito “Orso”……che volete ognuno ha le sue ” croci”!

    Rispondi
  4. Moky says

    3 Giugno 2013 at 20:51

    Che belle parole…
    Che belle che sieteeeeeeeeeeeee

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      4 Giugno 2013 at 14:20

      Grassssie!!!
      Nelle occasioni speciali bisogna vestirsi eleganti!

      Rispondi
  5. MammaInOriente says

    4 Giugno 2013 at 11:38

    Quando siamo lontani diventiamo tutti un po’ più nazionalisti!! E poi purtroppo ormai all’estero è più facile sentir parlare male dell’Italia, quindi quando qualcuno l’apprezza gonfiamo il petto pieni di orgoglio!

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      4 Giugno 2013 at 14:20

      Hai ragione!

      Rispondi

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