Oggi assistenti teacher all'American University
Calma, non farti prendere dall’agitazione e dall’euforia per la bella mattinata.
Per le cose viste, sentite.
Per le persone conosciute.
Non fare come al tuo solito, che di fronte all’entusiasmo massimo reagisci sempre in due modi:
– o ammolutolisci e non smetti di sorridere (come è successo in macchina con Drusilla);
– o parli più veloce del solito e aggrovigli pensieri e sensazioni, perdendo il filo e non facendo capire nulla.
Quindi facciamo le cose per bene. Racconta con calma.
Allora che hai fatto oggi?
Oggi con Drusilla, grazie a una amica speciale Emanuela (la romagnola), siamo state invitate da Caterina a presenziare alla sua lezione di italiano presso l’Università Americana del Kuwait.
Ema mi fa: Mimma ho proposto voi, così potete scriverci un pezzo per il blog e conoscere Caterina con cui secondo me andresti molto d’accordo. Siete perfette (per cosa??).
E io figurati se mi perdevo la possibilità di conoscere persone nuove e “speciali”.
E con la mia amata compagna di avventura eccoci all’ingresso dell’Università .
Caterina si presenta mica male. Anzi! Classe 1982 ( tutte giovani qui) laureta in lettere e specializzata in cultura araba. Un amore nato questo il primo anno di Università a Bologna, che l’ha portata in Algeria e a Parigi , dove ci è rimasta tre anni per un dottorato che era finanziato dal kuwait. Il progetto era così grosso che la Francia nomina un corrispondente francese dal Kuwait, che deve lavorare con Caterina e il direttore del dipartimento . Quel corrispondente diventerà l’amore della vita di Caterina e per lui si trasferirà qui ( un altra expat per amore).
Questa bella ragazza mora, esile e sorridente ci accoglie all’entrata e ci porta nel suo studio.
Io sento subito una certa familiarità, un feeling. Sarà colpa dell’accento marchigiano che, nonostante i suoi giri per il mondo e le 4 lingue perfettamente parlate (arabo,francese, inglese e italiano), non ha perso.
Ci illustra il progetto e il motivo per cui siamo qui.
Io a stento sono riuscita a farmi raccontare brevemente qualcosa di lei, che ama definirsi: pazza degli arabi e della cultura araba. E alla domanda cosa ti piace: io sono una persona che ama le cose forti. Le emozioni travolgenti. E la cultura araba è così (Caterina prometti che un giorno ci racconti bene bene???).
Allora lei tra le varie cose , insegna italiano a una classe di principinati. Hanno iniziato a fine febbraio.
Oggi le due classi, divisi per donne e uomini, presenteranno alcune regioni (lazio, puglia, marche, calabria, campania).
Noi saremo le assistenti di Caterina, ascolteremo, ci presenteremo, faremo domande e risponderemo a delle domande.
Iniziamo con le ragazze.
Giovani, giovanissime, una fascia dai 17 ai 23 anni. Tre belle ragazze, iniziano la presentazione sul Lazio e, ovviamente, gran parte del lavoro è dedicato a Roma. Come dargli torto. Le mie amiche romane si sarebbero commosse, ad un certo punto è partito pure un intero book fotografico con sottofondo “quanto sei bella Roma” di Venditti.
Mi racconta Caterina che loro sono quelle che hanno avuto più difficoltà con la lingua, ma ora le guardo e loro, con il sorriso, parlano, piano, ma parlano in italiano, facendo pure attenzione alla pronuncia e mi raccontano tante cose della mia amata Italia.
Compreso che un personaggio famoso romano è FRANCESCO TOTTI.
Qui si sa amano il calcio.
A fine presentazione distribuiscono dei mini cupcake con la cartina dell’Italia, la bandiera, e palline (bianco, rossi e verdi) e una penna targata Lazio.
E le altre ragazze non sono da meno.
Mi ha colpito pure la presentazione di un ragazzo, sulla Campania. Bellissima. Mi ha solo messo tristezza che per parlare di Pompei abbia dovuto mettere un video preparato dall’ Università di Boston (a proposito lo sapete che a Londra stanno preparando una grande mostra su Pompei? Alla fine gli altri sono più bravi di noi a esaltare le nostre cose).
Quando è arrivato il nostro turno.
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Io e Drusilla eravano un pò emozionate. Vedersi 40 paia di occhi puntati addossi, in attesa e in silenzio, fa effetto. Poi per me parlare lentamente è una vera sfida.
Quando Caterina ci ha presentato come due blogger (a proposito Dru ce lo facciamo un biglietto da visita??) le ragazze hanno esclamato:ohhhhhhhhhhhhhhhhh.
Poi hanno voluto la foto con noi, il nome del nostro blog.
Io e Drusilla sempre più frastornate e sorridenti (alla fine pure lei sorride tanto se prova imbarazzo).
Io ero colpita. Dall’accoglienza, dal fatto che loro in poco più di due mesi, avessero imparato l’italiano, dal diverso sistema scolastico.
Dalle opportunità e dall’energia che vedo emergere in ogni angolo di questo paese.
Poi ve l’ho detto più volte, io amo e ho amato profondamente Milano, perchè lì oltre ad essermi formata, ho conosciuto persone straordinarie.
E il Kuwait mi sta facendo lo stesso regalo. Ho l’impressione di imparare sempre qualcosa di nuovo, che la mia testa si apra sempre più. Che il mio diario di vita diventa sempre più ricco.
E poi è innegabile ho subito il fascino delle scelte di Caterina.
Vedere questa ragazza giovane che ha già fatto tutte queste esperienze, che si muoveva con una sicurezza e una padronanza incredibili, che si è messa così tanto in gioco, scontrandosi con le paure dei genitori, che sposa l’uomo della sua vita, ma che senza tante chiacchiere si prende solo una settimana di ferie (e starà qui con i 5055 gradi e il ramadam) che è andata al Suq a comprare le stoffe del suo abito da sposa e, poi si è affidata a un sarto locale, dandogli la foto dell’abito dei suoi sogni, “perchè tornare in europa per un abito era troppo costoso”, mi ha creato un rimescolio dentro.
Mi ha fatto venire ancora più voglia di FARE, FARE, FARE, IMPARARE, IMPARARE, IMPARARE.
E alla fine non ho potuto fare a meno di dirle : Comunque se ti servono due BIDELLE noi ci siamo!
Perchè alla fine io rimango sempre la solita cialtrona, umile.
Scusate per la scarsa qualità delle foto. Sarà stata l’emozione ma la messa a fuoco non funzionava.
La giornata di oggi mi ha portato anche a fare altre considerazioni, su di noi italiani, quanto a volte “forti del nostro passato”, della nostra “conclamata” cultura, diventiamo arroganti e ignoranti. Chiusi. Legati a un passato che non c’è più.
Quanto stiamo perdendo in questi anni. Che veniamo “formati” per cose che non servono più e che invece siamo impreparati per quello che ci chiede il mondo del lavoro.
Ho avuto uno scambio di mail “feroce” con le mie amiche del cuore.
Che si dividono in quelle che difendono a spada tratta “sempre e comunque l’Italia” in quelle “arrabbiate e deluse”, in quelle che dicono “basta lamentarsi ma facciamo”, anche se ancora non ho visto fare “nulla”.
Io non sono estereofila, nè odio l’Italia. Ma è innegabile che “guardando da fuori (ma pure prima da dentro) veda certe “cose” noti le differenze.
Io spero ancora che succeda qualcosa.
Ma oggi vedendo quei ragazzi. L’italia mi è sembrata troppo “vecchia” e “indietro”.
E fa male. Dannatamente male.
Moky says
Hai perfettamente ragione, l’Italia è un paese che potrebbe essere al top, ma non ci sappiamo valorizzare e i programmi scolastici sono tutti da rivedere.
Anonymous says
Mimma, questo post è bellissimo! mi sa che ti sei fiondata a casa a scrivere, vero?! ci sono le tue emozioni a caldo, le parole parole parole, la passione per il nostro paese e per (tutte, ma proprio tutte) le novità. anch’io penso tanto all’italia, a quanto è bella e ricca di talenti e passioni e persone in gamba, ma poi la gestione di tante cose rimane sempre in mano alle solite persone, o a certe nuove che alla fine sono più vecchie di quelli che vorrebbero soppiantare… fa male pensare a certe cose da qui. fa male vederle da qui. mio padre a 18 anni ‘emigrò’, dalla sicilia alla lombardia. e ora mi ritrovo io con la valigia, la famiglia, la voglia di fare e respirare un’aria diversa. e conoscere voi e tante altre persone mi ripaga di tante incertezze….
viva la Cate, allora!
ema
Mimma Zizzo says
Cara Ema, non sapevo del sangue siculo! ora mi spiego tante cose. Si si oggi mi sono emozionata, ubricata. Mi è piaciuto tutto. Però mi sono fatta anche tante domande. Mille emozioni contrastanti.
Viva la Cate…davvero.
mammapiky says
Ecco dopo il post di ieri, ce ne voleva uno così per farmi innamorare di nuovo!!! Che belle che siete voi!!!
Anonymous says
Che bello sorella e orgogliosa di voi!!
Greta - buongiornomilwaukee says
Che bella giornata.. e altro che bidelle!!!! siete fantastiche! 😉
Anonymous says
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Anonymous says
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