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MA ESISTE LA SCUOLA PERFETTA?

22 Aprile 2013 By drusilla 7 Comments


Un argomento molto caro a noi mamme, soprattutto a quelle expat, e’ la scelta della scuola.

Quante volte io e Mimma ci siamo ritrovate a discutere di questo argomento, quante volte ci siamo confrontate con altre mamme (italiane e non), quanti dubbi e quante paure.
La domanda che ci poniamo spesso e’ la seguente: “meglio il sistema inglese o quello americano?”.
Dopo tante parole, tante ansie e tante domande sono giunta ad una risposta (che poi non si tratta di una vera risposta!): DIPENDE.
Dipende dai tuoi principi come genitore, dipende dalle caratteristiche di tuo figlio, dipende dal paese in cui vivi, dipende dagli obiettivi di vita e dalle tue esigenze. Insomma, DIPENDE!!!
Qualche sera fa, mentre navigavo in internet, ho trovato un bellissimo articolo sul sito Expatclic.com. Vi consiglio di leggerlo. Lo trovate QUI.
Quali sono i passaggi importanti per giungere ad una scelta?
1. Prima di tutto occorre riflettere chiedersi cosa vogliamo che la scuola offra a nostro figlio. Si intende in termini sia di formazione, valori, obiettivi specifici ma anche di sicurezza nel caso in cui dovessimo vivere in un paese poco sicuro.
Molto importante e’ la valutazione del tipo di espatrio che stiamo affrontando. Nel caso dovessimo essere “espatriati itineranti” e quindi propensi allo spostamento risulta migliore la scelta di scuole internazionali che permettano di fornire continuita’ ai nostri figli in paesi diversi. Nel caso in cui dovessimo fermarci in un posto per un periodo lungo (forse noi apperteniamo a questa categoria visto che ormai abbiamo superato i due anni e mezzo e ci rimarremo altrettanti anni o piu’) allora potremmo scegliere anche scuole locali o presenti nel nostro quartiere.
Infine e’ importante analizzare anche il tipo di comunita’ alla quale vorremmo legarci, con la quale vogliamo vivere e creare amicizie e relazioni.
2. Dopo le iniziali riflessioni e’ importante raccogliere informazioni che aiuteranno la nostra decisione.
3. Arrivati a questo punto risulta importante considerare le nuove relazioni che verranno a crearsi con l’iscrizione dei nostri figli ad una determinata scuola.
La scuola e’ un ottimo modo per instaurare nuove amicizie. Importante e’ anche supportare i nostri figli nelle nuove relazioni e non abbandonarli a se stessi.
4. Dopo le riflessioni, la raccolta delle informazioni, le discussioni con amici e conoscenti arriva il momento decidere.
Mi e’ piaciuta molto la conclusione che ho deciso di riportare interamente:
“…comunque vada, la nostra scelta ci aprirà la strada a momenti belli, nuovi, positivi, magari anche a qualche momento di sconforto…ma io cerco di ricordarmi sempre che
*con i figli non c’è niente di garantito
*è lecito sbagliare
*i bambini hanno risorse inaspettate”.
Ora vorrei raccontarvi come abbiamo fatto la nostra scelta…
Tato e’ arrivato in Kuwait che aveva 20 mesi circa. Iscritto ad una scuola bilingue (arabo e inglese) per poco meno di un anno e poi passato ad una nursery solo inglese. Purtroppo nella scuola bilingue stava diventando aggressivo e parlava pochissimo inglese e troppo arabo. La scelta di questa scuola e’ dovuta a due motivi: vicinanza a casa (si poteva andarci persino a piedi); presenza di un fratellino di appena 2 mesi da gestire in solitaria.
Diversi conoscenti italiani e di altre nazionalita’ ci avevano segnalato una scuola inglese dicendo che era la migliore. Abbiamo cominciato a prenderla in considerazione perche’ si trova proprio dietro casa a differenza della nursery inglese che si trova in un quartiere a 15 km di distanza. Ma dietro casa ci sta pure l’American International School. Quindi, qui ci siamo chiesti: “inglese o americana?”. Per ora inglese, poi col tempo vedremo!
Ci siamo fidati di quelle persone che ci avevano detto che era la migliore; che era molto difficile entrare e che ottenere un assessment in quella scuola era praticamente impossibile per un italiano. Ma a noi piacciono le sfide e quindi abbiamo deciso di procedere con la registrazione. Abbiamo atteso piu’ di cinque mesi, inviato diverse mail di sollecitazione per ottenere una data per l’assessment. Non vi dico l’ansia da prestazione che ci era venuta! Tato va all’assessment e lo passa senza problemi. Per fortuna che la mamma lo ha sempre fatto giocare con i puzzles!!! Purtroppo il suo livello di inglese era piuttosto scarso ma il suo look piu’ vicino ad un inglese che ad un italiano (biondo, occhi azzurri e carnagione chiara) forse ha aiutato nella scelta!
Ercolino avra’ l’assessment per il Pre-KG, nella stessa scuola di Tato, la prossima settimana, ma e’ talmente piccolo che non credo gli faranno molte domande… speriamo!
Cosa posso dire della nostra scelta?
Io e mio marito possiamo dirci soddisfatti, orgogliosi e molto contenti.
E’ incredibile sentire tuo figlio che parla perfettamente inglese al pari di un madrelingua quando a settembre riusciva a malapena a formulare una frase.
E’ emozionante vedere tuo figlio giocare con i suoi amichetti che arrivano da tutto il mondo, sentirlo parlare della sua bestfriend Fr
eya, sapere che lei e la sua famiglia verranno a trovarci in Italia per una settimana la prossima estate.
E’ stupendo vedere quanto imparano divertendosi. Ogni giorno scoprono nuovi cose. Un giorno mi esce parlandomi dei dipinti di Monet; un altro giorno dei pianeti del sistema solare; oppure mi chiede la macchina fotografica per fotografare tutte le shapes che lo circondano.
Vorrei concludere dicendo che ad oggi sono soddisfatta della nostra scelta.
Ma vorrei anche aggiungere che l’amica Manu che ha fatto la scelta della scuola americana internazionale e’ soddisfatta quanto noi. I suoi gemelli sono arrivati che avevano quasi 5 anni e non dicevano una parola d’inglese ad oggi parlano perfettamente e con un accento americano sconvolgente.
Personalmente rimango dell’idea che non ci sia un sistema scolastico migliore di un’altro, una scuola migliore di un’altra. Ma la scuola perfetta e’ quella che rispecchia le nostre esigenze, le nostre priorita’, i nostri obiettivi di vita, le nostre caratteristiche, il nostro essere.

Filed Under: EXPAT LIFE

Comments

  1. MammaInOriente says

    22 Aprile 2013 at 14:33

    Sono assolutamente d’accordo che la scuola perfetta non esiste e che la scelta vada fatta anche in base alle proprie esigenze. Qui vicino a Pattaya in Thailandia ci sono diverse scuole internazionali però navigando su Internet fra siti e forum ho determinato quali fossero le scuole più quotate. Poi per mancanza di tempo, ho visitato solo le due più raccomandate, il The Regent e il St.Andrews, entrambe inglesi. Pur essendo il Regent più vicino alla città, né io né mio marito abbiamo avuto dubbi che per mio figlio di 5 anni andasse molto meglio il St.Andrews, collocato in una zona più verde, con tanti spazi all’aperto e un generale senso di più libertà per i bambini. Ne parlo qui:

    http://www.mammainoriente.com/scuola/la-scelta-della-scuola-the-regent-contro-st-andrews/

    Ad oggi, dopo 3 mesi, sono molto contenta della scelta fatta. Nonostante ancora non sia in grado di comunicare molto in inglese dato che partiva da zero, mio figlio va all’asilo sempre con grande entusiasmo ed allegria. La scuola coinvolge molto anche i genitori in feste e manifestazioni e si respira sempre quel clima familiare che per me è molto importante.

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      22 Aprile 2013 at 20:41

      Vedrai che nel giro di pochi mesi tuo figlio parlera’ e capira’ perfettamente inglese, io l’ho vissuto in prima persona!
      Anche la scuola che frequenta Tato organizza molti eventi, feste, fiere e cerca sempre di coinvolgere i genitori; c’e’ l’organizzazione dei genitori, quella delle mamme che preparano e vendono torte per raccogliere fondi per le charity, quella delle mamme volontarie… insomma un sacco di gruppi ai quali partecipare e non annoiarsi mai!

      Rispondi
  2. ioimparo conlafelicità says

    22 Aprile 2013 at 21:14

    da questo post mi rendo conto di quanto debba essere “tosta” la vita in trasferta, soprattutto in oriente dove la cultura è così diversa dalla nostra… perchè penso che siano soprattutto i figli la nostra preoccupazione, il loro benessere, e forse anche il metro della nostra serenità!
    un abbraccio, brava!
    serena

    Rispondi
  3. Anonymous says

    24 Aprile 2013 at 19:05

    Si ,quando sei mamma le preoccupazioni sono tante ma per me era molto importante la loro istruzione e la penso ancora così.Con istruzione e cultura sei indipendente, sai difenderti e ragioni con la tua testa e voi hai vostri figli state dando una grande opportunità un bacio carina

    Rispondi
  4. Emy says

    28 Aprile 2013 at 15:25

    ciao sono venuta qui dal blog expat di Alessandra e mi piace molto il tuo blog 🙂

    se posso chiedere, in che senso aggressivo? reputi che in quella scuola bilingue abbia sviluppato questa ”tendenza”? ora come va?

    ciaooo

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      28 Aprile 2013 at 20:28

      Ciao Emy, che piacere conoscerti!
      Ora cerco di spiegarti in che senso aggressivo, anche se non e’ facile…
      Purtroppo in questa scuola le maestre non erano in grado di gestire la vivacita’ (o maleducazione) dei tanti bambini. Piu’ volte avevo fatto presente questo problema ma sia le teachers che la direttrice avevano risposto che loro non potevano farci nulla poiche’ la maleducazione arrivava dalle famiglie stesse. Ti faccio un esempio: mio figlio in un mese e’ stato morso e picchiato da un compagno di classe con conseguenti lividi. Come non diventare aggressivi per difendersi?!
      Purtroppo non sono stata l’unica mamma che ha ritirato il proprio figlio da questa scuola ma ho conosciuto in seguito altre mamme europee che avevano riscontrato gli stessi miei problemi.

      Rispondi
    • Emy says

      29 Aprile 2013 at 20:55

      hai fatto benissimo allora 🙂

      Emy di http://viverea4lee.blogspot.it/

      Rispondi

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