Questo e’ un post triste. Scritto di getto, senza troppo pensare. Un post che ho dovuto scrivere per condividere il mio stato d’animo e per cercare di darmi delle risposte che forse non arriveranno mai…
E’ strano ma da quando vivo in Kuwait mi sembra di vivere in un mondo parallelo, in un’isola felice. Il Kuwait mi sembra una terra lontana dal resto del mondo, dove le cattiverie e malvagita’ qui non possono colpire, dove le malattie non esistono, dove non si conosce il significato della parola morte.
(Proprio ieri Tato mi chiedeva una definizione di morte. Anzi, voleva sapere perche’ le persone sono costrette a morire, se anche i suoi nonni dovranno andare in cielo e se poi potremmo continuare a vederli e giocare con loro.)
Purtroppo pero’ non e’ cosi’. Anche il Kuwait appartiene al resto del mondo e quindi anche qui, spesso, accadono avvenimenti terribili.
Ieri ho ricevuto una notizia che mi ha scioccata, sconvolta e riportata con i piedi ben saldi nella realta’. Si, quelle notizie che assomigliano a schiaffi in faccia o pugni nello stomaco; quelle che non ti fanno proferire parola per minuti e che hai bisogno di sederti per non cadere a terra.
Purtroppo, qualche giorno fa, il marito di un’amica ha avuto un terribile incidente stradale ed ora si trova in coma.
Non so per quale motivo ma ho cominciato a sentire la terra vacillare sotto i miei piedi; ho visto tutte le mie certezze di madre, moglie, figlia, sorella e amica andarsene in frantumi.
Mi sono venute a mente una serie di domande scontate e forse inutili che, credo, tutti si pongano in questi momenti: “Ma perche’ proprio a loro?” e poi se sei credente ti chiedi “Ma perche’ se Dio esiste veramente devono accadere cose cosi’ terribili? A cosa servono?”. Per un istante mi sono anche chiesta “ma se dovesse succedere a me, cosa farei?”.
Poi ho detto stop. Non posso continuare a farmi domande alle quali e’ impossibile dare una risposta; non credo esistano risposte a queste domande.
E’ vero che queste cose accadano ovunque, in tutto il mondo ma vi assicuro che quando vivi all’estero, lontano dai tuoi affetti, dalla tua famiglia e vivi in un luogo dove gli amici e le persone che frequenti quotidianamente diventano la tua famiglia ti rendi conto che e’ ancora piu’ difficile da affrontare. Impossibile da comprendere.
raffaella says
Immagibno che stare lontani amlifica la sofferenza e renda i problemi reali più grandi.
Un abbraccio, sincero.
Raffaella
mammapiky says
Più purtroppo ci sono esperienze e sofferenze a cui nessuno si sottrae. Darne una spiegazione e’ difficile e provare a farlo fa bruciare ancor di più la ferita. Penso sempre che certe cose non dovrebbero accadere e basta, e’ un utopia ovviamente ma non riesco nemmeno a trovare una spiegazione.
Anonymous says
Senza parole. Le brutte notizie purtroppo viaggiano veloci e ci raggiungono anche qui in Oriente, dove ti senti proprio lontana da tutto e da tutti. E’ da ieri che ci penso e mi sono fatta le tue stesse domande, ovviamente senza risposta. Eventi del genere ridimensionano tutto. Bisogna cercare di vivere giorno per giorno e apprezzare al massimo le piccole cose che diamo sempre per scontate.
Abbraccia A. e i suoi bimbi per me, e’ davvero una cosa atroce