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COCKTAIL-DINNER

26 Marzo 2013 By drusilla 3 Comments

Qualche settimana fa nella mia casella di posta trovo una mail di un’amica che ci invita ad un cocktail-dinner a casa sua. Unbelieveble!!!! Una serata mondana, senza i figli a Kuwait City ma non ci posso credereeeee.
Impossibile rifiutare l’invito. Quindi, mi affretto a rispondere con una mail di ringraziamenti e comunico che parteciperemo con molto piacere. Appena premo il tasto invio il mio cervello si connette con la vita reale e mette a fuoco tre problemi:
1. Dove, come e con chi staranno i Tati?
2. O.M.G. cosa mi metto?
3. Ma cosa si porta come pensiero alla padrona di casa?



Ok, andiamo per ordine…
Il problema principale da risolvere e’: a chi lascio i Tati?
Giro di telefonate tra le amiche italiane per vedere se qualcuno ha una baby-sitter da “prestarmi”. Niente da fare, nemmeno Mimma questa volta mi puo’ aiutare perche’ la sua mitica Shelly e’ in vacanza. Niente panico, chiedo a scuola da Ercolino, li ci lavorano un sacco di helpers filippine, sicuramente qualcuna sara’ disponibile. Sembra che tutte siano gia’ impegnate proprio quel giovedi sera. Per fortuna due giorni prima dell’evento la signora Edna si rende disponibile e mi salva la serata. Edna e’ una signora filippina, e’ quella che gestisce tutte le helpers alla scuola di Ercolino; e’ una persona alla quale non riesci a dare un’eta’ (non e’ vecchia ma nemmeno giovane); e’ dolce, simpatica ma anche molto ferma con i bambini; capace di gestire un gran numero di bestioline durante la giornata a scuola e di farle divertire; capace di farsi rispettare e di far rispettare le regole; per questo molto amata dai bambini.
Il secondo problema e’: come ci si veste ad un cocktail-dinner?!
Sul biglietto di invito era specificato dress code casual . Ma sara’ veramente cosi’?! Non e’ che se poi vado vestita casual mi ritrovo tutti con l’abito da sera e se invece indosso abito e tacco eleganti mi ritrovo tutti in jeans?! Vabbe’ facciamo un mix; pantalone nero (fa elegante ma non troppo), magliettina avorio un po’ lavorata, tacco nero e una sorta di stola verde che spezza l’eleganza, tiene caldino se tira aria e poi visto che l’ho appena comprata in Italia e l’ho pagata anche cara, mi andava di metterla…Unghie smaltate color fango (regalato dall’amica Mimma) un po’ di trucco e via…



L’ultimo problema da risolvere e’ il pensiero da portare. A quello ci ha pensato il marito. Ha comprato una composizione di fiori.
Finalmente, tutti i problemi sono stati risolti e siamo pronti per goderci la nostra serata di liberta’.
I bambini sono tutti eccitati perche’ trascorreranno una serata diversa in compagnia di Edna; io e Daddy siamo entusiasti all’idea di divertirci un po’ senza figli; il Daddy per l’occasione ha messo una giacchetta rossa e bianca a strisce; l’auto e’ stata lavata; la strada per arrivare alla villa la conosciamo e speriamo ci sia anche un bicchiere di buon vino visto che  qui in Kuwait e’ una rarita’!
Arrivati a destinazione troviamo dei signori che ci attendono per il vallet parking (confesso che la cosa
mi ha messo ansia…). Poi veniamo accolti da altri camerieri in giacca e cravatta e finalmente vedo la padrona di casa, vestita in abiti casual (per fortuna non ho esagerato con l’eleganza!). Ci mostra la casa, direi semplicemente stupenda; con tanto di piscina e camere da letto dove poterci giocare a calcio.
Veniamo condotti sul terrazzo dove ci aspettano altri camerieri per servirci da bere e troviamo gia’ altri invitati.
Io in queste occasioni mi sento sempre molto in imbarazzo, non sono portata per le serate mondane, quando mi ritrovo gli occhi della gente piazzati addosso vado nel panico e rischio di cadere dai tacchi, inciampare in un tappeto (che non esiste!), rovesciare il cocktail sulla giacca del padrone di casa o dire frasi insensate in inglese. Per fortuna non e’ successo nulla di tutto questo.
L’entrata nel terrazzo e’ andata bene: ho affrontato il gradino indossando il tacco 8 senza problemi, ho recuperato un bicchiere di vino rosso senza rovesciare il vassoio, ho salutato il padrone di casa con un perfetto inglese e ho sfoderato un sorriso scintillante a tutti gli altri commensali… Niente male come inizio!!!
Gli invitati erano soprattutto francesi. Dopo qualche minuto di titubanza ci si avvicina una coppia di francesi che molto cordialmente si presenta e scambia due parole (gli unici perche’ gli altri ci hanno decisamente snobbati!); poi per fortuna entrano in scena dei connazionali (Vive l’Italie!!!) e finalmente dopo un’ora arrivano anche i nostri amici libanesi. Ora la serata puo’ avere finalmente inizio. Amal e Paul sono una coppia di nostri amici molto cari, sono i primi e unici libanesi che abbia mai conosciuto e posso dire che sono semplicemente unici. Senza di loro la serata non sarebbe stata cosi’ divertente e spassosa.
Il vino rosso offerto dai padroni di casa ha aiutato molto durante le conversazioni piu’ impegnative, quelle in cui la lingua inglese la faceva da padrone.
Che altro dire…
Ottimo il catering libanese; bella la location (terrazzo di una villa zona Jabriha); serata fresca ma con cielo stellato; ottima la compagnia (alla fine siamo pure riusciti a conoscere una coppia kuwaita); buono il vino rosso e la birra bionda. Al nostro ritorno a casa i bambini stavano dormendo, la casa non era distrutta e la signora Edna era sopravvissuta alle due belve bionde.
A quando la prossima serata without kids?!!!

Filed Under: EXPAT LIFE, MAMME EXPAT

Comments

  1. Anonymous says

    26 Marzo 2013 at 19:49

    carina da mamma posso dirti che eri bellissima e di goderti questo tipo di serate con tuo marito e amici perchè sono rillassanti

    Rispondi
  2. Anonymous says

    27 Marzo 2013 at 19:46

    bravi ragazzi!!!!!e poi queste serate sembrano ancor piu belle perchè rare…un forte abbraccio,monica

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      28 Marzo 2013 at 12:46

      Monica, rarissime quasi nulle queste serate!
      un abbraccio tesoro

      Rispondi

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