In un posto dove l’alcool è vietato, dove le donne possono uscire con gli uomini solo se sposate o ufficialmente fidanzate, dove tante portano il burka, dove non esistono i locali, bar, ma solo mall che riproducono le nostre piazze e tanti innumerevoli ristoranti, parlare di serata “Sex and the City” è un pò azzardato.
Io sono figlia di quel telefilm, con le mie amiche ci appassionavamo e ci riconoscevamo, poi c’era di sfondo la mitica New York che tutti sognavamo. Credo che ognuna di noi si sia sentita almeno una volta Carrie.
Poi siamo cresciute, abbiamo fatto nuove esperienze, ci siamo più avvicinate ad essere delle “Desperate Housewife”.
Comunque l’etichetta “serata Sex and the City” è rimasta a lungo un modo di dire, per spiegare una serata tra donne, in cui ci si veste carine, si va in un bel posto e si chiacchiera di un pò di tutto.
E finalmente dopo tanto tempo ho di nuovo avuto una serata Sex and the City qui a Kuwait City.
Da quando è nata Patata, la mia vita è totalmente cambiata Io appartengo alla schiera di quelli che, almeno finchè sono piccoli, siamo noi genitori a doverci adeguare alle loro esigenze. Quindi, a nanna presto, orari regolari, routine. L’ho già detto io ci credo molto e poi Patata è più serena così.
Siamo diventati genitori che vivono tantissimo il giorno. Fintanto che siamo stati a Milano avevamo una vita sociale anche serale (sporadica per carità), qui tra la difficoltà di trovare tate, il piacere di portarsi dietro Patata ci siamo limitati.
Ma non è stato un grandissimo sacrificio, poi mio marito sostiene che una buona cena fuori senza un bicchiere di vino non ha senso.
Però io resto una persona curiosa, sia del posto in cui vivo che delle persone.
Quindi appena hanno aperto Bice Ristorante, che è famoso a Milano, ho pensato che era il caso di ricorrere ad una serata Sex and the City per provarlo.
Ho chiamato una mia amica Kuwaitiana. Lei è molto carina, l’aspetto non e’ quello della classica ragazza araba in quanto la mamma è cecoslovacca; ha dei bellissimi occhi lunghi e verdi, capelli tendente al ramato e pelle diafana.
L’ho conosciuta l’anno scorso perchè moglie di un collega di mio marito. Prima di partire avevo fatto promettere al marito che avrebbe fatto di tutto per farmi inserire e devo dire che “sempre i famosi sensi di colpa” hanno lavorato bene. Abbiamo fatto tutto (anche una conferenza con archeologi). Ricordo che loro poichè sapevano delle mie difficoltà con l’inglese gli dissero: se vuoi possiamo parlarle in francese…. Io pensai perchè non in spagnolo???
Comunque, scarsi come noi italiani con le lingue ne ho visti pochi. I kuwaitiani, come minimo conoscono bene l’inglese, (quasi tutti studiano in scuole internazionali) e i più benestanti (che non sono pochi), hanno fatto un master in America. I loro curriculum sono di tutto rispetto. Per non parlare dei libanesi che conoscono perfettamente tre lingue: arabo, francese e ovviamente inglese.
Lei, la mia amica, non e’ da meno: ingegnere con studi a Parigi e in America. Con un ottimo lavoro qui.
Fortunatamente ci siamo piaciute fin da subito. Lei e’ una ragazza sveglissima, intelligente e smart. Vestita (ovviamente) griffata, ma senza troppi eccessi; già mamma, a 30 anni, di due figli, un maschio e una femmina.
Da allora abbiamo mantenuto i contatti, qualche volta ci siamo viste, anche se i nostri stili di vita sono diversissimi.
Quindi, quando mi è tornata quella voglia di uscire ho pensato subito a lei.
Abbiamo coinvolto altre due sue amiche. Una in particolare la adoro; e’ un tipo molto easy, un po’ shabby chic, simpatica, tra l’altro single.
Io ho coinvolto Drusilla e l’amica Manu, che però all’ultimo, causa una cena romantica a sopresa del marito (a cui è impossibile dire di no!) ci ha abbandonate.
Diamo il via ai preparativi: manicure, maschera facciale, recupero sopracciglia selvagge, capello, trucco, ricerca di un vestito adeguato (non troppo chic ma nemmeno troppo sciatto!), tacco alto (questo non puo’ di certo mancare!).
Perchè loro per quanto easy restano arabe e sono sempre impeccabili.
Io dopo un mese qui sono corsa a comprarmi un rossetto rosso fuoco, altrimenti mi sentivo troppo “out”.
I Tati e Patata avrebbero avuto due baby sitter fantastiche: i loro papà. I figli contentissimi, i papà…pure!
Mio marito a differenza di mia madre mi ha salutato con un: divertiti! (che è sempre incoraggiante).
Bice è all’interno di un bellissimo e nuovissimo mall. Molto chic! Vedere il menu in italiano è stata una piacevole sorpresa.
Io ho iniziato subito a chiaccherare. I due mesi di corso intensivo di inglese producevano il loro effetto! Ero contenta di rivedere la mia amica. L’unica cosa che il personale del locale, per farci cosa gradita, ci ha fatto sedere accanto al pianoforte, solo che io non ce la facevo. Quando mi parlano in inglese, affinche’ il mio cervello non scappi via e non inizi ad urlare “lalalalala”, ho bisogno di massima concentrazione e quindi ho chiesto di spostarci.
La mia amica e’ una buon gustaia, ama mangiare e quindi ha iniziato a studiare il menu. Io avevo le lacrime agli occhi, un po’ perche’ c’erano delle meravigliose focacce che, data la mia dieta erano intoccabili, ma in generale per l’atmosfera.
Abbiamo chiacchierato con simpatia e leggerezza di viaggi, abitudini, scuole, figli, lavoro. Certo, le diversità ci sono eccome, alla domanda: “Ma Dubai è più cara di Kuwait?” Loro rispondono “Ma, quando sono andata da Chanel, oppure a comprare un Rolex, si mi è sembrata più cara”.
Credo che a me non sarebbero mai venuti certo in mente questi negozi come metro di paragone!
Oppure, a che ora iniziassero a lavorare e quindi a che ora si svegliano (qui la vita inizia presto), mi sento dire: io alle sette. E alla domanda: “Ma scusa i bimbi non devono essere a scuola alle 7.30?”. Rispondono: “Si certo, ma vanno con il driver” (senza contare che a svegliarli e prepararli ci pensa la nanny).
Oppure “Io lavoro tantissimo!” , cioè? Dalle 8 alle 15.30.
O tema vacanze, viaggi. Loro ne fanno tante e lasciano qui i figli con le nanny (una per figlio naturalmente, che normalmente vive con loro) e nonni.
Insomma, un altro mondo.
Però la cosa bella che qui loro ci adorano, noi italiani siamo molto amati.
E devo dire che loro con me sono stati sempre disponibili. Anche quando cercavo scuola per Patata o il pediatra.
Il loro livello sociale è sicuramente diverso dal mio ma non me l’hanno mai fatto pesare.
Io per quasi tre ore ho chiacchierato in inglese e non avevo neanche l’aiuto dell’alcool ma solo della coca cola.
Certo a fine serata ho avuto la sensazione che la lingua si fosse appiccicata al palato e il cervello ha ripreso a fare “lalallala”. Ma sono stata contenta.
Siamo state bene. Ribadisco siamo diverse, ma comunque tutte eravamo accumunate dal desiderio di una chiacchiera piacevole e tranquilla.
Io faccio ancora fatica a rendermi conto del clima economico sereno di qui.
Qui in Kuwait sembra ancora che tutto sia possibile (forse per le donne un pò meno).
Fa bene confrontarsi, i tuoi punti fermi e gli stili rimangono diversi, ma se vivi qui e vuoi crescere tua figlia open mind non puoi precluderti certe possibilità di confronto e non puoi giudicare.
Si, è stato bello, farsi carine, essere circondata da cose belle.
I mall era pieno di gente e io a Dru ho detto: ma allora la gente esce alla sera! E Dru mi dice : se è per questo ho pure sentito parlare di feste segrete.
Per una volta mi sono sentita ancora Carrie alla scoperta del mondo e delle persone. Certo, senza il mio amato cosmopolitan e, con il mio Mister Big a casa ad aspettarmi insieme alla nostra meravigliosa Patata.
Anonymous says
Bellissima questa serata! Mimma, non potevi tirar fuori quest’amica fantastica quando c’ ero anch’io?!? Con una buona preparazione sarei forse riuscita a lasciare Lulu’ e suo padre da soli due ore!!!Comunque e” vero, i kuwaiti e le kuwaite amano l’ Italia e gli Italiani, del resto come dar loro torto, tra cibo, moda, macchine e arte non siamo secondi a nessuno…e lo dimostrano sempre con entusiasmo! Where are u from? Italy? Ah, Italia! E scopri ci vanno in vacanza un paio di volte l’ anno…
Mimma Zizzo says
Tesò impossibile ci hanno dato appuntamento alle 21…però mi avrebbe fatto piacere presentartele.Si sono stati in italia tutti e sempre in posti bellissimi.
A me in aeroporto mi chiedono spesso, una volta scoperto che sono italiana, per quale squadra tengo.!!!
Anonymous says
bravissima Mimma queste serate sono una meraviglia la possibilità di chiacchierare con altre donne è sempre una grande esperienza mi raccomando non perdete l’ abbitudine nonna Stefy a presto
Anonymous says
anch’io sono quella che se si fa un figlio bisgna seguirlo e finché è piccolo adattarsi ai suoi tempi… ma a volte mi chiedo se non sia giusto anche ritagliarsi degli spazi per sè senza per questo doversi sentire in colpa… credo di essere molto chioccia come mamma perché mi dedico completamente a mia figlia però effettivamente a volte sento il bisogno di una serata come quella che avete passato voi… ma tra gli impegni di tutte non è sempre facile trovare regolarmente il tempo per farlo…
drusi complimenti per il blog!!! carino davvero 🙂
shara
Drusilla Galelli says
Grazie mille Shara!
Diciamo che la nostra serata Sex and the City e’ arrivata dopo 6 mesi di rimandi. In realta’, riusciamo ad organizzare serate solo donne due volte all’anno.
Un abbraccio e continua a seguirci.
Manu says
Bella serata e bella occasione persa….soprattutto per quanto riguarda il cibo, Che dalle foto sembrava ottimo!
Fortunatamente la vostra compagnia non mi manca mai!
Quest anno in Kuwait grazie ad amiche come voi mi e’ volato! Peccato solo aver perso un pezzo( Fede) per strada…..ma questa estate ce la andremo a riprendere! E grazie di esistere anche a whatsapp!
Anonymous says
complimenti Mimma per il bel racconto! AVVINCENTE!!! anche se le fate di rado queste cene tra donne sono sempre molto interessanti, ti danno la possibilitá di conoscere e confrontarsi con altre culture. Attendiamo la prossima vena… Con affetto la zia Nene
Destinazioneestero says
Che bello, mi hai fatto ricordare le serate tra donne che facevamo ad Asmara!
Drusilla Galelli says
Grazie Destinazioneestero!
Le serate tra donne hanno sempre un qualcosa di magico e indimenticabile.