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Ahhh già siamo in kuwait

10 Settembre 2013 By mimma 17 Comments

Ciao Drusilla!
Ciao Mimma, come va l’esercizio “ora cerco di ricordarmi perchè sono qui”?
Quello bene, me lo sono ricordata quasi subito, sto lavorando sull’esercizio “ora cerco di ricordarmi cosa mi piace del Kuwait” e sopratutto “tutto quello che si fa e che è normale in Kuwait”.
A cosa ti riferisci?
Bè per esempio che oggi mentre eravamo al club è arrivato mio marito e io sono andata da lui per salutarlo e dargli un bacio. E lui, gira la faccia e il bacio gli finisce tra guancia e orecchio, al mio sguardo perplesso mi fa: ricordati siamo in pubblico e non sono ammesse le effusioni e i baci.
Certo, tu e lui, poi girate spesso senza fede, quindi a maggior ragione, ci vuole cautela. Mimma, ma scusa te l’eri scordata la storia di quel collega di mio marito che è single, che a una festa all’ambasciata inglese conosce una ragazza, e che volendo concludere la serata come spesso succede nel mondo, è stato bloccato dal portiere del building della sua casa?! Quindi fine della bella serata. Che qui se non sei sposato non puoi vivere sotto lo stesso tetto con una donna, nemmeno per una sera, sopratutto se vivi in un condominio dove c’è sempre il portiere.
Si me l’ero dimenticato. Come mi ero dimenticata quello.
Cosa?
Le nanny. Lo stuolo di nanny che ci sono al venerdì, uno per figlio. Ma sopratutto mi ero dimenticata che loro devono stare dietro ai bambini in tutto, compreso nei bagni in piscina.
Si però devono essere totalmente vestite.
Infatti è quello che mi fa effetto. Guarda quelle tre. Tutte vestite. Pantaloni della tuta, costume intero sotto e a volte pure canotte sopra.

Si anche a me fa effetto. Con questo caldo poi. E i genitori seduti al ristorante, presi dalle loro lunghissime colazioni e a fumare la shisha. E quelle volte che mangiano insieme, loro gli adulti da soli in un tavolo e i bimbi nell’altro con le nanny.
Si poi un’altra cosa che mi stupisce sono i costumi delle bambine. Tutte rigorosamente intero. Anche da piccolo piccole. La mia Patata è l’unica con il monocostume. Da scandalo.Che poi invece le mamme no. Almeno qui al club, tante, portano i bikini. Poi oggi ho notato che nello spogliatoglio hanno messo un nuovo cartello.
Quale?

Quello che invita ad avere un certo decoro, a non girare svestite e a spogliarsi nei camerini. Certo se penso agli spogliatoi della mia palestra down town a Milano. Lì con naturalezza tutte nude o quasi. Ricordo che quando si doveva fare la fila per le docce mi sembrava la proiezione del film Auschwitz, tutte nude in fila (poi Milano famosa per le sue taglie 38-40). 
Ahh certo qui non c’è quel problema.
Ah si qui come abbiamo raccontato qui  essere un pò in carne è figo. Nessuno ti chiederà di dimagrire. Si se dovessimo pensare a uno slogan per invitare le donne in Kuwait quello sarebbe perfetto “vieni in Kuwait e ti sentirai figa”. Come anche “vieni qui e riceverai gli sguardi più brucianti di passione”; “qui corteggiare è di moda”. 
Scommetto che alla gentilezza, ai sorrisi, alle continue richieste di tutto il personale quasi tutto filippino o indiano che gravita, tra club, super, mall, ristoranti ti sei già riabituata.
Si incredibile. Che sorrisi, che gentilezza. E pensare che guadagnano pochissimo (i più fortunati 500 euro), hanno un sacco di limiti, tipo non poter uscire o circolare liberamente oltre una certa ora, subire continui controlli. Al punto che quando capiscono che siamo italiani, e lo capiscono subito, ti chiedono: “Portami con te. Ti pago io.” E che fatica dirgli no. Come il taxista dell’anno scorso. Kamal. Sempre a chiedermi la visa. “Kamal non vivo in Italia”. E allora “chiediglielo a tuo padre”. Ho dovuto cambiare compagnia di taxi per le sue continue insitenze. 
Alle donne in burqa mi sono abituata subito.
Si pure io. Non mi stupiscono. Ne ho trovate tante anche in aereo. Forse mi fanno effetto quelle più giovani. Quei bei visi quasi da bambini tutti coperti.
No a me fa effetto guardarle mangiare fuori, quell’atto di alzare il velo e infilare la forchetta sotto è davvero una tortura per noi amanti della tavola.
Si hai ragione, mi sembra una tale complicazione, che a me basterebbe per far rinunciare al pranzo fuori al ristorante. 
Si vabbè ma tanto voi non mangiate mai fuori. Anzi voi siete quelli che non mangiano proprio. Ah proposito. Vado che è ora. Vado a mangiare i miei 70 grammi di pasta. Che grande invenzione questa dieta.
Te lo dicevo io che la pasta non è un problema, guarda noi, non mangiamo altro.
Hai ragione, mi risparmiavo di andare dal nuovo dottore. Baci cara, ci vediamo nel pomeriggio.
No no, oggi no, oggi è arrivato il box con il nuovo gioco Little Einstein.
Ah ok. Andrò dalla nostra mitica amica Amal, che Patata con il suo poliglotta va d’accordissimo.
Mimma??
Siii. 
Ecco la prossima volta forse è meglio che metti dei pantaloni più lunghi.
Ahh ecco un altra cosa da ricordare. Siamo in Kuwait d’altro canto. Anche questo è Kuwait. 

Filed Under: EXPAT LIFE

Comments

  1. mammapiky says

    10 Settembre 2013 at 16:28

    Ecco questi aspetti mi piacciono meno…;-)))

    Rispondi
  2. Graziella Pezzetta says

    10 Settembre 2013 at 16:39

    Le donne fanno paura agli uomini, fanno talmente tanta paura che, gli uomini, le voglio coperte dalla testa ai piedi. La cosa triste è che le donne non lo sanno di avere tutto questo potere, altrimenti come spiegare questa sottomissione? Inutile che mi si venga a parlare di cultura, di “completezza” (questa ve la spiegherò un’altra volta) di scelta … le donne fanno molta paura agli uomini, ma non lo sanno e per questo gli uomini si sentono più tranquilli … a volte …

    Rispondi
  3. Mimma Zizzo says

    11 Settembre 2013 at 9:29

    Sicuramente sono realtà forti, incomprensibili per noi che viviamo in occidente. Spesso si tratte di “messinscene” perpetrate solo in pubblico, perchè a casa tutto e diverso e la società è fortemente matriarcale. La donna ha un ruolo fondamentale. Però ci sembrava giusto evidenziare qs aspetto che c’è . E come ho detto anche qs è Kuwait ma per fortuna non solo.

    Rispondi
  4. Anonymous says

    11 Settembre 2013 at 9:53

    Comunque un po’ di copertura ogni tanto non guasta, qui ci sono certe cinquantenni in canottierina e shorts…vabbe’ la liberta’ di espressione, pero’…! Ad ogni modo io e l’ expat-marito dopo il kw abbiamo smesso di tenerci per mano, li’ non si poteva, qui si puo’ ma si suda troppo….AC

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      11 Settembre 2013 at 18:25

      Ma come ho letto da qualche parte forse dopo tanti anni di matrimonio le effusioni con il marito potrebbe essere un incesto !!
      Anonimo torna sta casa aspetta te

      Rispondi
  5. Baby1979 says

    11 Settembre 2013 at 15:09

    Io a volte mi lamento di quanto questi americani siano incomprensibili nel loro modo di agire e di pensare ma direi che il Kuwait è proprio un altro mondo…non so sinceramente se sarei capace di adattarmi ad una realtà così diversa!

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      11 Settembre 2013 at 17:16

      Dopo un po’ ci si abitua a tutto quello che ci circonda; si impara ad accettare la diversita’ e rispettarla. Per fortuna il Kuwait e’ un paese aperto e tollerante quando ero in Libia era molto diverso.

      Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      11 Settembre 2013 at 18:16

      Cara baby non sei l’unica , in tanti non ce la farebbero e non ce la fanno. Però il Kuwait ha anche un sacco di persone interessanti. Un sottocoltura che quasi ti fa sentire felice di essere qui. Solo che nn e’ immediato e occorre andarselo a cercare.

      Rispondi
  6. Moky says

    11 Settembre 2013 at 16:27

    Se devo mangiare in quel modo….me ne sto a casa giuro, anche se devo entrare in acqua con i pantaloni lunghi, anche se prima di uscire devo coprirmi il viso…non mi piace nulla di quella cultura.

    Rispondi
  7. Mom says

    12 Settembre 2013 at 20:00

    il primo anno che ero qui, mia figlia aveva 9 anni. In spiaggia e in piscina stava col pezzo sotto del costume. Era piccola e piatta. Ma tutti la guardavano strana… poi mi sono resa conto che nessuna aveva solo il pezzo sotto: o il 2 pezzi, o quello intero o, peggio, mutanda e una specie di canotta/costume (secondo me scomodissima!). Puritani come pochi. Ora mi sono talmente abituata che quando vedo foto delle figlie di amici con solo il pezzo sotto… mi fa uno stranissimo effetto.

    Rispondi
  8. Mimma Zizzo says

    13 Settembre 2013 at 10:01

    Si anche inglesi e americani idem . Io provo sempre pena per quei bimbi costretti a tenersi quelle magliette tipo da surf umide e bagnate tutto il tempo . Ma loro mi dicono che è per proteggerli dal sole!

    Rispondi
  9. Silvia Pareschi says

    13 Settembre 2013 at 19:00

    Mamma mia, dopo questa lettura mi viene voglia di andare subito alla mia spa nudista!

    Rispondi
  10. Mimma Zizzo says

    13 Settembre 2013 at 19:01

    Brava fallo anche per noi!

    Rispondi
  11. Shaula says

    7 Ottobre 2013 at 10:13

    Apprezzo questo vostro modo di raccontare questi scenari: ironico, realistico, senza pregiudizi e tenendo sempre a mente che comunque e ovunque c’è dell’altro.
    Che magari si vede meno, si nota a fatica e bisogna andarselo a cercare, ma d’altra parte, altrimenti, che andremmo a fare in giro per il mondo, se non per scoprire, imparare e stupirci?

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      7 Ottobre 2013 at 13:09

      Shaula ti conosco da poco ma mi piaci un casino!!!

      Rispondi
  12. Mamma Avvocato says

    4 Febbraio 2014 at 14:14

    Sono un po’ perplessa: dite che pensate di dare opportunità ai vostri figli all’estero e di crescerli liberi in una società così?! Io non c’è la farei a vivere in un posto così, anche se poi magari a casa queste donne sono più libere e anche in Italia la condizione femminile non è delle migliori…comunque grazie per questo post sincero e ironico!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      4 Febbraio 2014 at 14:41

      E’ una opportunità perchè qui hanno facility importanti. Un fantastica scuola internazionale, crescono bilingue, hanno amici di tutto il mondo. Pensa che in Kuwait su 3 milioni di abitanti 2 sono expat. Impari che ci sono tanti modi di vivere la vita. Ma è anche vero che è va benissimo perchè sono piccoli. E quando sei piccolO…la serenità, la sicurezza che respiri qui è impagabile, come quando io vivevo al paesello. Ma dei miei tempi. Non ora. Poi noi ci siamo ripromessi che almeno, se non prima, dei loro 10 anni devo stare in un mondo democratico. Perchè a me non piace più di tutto la censura. E quello no. Non l’accetto. Ma ora va benissimo.

      Rispondi

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