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La nostra tabula rasa

30 Ottobre 2013 By drusilla 25 Comments

 SABBIA KUWAIT
Decidere di intraprendere la vita da expat è un po’ come ritrovarsi nel bel mezzo di un deserto.
Tutto attorno a te il nulla.
Guardi a destra, poi a sinistra e il tuo sguardo incontra solo sabbia e polvere.

Poi butti la testa in alto e vieni ipnotizzata da un cielo immensamente e profondamente azzurro, senza nuvole.
Tutto ciò che ti circonda non ti appartiene, non lo conosci, ti è completamente estraneo e ignoto. 
Questa è la sensazione che si prova all’arrivo in Kuwait.
Attorno a te gente sconosciuta, volti nuovi e diversi, la lingua che parlano non  è famigliare e spesso difficile da capire, parlare.
I cartelli stradali indicano luoghi mai visitati.
I palazzi e le costruzioni che incontri sulla strada non ti ricordano nessuno, sono solo abitazioni di forestieri ma non posso ancora essere definite case.
Ci sono momenti in cui questo deserto può sembrarti una prigione.
 DESERTO
Momenti in cui cerchi di alzare la testa per trovare qualcosa di conosciuto, amico ma la luce del sole ti acceca lo sguardo, ti costringe a riabbassare gli occhi e cercare più vicino, senza voler andare troppo lontano.
 DESERTO KUWAIT
È in questi momenti di forte sconforto, che decidi di reagire. 
Ti rialzi, raccogli le rimanenti energie e combatti. 
Ti dici che tu ce la puoi fare, anzi ce la devi fare. 
Ed ecco, come per magia, apparire dei piccoli segnali.
Si tratta di cose piccole ma comunque conosciute, cose che appartengono anche al tuo mondo precedente.
DESERTO KUWAITIANO
SABBIA DESERTO
Ed ecco che in fondo a quella strada sconosciuta, cominci a intravedere una luce. I primi segnali di vita. Il mondo che ti circonda comincia a prendere vita, a respirare, ad esistere.
 TRALICCI KUWAIT
Fai degli incontri sorprendenti nella loro semplicità
CAMMELLI KUWAIT
SAND

E se una pianta riesce crescere da sola in mezzo al deserto, è sicuro che anche tu ce la farai.
Questo deserto non è poi così lontano dalla città.
La tua nuova vita piano piano prende vita. Il passato è rimasto in un’altra terra, là in fondo a questa strada lontano da qui, ma ora è giunto il momento di andare avanti, vivere il presente e vedere cosa c’è lì in fondo da questa parte, oltre a questo deserto piatto e polveroso, così diverso da quello che ti aspettavi che fosse, così come non ti saresti mai aspettata che la tua vita prendesse questa svolta, ma chissà forse è proprio questo il bello.
Fare tabula rasa e ricominciare a riscrivere la tua storia.

Filed Under: EXPAT LIFE

Comments

  1. Anonymous says

    30 Ottobre 2013 at 12:00

    Mai arrendersi la vita non è facile specialmente per chi come voi a scelto un pezzo di mondo nuovo diverso da dove siete cresciuti ma proprio tu in un momento difficile della mia vita mi hai detto che io ero forte.Testuali parole li palle le hai tirale fuori mamma .Ora io lo dico a voi DAI che siete meravigliosi

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      30 Ottobre 2013 at 13:51

      Cara anonima….
      grazie

      Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      30 Ottobre 2013 at 14:11

      Grazie carina!

      Rispondi
  2. Mom says

    30 Ottobre 2013 at 13:46

    Carissime, sì. E’ così anche quando non sei in mezzo al deserto, credetemi. Commossa!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      30 Ottobre 2013 at 13:51

      Mom lo so. Ognuno di noi ha dovuto ricominciare e scrivere sulla propria tabula rasa.

      Rispondi
  3. Sabina says

    30 Ottobre 2013 at 14:49

    Ripensavo anch’io oggi all’inizio di questa avventura… ed è proprio come fare tabula rasa, è vero, e ripartire per reinventarsi la vita!

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      30 Ottobre 2013 at 19:39

      E’ la nostra seconda possibilità! Ci possiamo reinventare una vita!

      Rispondi
  4. Shaula says

    30 Ottobre 2013 at 15:15

    è forse questo, il dover fare tabula rasa, per forza di cose, per ripartire, perchè casa è lontana, perchè ormai che siam sulla strada bisogna andare, che mi fa temere che in realtà non saremo mai in grado, io e la mia famiglia, di andar va da qui.
    poi voi avete fatto un salto davvero grande, siete state coraggiose, a dir poco.
    un salto non tanto geografico, ma culturale, per il quale meritate davvero tanta stima.

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      30 Ottobre 2013 at 19:40

      Shaula, secondo me ce la possiamo fare tutti ma il segreto è cercare di vedere e pensare sempre positivo. Poi quando hai la tua famiglia, marito e figli, hai tutto ciò che ti basta, almeno per me!

      Rispondi
  5. Abaya and Heels says

    30 Ottobre 2013 at 20:18

    Questo post è meraviglioso… siete 2 grandi! spero di conoscervi di persona!!!

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      31 Ottobre 2013 at 6:40

      Ti aspettiamo!!! Tanto siamo vicine di “casa”.

      Rispondi
  6. Mimma Zizzo says

    30 Ottobre 2013 at 21:02

    tocca che ci vieni a trovare noi nn possiamo….grazie cara

    Rispondi
  7. MammaInOriente says

    31 Ottobre 2013 at 6:34

    E’ quello che mi dico sempre anch’io….se uno lo vuole veramente ovunque può trovare il bello, anche quando è molto nascosto! E poi come dice Drusilla, casa è dove ci sono tuo marito e i tuoi figli, ovunque nel mondo…

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      31 Ottobre 2013 at 14:59

      Il bello è ovunque attorno a noi, basta cercarlo con gli occhi giusti!

      Rispondi
  8. Moky says

    31 Ottobre 2013 at 11:42

    Dru, mi hai fatto commuovere. Hai scritto benissimo, un racconto pieno di sentimenti, di speranza, di forza. Un abbraccio

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      31 Ottobre 2013 at 15:06

      Grazie meravigliosa Moky!
      Ho cercato di descrivere e condividere i sentimenti che ho vissuto al mio arrivo in Kuwait.
      Un abbraccio

      Rispondi
  9. Anonymous says

    1 Novembre 2013 at 2:33

    Bellissimo post che sembra un film per come è accompagnato da immagini più espressive delle parole nel comunicare un’esperienza vissuta.
    Bello, molto bello, grazie.
    Mila

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      1 Novembre 2013 at 21:32

      Grazie mille Mila!

      Rispondi
  10. Silvia Pareschi says

    1 Novembre 2013 at 10:25

    Che bel racconto. Anche se dove sono io non c’è il deserto ma la nebbia, un po’ mi ci ritrovo 🙂

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      1 Novembre 2013 at 21:33

      Cara Silvia, nebbia o deserto mi sa che è la stessa cosa!
      Grazie

      Rispondi
  11. Anonima says

    3 Novembre 2013 at 13:06

    Foto stupende e un racconto da brividi 🙂 ve la caverete sicuramente! Un bacio

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      4 Novembre 2013 at 11:56

      Grazie Mille Anonimo!

      Rispondi
  12. Mamma Avvocato says

    21 Aprile 2015 at 13:25

    Si tratta certamente di una sfida immane e difficile ma, tra le tue parole, leggo anche come rappresenti pure una sorta di rinascita, quasi una seconda possibilità.
    Per quanto io non condivida tutte le scelte di espatrio, ammiro la forza ed il coraggio con cui tu e Mimma avete saputo guardare a questo deserto e non solo sopravvivere ma vivere appieno, imparare e uscirne, forse, ancora migliori!!

    Rispondi
    • drusilla says

      21 Aprile 2015 at 13:53

      Hai ragione, per noi ogni espatrio rappresenta la possibilità di iniziare da zero, ricominciare e reinventarsi. Questo perché ogni paese offre possibilità differenti tutte da scoprire e sfruttare.

      Rispondi
  13. Mammapiky says

    22 Aprile 2015 at 7:23

    Magari si pensa che la vita da expat sia una continua vacanza e si cade in un grosso tranello. L’ho fatto anche io ma leggendovi mi sono resa conto di quanto sbagliavo e che le novità si ci sono e possono pure essere uno stimolo per i primi tempi ma poi ci sono anche le difficoltà, il doversi adattare e non perdere al tempo stesso le radici, ricominciare da zero con gli amici e far affrontare il cambiamento ai bambini. La vita da expat è di sicuro un’opportunità ma di sicuro serve coraggio per coglierla. Tu ce l’hai!

    Rispondi

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