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Fare la valigia è un affare serio

27 Agosto 2013 By mimma 20 Comments

Il rientro è vicinissimo.

E oltre alla sottile malinconia, ai sospiri e ai progetti per il nuovo anno, siamo alle prese con l’impresa per tutte noi più ostica: fare la valigia.
Si sa per le donne è un impresa. Alzi la mano chi non ha sofferto di ansia da prestazione nella preparazione della valigia per le vacanze. Far entrare tutte le cose carine e apparentemente “futili” ma per noi indispensabili. Per non parlare di quando alla allegra combriccola si accoda un figlio. Hai la sensazione di doverti portare la casa dietro. Tutte cose che un uomo non può capire.
Immaginatevi se vi tocca fare una valigia dopo due mesi e passa in Italia, per rientrare in un posto dove “potezialmente” trovi tutto ma che spesso si rileva un grande bluff e non soddisfa i tuoi bisogni.
In questi giorni la consueta chat su whatsapp è tutta dedicata a questo argomento.
Io, Drusilla, Federica e Manu siamo tutte prese con questa immane impresa.
Cosa c’è di peggio di una donna che fa la valigia??  QUATTRO DONNE.
E ancora una volta si delinea la nostra diversità. Ognuno di noi sta cercando di far entrare in valigia un mucchio di roba, tutta diversa però.
Federica. L’amica che ora sta a Singapore, la dottoressa, oggi ha esordito con: “voglio il nobel per l’organizzazione delle valigie”. Noi subito le abbiamo chiesto: “A che quota valige sei arrivata??” Lei: “Sono a tre apocalittiche, due bagagli a mano, più zaino. Un tiggro grandezza umano.
Fede come sapete vive in una bella città,  molto umida ma bella. Il massimo dell’abbigliamento è canottiera, bermuda e infradito. E il Pidocchio come lo chiama lei, quest’anno andrà a scuola con la divisa. Quindi la domanda è cosa ci saranno nei suoi 70 kg e passa di roba???
Come vi abbiamo raccontato lei era la nostra “biblioteca” a Kuwait. E non è cambiata, lei nella valigia, non essendosi convertita come noi tre all’ ebook ci infila sempre un sacco di libri. Ora poi la quota è doppia per lei e il suo bel bambino. E poi non dimentichiamoci che lei è medico e il nostro favoloso Pidocchio ha vinto il premio come “bambino più ammalato del Kuwait” e ” bambino più ammalato d’Oriente”. Quindi è anche carica di medicine. Ultimi ritrovati. Kit di emergenze. Termometri che solo con lo sguardo ti misurano la temperatura. E sta testando un ricettore di malattie nell’arco 2 km. E visto che quest’anno appunto lui andrà a scuola ci sono pure tutta una serie di amuleti scaccia malattie, esorcismi vari e come le chiama lei “droghe leggere” (cioè tutti i ritrovati per rafforzare le difese immunitarie). 
Quindi la sua valigia è il prototipo di quelli per cui  “la prudenza non è mai troppa“.
Drusilla. Lei ha tutta la nostra invidia. Viaggia con la Qatar che ti offre il limite di 30 kg a persona (di norma 20 kg). Loro sono quattro e quindi quest’anno si sta davvero sbizzarrendo nella valigia. Sono già a quota 4 valige enormi, 4 trolley e due zaini. Oltre ai consueti libri per i bimbi e i giocattoli ricevuti in dono, la sua è la tipica valigia da salutista. Anche se a me ricorda quella che noi amici del sud facevamo quando rientravamo all’università a Milano.
E’ piena di ogni ben di dio. 10 kg di parmigiano reggiano, varie minestre di legumi, bresaola sottovuoto, farina di semola, macchina per fare la pasta, griglia elettrica, tisane varie, confetture fatte in casa, lieviti per fare pizza e pane, carta forno ecc. 
E il bello sapete qual è? Che loro a mio avviso, e dopo i miei post  potete capirmi, sono inappetenti! Mangiano pochissimo, 200 grammi di pasta in quattro. Ma vuoi mettere aver qualcosa che sappia di cibo vero e di qualità?
Quindi la sua è la valigia del prototipo “tutto d.o.c.”.
Emanuela. Lei è la mamma dei gemelli. Quella sempre perfetta. Impeccabile. Trucco e capello sempre in ordine. Bella e fine. A vederla immagini che passa il tempo davanti allo specchio e che abbia armadi stracolmi. Nulla di più sbagliato. Lei pur essendo in tre (lei come me vince viaggio  andata e ritorno da sola con figli) viaggia con una valigia da 20 kg e un trolley piccolo! 
E’ il mio mito. Non a caso è il prototipo della vera expat e anche un pò della Bree di  “desperate housewife”.  Però senza essere pazza e malefica. Lei è solo bravissima in tutto quello che fa (pulire da sola casa, cucinare, cucire, organizzare viaggi, montare mobili, leggere libretti di istruzioni, maneggiare oggetti elettronici  ..ecc…ecc).
Quindi lei è il prototipo della “valigia perfetta”. Piena solo di quello che serve davvero.
Mimma. Lo confesso. Io sono una frana nel fare le valige. Soprattutto quelle che servono per lunghe permanenze. Io sono il prototipo che quando fa la valigia si chiede: e se poi mi serve anche questo?? Così finisco per portarmi il mondo.
Nella mia valigia non ci sono libri. Per giustificarmi mi dico che io ho l’ebook e per Patata ci sono quelli in inglese che compro lì. Non ci sono cibi. Capirai ho fatto la riserva per i prossimi 10 mesi. Ho mangiato così tanto che se apro una valigia e vedo cibo sto male. Ma cosa ci potranno mai stare nei 50 kg e passa che mi trascino? SCARPE…tantissime SCARPE. Per me e Patata. Se passi nelle Marche non vuoi fare un giro tra i loro fantastici outlet? E vogliamo parlare dei VESTITIIII???!! Vabbè a Kuwait usciamo poco. Ma qui in estate c
i sono i saldi e lì la roba estiva la uso tanto, quindi come resistere alla  magliettina, alla gonnellina, ai vestiti NUOVI?? Così carini e a un prezzo quasi ridicolo?? E’ impossibile resistere. Ovviamente tutto doppio. Per me e lei che sta diventando peggio di me. E gli orecchini??? Meglio non contarli! E le borse?? Vi dico il numero di Patata: 6 borsette di varie dimensioni. E come dimenticare tutto l’occorrente per capelli??? Io ho i capelli ricci e come più volte ho detto la mia è una famiglia di grandi parrucchieri.  E i capelli ricci e biondi (finti) richiedono tanta cura! Forse ho esagerato un po’, so già che mi toccherà puntare al check-in dove c’è un uomo. Farò gli occhi dolci e cercherò di impietosirlo con la bimba in braccio per non pagare i kg extra.
Comunque ho deciso. L’anno prossimo DO UNA VALIGIA A MANU. Problema risolto!

E voi in quale prototipo vi riconoscete???

Filed Under: EXPAT LIFE, VIAGGI

Comments

  1. Anonymous says

    27 Agosto 2013 at 9:02

    La tecnica del pietismo funziona…alla fine noi avevamo un sovraccarico.di 15 kg- 5 kg per valigia,- ma il marito expat ha sedotto la signorina della Singapore Airlines che ha chiuso un occhio. Io e il Pidocchio interpretavamo la parte dei kossovari in seconda fila, per commuovere di piu’, lui faceva ciao ciao con la manina alle valigie che scivolavano sul nastro. Penosi…per fortuna non ha pesato i bagagli a mano….Federica

    Rispondi
  2. Mimma Zizzo says

    27 Agosto 2013 at 9:11

    Vi hanno condonato 15 kg???!!! spero di trovare una signorina clemente….

    Rispondi
  3. Moky says

    27 Agosto 2013 at 11:00

    Io sono abbastanza essenziale, anzi, lo siamo tutti. Viaggiamo sempre con bagaglio a mano x paura di perderlo. Fai conto che siamo andati 20 giorni negli USA con uno zaino a testa e avevo il bimbo di 1 anno che non aveva diritto al bagaglio.
    L’unica cosa che non manca mai nel mio bagaglio sono le medicine. Mi porto sempre di tutto, per non dovermi sobbarcare spiegazioni in una lingua che conosco poco.
    Un’altra cosa a cui tengo è avere l’intimo in coordinato con la maglietta che indosso o l’abito, quindi porto molti completi intimi, troppi!!!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      27 Agosto 2013 at 14:19

      QS FA TROPPO RIDERE…uno zaino per 20 gg…con nano di 1 anno?? MA COME FATE???!! mio marito per 15 gg in brasile mi obbligo a un bagaglio in mano, avevamo tanti aerei da prendere. Grande idea, peccato che io non abbia una foto di quel viaggio o se le ho visto come erano ridotti i miei capelli (senza crema, schiuma e diffusore) LE HO BUTTATE,

      Rispondi
  4. Serena Semplicemente says

    27 Agosto 2013 at 12:19

    Ti dico solo che sabato ho preparato: un borsone grande, uno zaino da montagna, una borsa a tracolla di medie dimensioni, due zainetti…siamo in 4, ma siamo stati fuori una sola notte!!
    Comunque, per me, la cosa più pesante è disfare le valigie quando si arriva a casa, è la cosa che odio di più in assoluto!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      27 Agosto 2013 at 14:20

      NO NO IO ODIO FARLE….
      troppo stress…per fortuna che c’è il tuo commento. iniziavo a sentirmi mosca bianca.

      Rispondi
  5. Valentina VK says

    27 Agosto 2013 at 13:45

    Questo commento è stato eliminato dall’autore.

    Rispondi
  6. Valentina VK says

    27 Agosto 2013 at 13:46

    io sono partita drusilla e aspiro alla emanuelizzazione..forse mi manca una terza nana per completare la trasformazione in donna obbligatoriamente efficiente, anche se sul lato pulizie dmestiche ho gettato lqa spugna e sono passata al mantra: di polvere briciole e casino non e’ mai morto nessuno 😀

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      27 Agosto 2013 at 14:17

      anzi dicono che rafforza gli anticorpi! stai già pensando al terzo??? MIA EROINA!

      Rispondi
    • Valentina VK says

      27 Agosto 2013 at 16:13

      il problema e’ che io non mi sento assolutamente adatta a far la madre di maschi…e sono gia’ due volte che l’ho scampata…temo tantissimo l’altro 50% di possibilita’ per cui al momento rimando, pero’ indubbiamente nella lista dei pro della vita da expat che facciamo e’ lo spazio finanziario di poter avere piu’ bambini…

      Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      27 Agosto 2013 at 19:56

      Hai ragione anche se tu vivi in un paese civile ( sarà per qs che io non mi sono troppo stupita dei miei corregionali). Comunque a me qs estate e’ venuta voglia ma per ora il marito fumata bianca !

      Rispondi
    • Valentina VK says

      29 Agosto 2013 at 8:42

      il senator invece ha cambiato idea proprio in ferie (vedi che ci sono stati anche i lati positivi :-D) (ti ho risposto di la’ da me, vorrei solo che ti fosse chiaro che le mie osservazioni sono scevre di ogni regionalismo, sono le persone che rendono il mondo migliore o peggiore, non quelli che sono nati in un luogo o in un altro)
      baci

      Rispondi
  7. verdeacqua says

    27 Agosto 2013 at 15:16

    quest’anno sono andata via leggera, ma l’anno prossimo riduco ancora e ancora!! Comunque anch’io odio più doverle disfare che fare!!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      27 Agosto 2013 at 19:59

      Troppo brave qs donne !

      Rispondi
  8. Wanesia says

    27 Agosto 2013 at 17:22

    Io prendo prima le cose che vorrei portare poi ne escludo un po´ e anche una seconda volta. Alla fine mi accorgo che potevo portarne ancora di meno roba. Per il ritorno invece con fare certosino faccio entrare tutti gli alimenti made in Italy,ma proprio tutto 😀

    Rispondi
  9. mom says

    27 Agosto 2013 at 19:32

    Mi fai morire dal ridere!
    Io parto da qui a valigie vuote. I vestiti mi costano decisamente meno qui. Dall’Italia mi porto: TOVAGLIE (che qui non si usano e quelle poche sono oscene!) e cibo che infratto! Poi appena arrivo qui mi accorgo di aver dimenticato un sacco di roba. (domanda: ma non sono 23 i kg di valigia?)
    Il problema ci sarà il giorno che/se dovremo tornare in Italia… per sempre… ma forse, anche solo per la tristezza, lascerò tutto qui per non avere ricordi…

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      27 Agosto 2013 at 20:03

      Quello ce l’ho !! Una tovaglia !! Per il resto credo che devo imparare a portarmi meno roba ! Ci devo riuscire !

      Rispondi
  10. mammapiky says

    28 Agosto 2013 at 13:34

    Tanta ammirazione…guarda io entrò in crisi anche per fare il bagaglio per un week end!!!

    Rispondi
  11. MammaInOriente says

    29 Agosto 2013 at 8:01

    Io ormai sono un’esperta di valigie dato che faccio e disfo in continuazione da troppo anni!
    In questo rientro in Thailandia ero bella carica dato che, essendo la prima volta che andavamo in Italia, ho riempito le valigie con tutto quello che non avevo trovato in terra thai e mi era mancato : una super scorta di parmigiano che qui costa un botto, l’origano calabrese, la salamoia bolognese, sciroppo di menta, delle tende ed anche qualche accessorio per la cucina. Mi sembrava di aver un po’ esagerato, ma in confronto alla macchina della pasta di Drusilla, direi proprio di no!!

    Rispondi
  12. Deshna Francesca says

    31 Agosto 2013 at 23:35

    finché eravamo in due bagaglio a mano e fine: anche a Natale, in Italia ho vestiti pesanti e grossi che qua non arriviamo ad usare, le minime sono dieci gradi in inverno!

    Ma da quando siamo in tre o viaggio sola con il bimbo, mio padre impietosito ci paga la valigia da imbarcare, così da poter portare più cose e non dover trafficare avendo due mani e un bambino piccolo.

    Poi pure io, vestiti su vestiti e poi…. rimango in tuta in inverno e in vestitino e costume da bagno in estate, ovunque vada.

    Che tristezza!!

    Rispondi

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