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tranquillamente Marche

12 Agosto 2013 By mimma 11 Comments

“Tranquillamente Marche” era lo slogan con cui tempo fa la Regione Marche decise di promuovere una terra a quel tempo a me sconosciuta. 

Un biglietto da visita perfetto per tanti, meno per me e, se un pò avete imparato a conoscermi, potete capire il perchè.
Con il tempo ho imparato ad apprezzare quelle colline verdi, i campi di girasoli, il mare adriatico che spuntava in lontananza. 
Mi hanno affascinato i borghi, il mattoncino di cotto tipicamente marchigiano con cui sono costruite le case, quell’aria buona e tutto quell’ordine.
Un forte senso civico che vedi in ogni angolo. E uno buono spirito imprenditoriale , tanto che Cesare Paciotti in un intervista coniò il termine “marche thinking”. Volendo racchiudere in quella frase, uno stile, un modo di fare imprenditoria: Il pensiero marchigiano. Non a caso lì,  il calzaturificio, è il fiore all’occhiello della regione e non solo. E per tutti vale l’esempio di Diego della Valle oltre di Paciotti, Alberto Guardiani.
Ma anche Eugenio Straffi, l’inventore delle Winks e di una bellissima casa di produzione che si chiama Raimbow. Storie di successo che non sono coincidenze.
Mi ha sempre affascinato vedere le colline e di lì a poco il mare. Il punto forte sono i borghi, ma anche i paesi sulla costa adriatica sono belli. A farla da padrone è un bel lungomare, spiagge enormi e attrezzate, tanti chalet (da me noti con il nome Lidi), e l’idea che ti trasmettono è quello di una vita sana e semplice. Senza contare la splendida zona del Monte Conero e quel tratto di mare in cui gli scogli sono bianchi.
Ai tempi dell’università quando prendevo il treno diretta a casa, ricordo che pensavo SEMPRE “perchè non sono di Ancona?” Si quelle 5 ore di percorrenza mi sembravano ragionevoli, rispetto alle 11 che mi aspettavano per tornare a casa.
Involontariamente ho attratto a me queste regione.
Quando ho conosciuto il marito su un cucuzzolo della montagna in trentino, ricordai  immediatamente quel desiderio.
Lui mi ha fatto conoscere il suo mondo.
Il suo cuccuzzolo, una paesino di 3000 mila abitanti, su una bella collina marchigiana.
Ne è così innamorato che quando ci arriviamo in macchina ci tocca urlare “evviva, evviva” non appena si intravede il cartello marche e il repertorio prevede pure lanci di  baci.
Io l’ho assecondato, mi ci sono affezionata, anche se per me restano “troppo tranquille” e spesso non riusciamo a fare le cose più belle che ci sono lì.
Le vacanza da expat non sono vere vacanze, sono più dei ritorni a casa. 
E’ tutto un rincorrersi di parenti, famiglia. E’ tutto un prendere ma anche dare.
Noi poi abbiamo lo sforzo doppio, ci dividiamo tra puglia e marche.
Confesso che spesso è faticoso, sopratutto con una bimba piccola.
Spesso sei sempre tu che ti adatti, mai gli altri.
Ma comunque mi ritengo fortunata. Entrambi proveniamo da due belle regioni. Che in estate sono bellissime, seppur diverse.
Patata prende il meglio e sta sempre diventando più brava nell’esercizio di adattamento.
Io a volte lo confesso accuso la stanchezza, ma sono troppo felice di farle fare il pieno di famiglia.
Di trasmetterle le radici oltre che le ali.
Vederla con il nonno, le zie partene . Vederle camminare tra quei borghi.
Vederla pure un pò perplessa davanti al mare adriatico ” mamma ma questo non è mare”  “io ho paula”  dopo quello pugliese che sembra una piscina.
E’ bello vederla innamorarsi della cugina ed essere intimidita davanti al cugino cadetto “grande”. Restare a bocca aperta davanti alla ricostruzione storica dei giorni del conte “azzolino”. Scoprire cos’è un cavaliere medievale, un mangiafuoco, uno sbandieratore.
L’ho già detto con lei sto riscoprendo il mondo.
E io?? Io mi aggiro attenta, cerco di godere ogni giorno, ogni momento, spesso sono silenziosa.
Ammetto che io le Marche le studio sempre un pò.
Si le studio perchè il sogno di mio marito è sempre stato di andare a vivere lì su quel cucuzzolo.
Cerco di capire quanto e come ci vivrei, cosa inventarmi. 
Ormai lo so che per noi è importante stare insieme.
Però lo confesso faccio ancora un pò fatica a immaginarmi lì.
Sarà perchè questa esperienza estera ha allargato ancor di più i miei orizzonti e per ora non ce la faccio ancora a sognare quel cuccuzzuolo, ve l’ho detto che la vita da expat dive
nta uno stile di vita.
E il bello sapete qual’è???
Ho sentito dire al marito: sai che non sono più così sicuro di volerci tornare a vivere qui??
Come al solito siamo allineati. Non è necessario parlarci. Pure lui sta cambiando.
Però io lo scrivo e anzi vi rendo tutti testimoni.
Che i mariti si sa a volte hanno delle amnesie….
Però ora godetevi con me questa regione. Ve ne parlerò ancora.
Ora grazie alla bravura della mia cognata Claudia vi mostro il cucuzzulo di mio marito .

Mica male vero? 

Ecco se avete voglia di una fuga in una bella regione dove potete trovare dalle montagne, colline, mare, buona tavola e anche storia le Marche vi possono soddisfare e poi…per agosto sono perfette, non troppo affollate e  TRANQUILLE.

Filed Under: Senza categoria

Comments

  1. Serena Semplicemente says

    12 Agosto 2013 at 15:29

    Che meraviglia!! Spero di avere occasione di un giro da quelle parti, prima o poi…

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      12 Agosto 2013 at 22:08

      si ne vale la pena!!! Come dice Francesca è la nuova toscana…

      Rispondi
  2. Graziella Pezzetta says

    12 Agosto 2013 at 15:49

    Le Marche … bei ricordi, una volta ricordo ci sono passata un giorno per vedere il castello di Urbino e me ne sono innamorata. Ci sono tornata l’anno dopo per la festa degli aquiloni, l’albergo era sulla collina in mezzo ai girasoli, ci sono stata 4 giorni a Urbino è piccola, deliziosa, si mangia da Dio, le persone gentili e la festa degli aquiloni, che se non ricordo male è il 1° settembre, è emozionante. Bellissima vacanza.

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      12 Agosto 2013 at 22:13

      ma quante ne sai??? bello il tuo racconto . Mi hai fatto venire voglia di andarci. Qs regione la conosco troppo poco.

      Rispondi
  3. Deshna Francesca says

    12 Agosto 2013 at 18:00

    Adesso piango.

    Ho studiato e vissuto ad Ancona tre anni.

    Non credevo che fosse una città così bella dentro una regione meravigliosa. Il mare, il Conero (gli amici con la barca), l’interno, le giuggiole, il vino….aaaaaaaahhhh. Macerata, Ascoli, Jesi….

    Le marche sono la nuova toscana! A vedere poi certe villazze comprate da certi ricconi, aho!

    che meraviglia.

    Un altro luogo dove devo portare assolutamente Raul.

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      12 Agosto 2013 at 22:14

      Francesca quando ci porti Raul chiamami…così ci vediamo!!! Hai proprio ragione.

      Rispondi
  4. Alba Puzzle says

    12 Agosto 2013 at 21:26

    Wow che bella promozione alle marche!
    io ci vivo e devo dire che viverci non è così piacevole come essere di passaggio, ma parlo della parte sud dell’entroterra, il nord è altra storia
    come estetica tuttavia è una bella terra ^_^ molto molto bella

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      12 Agosto 2013 at 22:15

      Cara Alba, vivi in una regione bellissima, ma come in tanti posti in Italia in qs momento non si sta benissimo. Poi l’entroterra ha il limite di essere “vecchio”. Pochi giovani . Almeno qs è stata la mia impressione.

      Rispondi
    • Alba Fosci says

      14 Agosto 2013 at 14:19

      hai avuto la giustissima impressione 🙂

      Rispondi
  5. Moky says

    13 Agosto 2013 at 10:10

    Che posti meravigliosi…visti con gli occhi dei bambini poi acquistano ancora più bellezza.
    Sei fortunata, lo sai vero??? La Puglia, le Marche, il Kuwait….

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      13 Agosto 2013 at 10:59

      Cara Moky si sono fortunatissima. Non solo per i motivi che pensi tu , ma perché non ho mai smesso di essere curiosa e ottimista. Ho voluto superare tutte le mie paure, rinunciando a una vita bellissima e da me sognata si da bambina. Ho voluto credere a un progetto, lasciando molta parte di me, ho voluto trasformare in opportunità tutto quello che mi accadeva . Un esercizio duro che però sta dando i suoi frutti. Perché alla fine e’ proprio vero bisogna aver paura solo di avere paura e poi come dico sempre ” push your fuck”.

      Rispondi

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