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Su di noi nemmeno una nuvola: Maldive

21 Ottobre 2013 By mimma 17 Comments


Ottobre non è il periodo migliore per andare alle Maldive. 
Il rischio di piogge è alto.
Noi lo sapevamo ma se hai le ferie obbligate a ottobre che fai?
Rischi. Perché tanto è periodo critico per tante destinazioni. A meno che non rimani nel golfo, ma avevamo bisogno di cambiare aria. Soprattutto il marito che dal 7 agosto è fisso a Kuwait City.
E la pioggia non è mancata, anzi pare che una settimana così piovosa era da tanto che non la vedevano, il sole lo abbiamo visto a tratti.
Ma questo ha scalfito il buon umore dei nostri tre piccoli eroi?
No assolutamente. Soprattutto grazie all’entusiasmo del marito, che trasudava gioia e felicità da tutti i pori. Lui che potendo scegliere vivrebbe con poco o niente, sul cucuzzulo di una montagna o su un isola in mezzo al mare, invece ogni giorno indossa giacca e cravatta e combatte con numeri e analisi economiche da cardio palma, qui è tornato in contatto con la sua parte più profonda e selvaggia.
Quindi piove? E chi se ne importa. 
Il mare resta azzurro, caldo e se infili la testa sotto l’acqua capisci il vero senso dell’universo. Bello, colorato e vario. Perché qui il vero spettacolo più della spiaggia bianca, del mare turchese, della vegetazione è la fauna marina. Pazzesca.
Era così felice che io è Patata vivevamo di luce riflessa. Era lui il nostro sole. 
Mamma: papà è troppo divertente… mamma: papà è bravissimo. Questo il ritornello della figlia innamorata pazza. 
Insomma abbiamo vissuto nella nostra bolla, beandoci della bellezza e delle serenità. Consapevoli di vivere un momento speciale di quelli che ricordi quando sei down. 
Però…però non ho potuto fare a meno di notare quanto il mondo sia cambiato.
Nonostante ogni giorno legga dai 3-4-5 giornali, addirittura mi lancio a sfogliare pure  qualche giornale straniero e alcune analisi che il marito mi gira, sono dovuta venire fino a qui per avere la percezione che tutto è diverso.
Noi abbiamo scelto un resort famoso per essere kids friendly. Perché se hai una figlia curiosa, abituata a stare con amichetti e a essere impegnata ti tocca. 
Fosse stato per noi avremmo scelto un resort piccolo piccolo, senza nulla o quasi, dove hai davvero la sensazione di essere sperduti in mezzo all’oceano, ma poiché è vacanza, lo deve essere per tutti.
Eravamo pronti a tutto ma ..non di trovare così tanti cinesi.  
Ma che si sono messi a viaggiare pure loro? Da quando hanno scoperto le Maldive? E perché sono così tanti? Tutti in coppia, giovani, giovanissimi, nessuno che parla con nessuno, solo con il partner. Forse è un viaggio premio di qualche società? O è una trovata del governo mandarli tutti insieme ? Oppure li ci si sposa tutti insieme e poi si parte, e il governo che ti fornisce il decalogo del bravo viaggiatore ti vieta di fare amicizia? Forse abbiamo scelto un resort pubblicizzato li, che fa dei pacchetti speciali. 
Niente di più sbagliato, il direttore ci ha spiegato che da quando i cinesi viaggiamo alle Maldive non esiste più bassa stagione, sempre sold out. Il nuovo trend è passare 4 giorni per festeggiare qui la luna di miele. Arrivano con il loro vestiti da sposa, fanno un servizio fotografico, provano tutto, tranne immersioni, anzi hanno problemi a nuotare e tanti si fanno male con i coralli. Poi ci sono pure le famigliole. Le più difficili da gestire. Prive di regole.
Ha continuato dicendo, che per il 2015 il 50% dei viaggiatori in giro per il mondo saranno loro e il restante 50% il resto del mondo. Dato che mi ha impressionato.
Li vedevo tutti uguali, tutti vestiti malissimo, gli uomini con gli short uguali ai vestiti delle compagne o, stessa fantasia del costume o, stessa t-shirt con la scimmietta, mangiare con la testa nel piatto sempre e solo noodles, con enormi macchine fotografiche, denti terribili, fiori nei capelli e “originali” infradito.
L’unico momento di unità nazionale è stato quando patata ha fatto amicizia con bimba cinese e li tutti contenti e a scattare foto, neanche ci fossero George e la principessa Kate.
Poi il papà della bimba cinese si è arrabbiato. Ha urlato qualcosa in cinese e tutti hanno smesso di sorridere e hanno cancellato le foto.  Salvo poi venire da me e chiedere a patata di fare foto con loro. E io potevo rovinare questo slancio di confidenza e apertura con un esponente del restante 50 % del mondo? 
Non ho potuto fare a meno di chiedermi, quando ci saranno loro a capo del mondo, perché è innegabile saranno loro, visti pure gi ultimi autogol dell’amato Obama, che mondo sarà? Più triste? Più produttivo? Ancora più omologato? Mah. E come hanno fatto a superarci così tanto? Vi giuro che io conosco dieci italiani migliori di questa 200.
Una mia amica mi ha detto che bastava che io guardassi chi gira per Montenapoleone, la via del lusso  a Milano, per arrivare alle stesse conclusioni.
I cinesi sono i nuovi padroni del mondo. 
Amici expat in Cina o posti asiatici, avete tutta la mia stima.
Ho sempre pensato che il Kuwait non fosse il peggio che poteva capitarmi.
Poveri camerieri maldiviani che hanno imparato l’italiano, a che gli serve?
Qua di italiani neanche l’ombra. Ma in generale pochi europei. Chissà forse a dicembre la proporzione sarà più equa .
Negli anni ’90 girava una battuta geniale: quando i cinesi impareranno ad usare la carta igienica addio foresta amazzonica!
Mi sa che quel momento è arrivato. Qua siamo fritti!
Dopo tre giorni ho assorbito il secondo cultural shock della mia vita, sono tornata nella mia bolla, aiutata  dall’amico ritrovato cosmopolitan, dai flute di campagne che mi trovano sempre per mano (formula all incluse croce e delizia) il mio adorato salame anche se qui sapeva di poco . Ma in tempo di carestia non si butta nulla !!!
Lo snorkeling di coppia, mano nella mano, perché dopo il reef inizia l’abisso che fa un pò impressione, così come i piccoli squaletti sotto i nostri piedi, ma era una prova d’amore.  

Menzione speciale alla mia piccola selvaggia, suo nuovo nickname molto più realistico e tagliato su di lei, del suo stesso nome. Ha tolto le ciabatte e non le ha più messe. Viaggiatrice perfetta che ha fatto sua la massima che più della meta e’ il viaggio che conta. Tutto il tempo mamma aereo, bello, quando prendiamo il secondo aereo, il terzo, la barca… E che ancora non conosce distinzioni di razza e lingua ma solo l’equazione tu bimbo allora io gioco con te. E se non vuoi giocare, vedrai che ti convinco presto.
Ah lo sapete che tutti erano stupiti che lei italiana capisse e parlasse inglese invece stesso stupore non era riservato ai suoi amici tedeschi di mamma australiana ??

Concludo che viaggiare è sempre una figata. Che impari sempre tanto, anche in posti che non ti aspetti. E come sapete imparare, capire per me è tutto.
Sarà la vecchiaia o quella parte pesante di me, chi lo sa…

 

Comunque W le Maldive anche con la pioggia, possibilmente con meno cinesi e con resort più selvaggio!

 

Perché alla fine anch’io sono un po’ selvaggia e non solo party girl ..
 

 

ecco cos’è per me l’amore
che dici il paradiso è così?? perchè se è davvero così, conviene essere bravi sul serio

 

 


una serra nel giardino dell’eden…quando l’uomo da una mano alla meravigliosa natura
mare…mare…mare…
il mio cultural shock
bello, bellissimo il mare, ma questo cielo ne vogliamo parlare?
piove, ma guarda come piove
quando sarò nervosa guarderò questa foto
alberi quanto mi siete mancati
mamma metti il fiore
così ti faccio foto…unica  testimonianza che in questa vacanza c’ero pure io. Grazie selvaggia che se non ci fotografiamo tra noi…
la mia selvaggia, un po’ principessa, un po’ pirata, il nostro sole

 

 

 

PS. Se volete indicazioni più tecniche, sulla vacanza, voli, resort, escursioni, bimbi, scrivetemi. 

Filed Under: VIAGGI

Comments

  1. Anonymous says

    21 Ottobre 2013 at 10:04

    Vieni a Singa Mimma, un sacco di amici orientali ti aspettano!! Ora non ci faccio piu’ caso, ma sempre un po’ rimpiango l’amico kuwaita che dice inshallah….
    Ah, per la cronaca io pure vivo in infradito.
    Vi sto aspettando!!!! Baci Ac

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      21 Ottobre 2013 at 10:11

      io pure sempre in infradito….ma lì ho visto dei modelli che tu non useresti mai…tanti con zeppa…Comunque amica sei la numero 1…tanto di cappello…

      Rispondi
  2. Abaya and Heels says

    21 Ottobre 2013 at 10:07

    Bellissime foto!! io sono stata li nel 2007, resort piccolo e tranquillo, era pieno di russi. Di cinesi nemmeno l’ombra… quando è successo che hanno deciso di uscire di casa e cosa mi sono persa??

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      21 Ottobre 2013 at 10:15

      Anch’io ero rimasta ai russi…l’anno scorso a Dubai un sacco…persino ho visto intere boutique con pellicce….in un posto dove non fa MAI freddo…
      ma a qs cinesi non ero preparata…ma la mia amica libanese appena rientrata dall’italia mi ha detto che pure li uguale…

      Rispondi
  3. Graziana (La stanzetta inglese) says

    21 Ottobre 2013 at 10:17

    Io ero sconvolta dall’incontrare solo polacchi in Inghilterra, e infatti il polacco è l’unica lingua che ho parlato lì, e grazie a questo ho trovato subito casa e lavoro. Facciamocene una ragione e impariamo ‘sto cinese: http://www.centostorie.it/public/wordpress/?p=6529

    Rispondi
  4. Anonymous says

    21 Ottobre 2013 at 15:51

    L’ infradito zeppato e’ il mio prossimo obiettivo…sono o no la Ferragni d’ Oriente? Quando atterri farai finta di non riconoscermi…

    Rispondi
  5. Moky says

    21 Ottobre 2013 at 17:41

    Che meraviglia di foto!!!
    Un giorno ero a venezia, in piazza san marco, piena zeppa di cinesi, come hanno visto Miciomao si sono fiondati e hanno cominciato a prenderlo in braccio e farsi foto…noi eravamo allucinati.

    Rispondi
  6. MammaInOriente says

    22 Ottobre 2013 at 17:53

    Qui in Thailandia ormai ovunque solo russi e cinesi. E se lì c’erano soprattutto coppie giovani ti è andata bene. Non puoi capire come siano i cinesi di 50-60 anni in gruppo-vacanza…un incubo! Senti il baccano da lontano e ti dimentichi cos’è il silenzio. E per il mio piccolino che ha i ricci non c’è pace, tutti lo vogliono toccare e fotografare. Come dice mio marito, fra adesso con i cinesi in vacanza, fra nei precedenti 3 anni in Cina, le foto dei nostri figli, saranno in centinaia di album di sconosciuti cinesi!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      23 Ottobre 2013 at 7:23

      Hai tutta la mia stima. Una mia amica e’ appena rientrata da una vacanza in Thailandia e me l’ha racconto !

      Rispondi
  7. mammapiky says

    22 Ottobre 2013 at 23:21

    Mai stata alle Maldive se non per uno scalo ma sai che tutte le persone che conosco e che sono andate, hanno incontrato più pioggia che sole?!?!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      23 Ottobre 2013 at 6:11

      Io ci ero stata nel 2007 sempre con il marito ai tempi fidanzato da pochi mesi. Era febbraio e il tempo magnifico ! Mai una goccia … Il periodo ideale e’ da fine novembre a febbraio. Poi magari qualche acquazzone si becca ma dura poco. Noi ogni giorno e spesso tutta la notte e qualche ora nel giorno!

      Rispondi
    • mammapiky says

      24 Ottobre 2013 at 13:10

      Comunque e’ il clima degli arcipelaghi ad essere sempre un po’ incerto. Qualche anno fa, siamo stati nella Polinesia Francesce, il tempo variabile tutti i giorni e ci spiegarono che sono zone troppo esposte per avere stabilità. Certo qualche momento di pioggia, li non vuol dire brutto tempo, ne tanto meno freddo, e questo consola.

      Rispondi
  8. Anonymous says

    30 Ottobre 2013 at 1:43

    ricorda che le differenze culturali fanno si che i tuoi occhi vedano in modo soggettivo certe cose.. i cinesi potrebbero dire lo stesso di noi italiani.. che in quanto a caciara non siamo da meno.. ma non si può mai generalizzare.. giusto?.. sarebbe bello iniziare a guardare il prossimo senza dover per forza specificarne la razza..
    Daisy

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      30 Ottobre 2013 at 6:56

      Cara Daisy, mi dici dove vivi tu?
      Ieri ero seduta con una pakistana velata, un indiana, una libanese, americana, una singaporiana, una russa, srylankese…insomma la diversità fa parte del mio quotidiano. E tutti mi chiedono sempre where are you from. Perchè è lampante anche per loro che io sono diversa. E questo senza critiche, una volta assodato la provenienza si va avanti e mi chiedono dove hai comprato le tue belle scarpe? Alle maldive erano davvero tanti e non posso fare finta che non mi abbia colpito. Poi come ho detto dopo 3 gg avevo assorbito. Sai non c’è nulla di male a prendere atto della diversità di ognuno di noi. E’ un dato di fatto…

      Rispondi
  9. Anonymous says

    31 Ottobre 2013 at 18:07

    So cosa vuol dire vivere in un ambiente multiculturale e l’ho sempre trovato stimolante, prendendo proprio dalle differenze culturali spunti per imparare sempre qualcosa di nuovo. Ho abitato con tre cinesi per un anno, quindi so bene che ci sono tante differenze culturali, ma permettimi di dire che alcune tue frasi possono risultare forti agli occhi di un lettore:
    “Eravamo pronti a tutto ma ..non di trovare così tanti cinesi.” ..!!!!
    “Ma che si sono messi a viaggiare pure loro?” Da quando hanno scoperto le Maldive? E perché sono così tanti?”..ma cosa sono, degli extraterrestri?
    “Poi ci sono pure le famigliole. Le più difficili da gestire. Prive di regole.”..proviamo a mandare alle Maldive lo stereotipo della famiglia media italiana, di bassa/media estrazione sociale, poi vediamo chi è più facile o difficile da gestire…
    “Negli anni ’90 girava una battuta geniale: quando i cinesi impareranno ad usare la carta igienica addio amazzonica!Mi sa che quel momento è arrivato. Qua siamo fritti!”..questa frase mette addosso davvero tanta tristezza, soprattutto nel sentirla dire da chi vive in ambienti un po’ più ricchi e stimolanti a livello culturale..ma forse questo può non essere sufficiente..

    come dici non c’è nulla di male a prendere atto delle diversità di ognuno di noi, anzi, queste dovrebbero aiutarci ad aprirci, ma perdonami se ti dico che nel leggerti traspare un pochino di “fastidio”…no offence e nessuna polemica, semplicemente è la mia percezione. Aggiungo che il tono della tua risposta è sulla difensiva, o almeno così io l’ho percepito..penso che avere un blog ed esprimere punti di vista, voglia dire anche riceverne di opposti..
    Daisy

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      2 Novembre 2013 at 18:23

      Ci mancherebbe ben venga il contraddittorio. Ovviamente è la mia visione. Non ho nulla di cui debba difendermi, credo di dimostrare ampiamente la mia apertura verso il diverso. Ci convivo ogni giorno con una realtà opposta. Ma poichè si tratta del mio diario dico quello che penso, perchè è stato davvero sorprendente per me incontrare un numero così numeroso di cinesi in un posto dove 5 anni fa incontrato neanche mezzo, Nè posso negare che sono assolutamente poco avezzi a viaggiare. Toccano i coralli, bimbi di 6 anni che facevano pipì nella sala solo perchè c’era sabbia per terra. Molto rumorosi e assolutamente zero friendly. Magari sono stata sfortunata, ho beccato il gruppo vacanza più indisciplinato. Poi se dobbiamo per forza fare i political correct ….vabbè quello è un altro discorso. Comunque a milano la prima cosa che mi chiedevano era: di dove sei..All’inizio mi infastidiva, poi ho capito che alcuni pregiudizi nascevano da esperienze negative, alcune giustificate. Ma io mai avuto problemi. Insomma sta anche a noi a saperci far apprezzare…

      Rispondi
  10. Anonymous says

    12 Novembre 2013 at 14:20

    Che belle foto, mi fate un’ invidia. Qui a Londra gia’ si accende il riscaldamento a cottimo!

    Speriamo di vederci presto

    Elena

    Rispondi

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