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Il primo espatrio non si scorda mai

4 Febbraio 2015 By drusilla 25 Comments

la mia Libia
la mia Libia

Il titolo riassume tutto ciò di cui vi voglio parlare in questo post.

Qualche giorno fa sulla pagina facebook delle Amiche di Fuso ho postato questo proverbio cinese: “chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita“. E se invece di un viaggio si trattasse di un Paese straniero che ti ha ospitato?! Beh, allora la cosa vale all’ennesima potenza!

Il primo paese che mi ha ospitato ormai più di cinque anni fa è la Libia, esattamente Tripoli.Ho vissuto la Libia solo per otto mesi, oggi dico per fortuna perché visto quello che è accaduto pochi mesi dopo la nostra partenza posso solo ringraziare la società di mio marito che ci ha spostato in quel del Kuwait. La Libia è un paese molto diverso dal Kuwait. Anche questo basato sulla religione islamica, ma molto più povero rispetto al Kuwait, molto più vecchio, meno moderno, poco aperto… Ma molto, e dico molto più ricco di storia e cultura.

Sabrata e Leptis Magna
Sabrata e Leptis Magna

Purtroppo ero un’espatriata nuova con un bambino di soli quattro mesi quindi non sono riuscita a cogliere la vera essenza di questo paese, non ho avuto la capacità di scoprire tutto ciò che era possibile. Però con mio marito durante i week end si girava, si prendeva l’auto ed in compagnia di altre famiglie si andava a vedere ciò che era possibile, vivere il mare e le dune di sabbia, guardare le rovine lasciate andare in malore, non curate.

LIBIA CULTURA

Qualche giorno fa ho visto al telegiornale e su internet l’attacco all’Hotel Corinthia di Tripoli e mi ha fatto male. Mi ha fatto male vedere quello che era il club presso il quale andavamo io e mio marito a riposarci un paio d’ore a settimana; mi ha fatto male vedere le fotografie di quei palazzi proprio di fronte all’hotel che ci hanno ospitati per i primi mesi in cui sono arrivata; mi ha colpito vedere quello che succede in un paese splendido come la Libia.
Non mi va di entrare nel merito della questione, questo post ha il semplice obiettivo di ricordare a me e far conoscere a voi, la bellezza di un paese come la Libia. Non è stato facile vivere in quel deserto per poco meno di un anno. Non è stato facile dover stare attenta a mille cose e non fidarmi di nessuno. Non è stato facile trovare un autista fidato che mi portasse a fare la spesa una volta a settimana perché da sola con un bambino biondo con gli occhi azzurri rischiavo parecchio. Non è stato facile vivere gli ultimi mesi in una villa lontano dal centro città, reclusa con muri alti e inferriate alle porte.

Hotel Corinthia
Hotel Corinthia

Ma quello che ora c’è nel mio cuore e nella mia mente è la bellezza delle spiagge, l’acqua cristallina, la sabbia finissima simile a borotalco, le corse sulle dune di sabbia, le gite fuori porta con gli amici, le visite ai luoghi come Sabrata e Leptis Magna. La vacanza di mia madre e mia sorella che erano curiose di capire come fosse questa terra. Le passeggiate sulla Corniche. La piazza verde di Tripoli. Il vecchio, ma proprio vecchio, souq di Tripoli con tutte quelle vie così lunghe e infinite che ogni volta si rischiava di perdersi. La gentilezza e i sorrisi dei venditori di frutta e verdura. Le case di fango. La profondità degli sguardi della gente.

LIBIA SHOPS

Questa è la mia Libia! Quella che ha visto mio figlio Tommaso fare i primi passi, cadere, sbattere la testa. Quella terra dove abbiamo preso la decisione di avere un secondo figlio e quando siamo tornati in Italia abbiamo dato la grande notizia ai nonni e zii che ci hanno presi per pazzi. Quella terra dove era normale vedere auto trasportare famiglie di nove o dieci persone o pick up che caricavano nel cassone le pecore.
Una terra fatta di spezie, profumi intensi, carne di cammello, frutta e verdura fresca e gustosa che arrivava direttamente dalla Tunisia. La terra del te alla menta. Terra di sabbia ma anche di mare.

LA MIA LIBIA
Ecco, questa è la mia Libia. La prima terra che ha ospitato la mia prima esperienza di espatrio. Quella terra così ricca di contraddizioni ma così maledettamente meravigliosa… perché il primo espatrio non si scorda mai!!!

Filed Under: EXPAT LIFE

Comments

  1. Mamma in Oriente says

    4 Febbraio 2015 at 10:03

    Hai proprio ragione Drusilla: il luogo del primo espatrio è come un primo amore. Può averci messo alla prova e fatto soffrire, ma oggi ci ricordiamo solo le cose belle che vi abbiamo vissuto. Così per me è e sarà sempre la Cina!

    Rispondi
    • drusilla says

      4 Febbraio 2015 at 10:09

      Cara Mamma in Oriente, hai proprio ragione, il primo espatrio è paragonabile al primo amore: non si scorda mai! Anzi, ci si ricorderà sempre e solo delle belle cose.

      Rispondi
  2. Mamma Piky says

    4 Febbraio 2015 at 11:11

    Quanto vi penso ragazze in questo periodo!!! Purtroppo la cronaca e la storia, stanno prendendo una brutta piega e oramai su certi luoghi c’è l’incognita della sicurezza.
    Sarebbe da ricordare i luoghi per quello che di bello hanno lasciato ma oggi come oggi, su certi posti non riuscirei ad andare.

    Rispondi
    • drusilla says

      4 Febbraio 2015 at 11:48

      Nemmeno io oggi riuscirei più a tornare in Libia, sarebbe un suicidio con tutto quello che accade. Per questo voglio ricordare quella terra solo per le sue bellezze e i ricordi che mi ha regalato.

      Rispondi
  3. Emy says

    4 Febbraio 2015 at 11:34

    come mai un bambino biondo puo` divenire un pericolo? 🙁

    https://da4leeallaustralia.wordpress.com

    Rispondi
    • drusilla says

      4 Febbraio 2015 at 11:46

      Perché adorano il biondo dei capelli e l’azzurro degli occhi. Non è troppo divertente quando tuo figlio diventa l’attrazione di un intero supermercato, quando la gente ti blocca per strada per toccare i suoi capelli, quando continuano a chiederti di scattargli fotografie (cosa ne fanno di queste?), quando tanta troppa gente vuole mettergli le mani addosso per capire se sono veri o finti i capelli. Mi sono sentita troppo spesso osservata pesantemente perché avevo un bimbo biondo…

      Rispondi
  4. Moky says

    4 Febbraio 2015 at 11:47

    Quando sento parlare al Tg della libia penso a te, che anni fa eri lì con un batuffolino di pochi mesi. Sei stata molto brava, siete stati molto bravi.

    Rispondi
    • drusilla says

      4 Febbraio 2015 at 12:48

      Grazie Moky! Siamo stati fortunati che non è successo nulla.

      Rispondi
  5. Graziella says

    4 Febbraio 2015 at 12:06

    sai che mi sono venuti i brividi leggendoti? per il modo in cui descrivi l’esperienza, ricco di amore, nostalgia e rispetto, perchè mi ricordo quando parlavi col tuo attuale marito e avevi portato il PC in ufficio e poi sei partita … perchè la Libia è la terra che ha dato i natali a mia madre quando era ancora colonia italiana, lei è nata a Bengasi, perchè la situazione mondiale è così difficile e pericolosa … e infine vedere le foto del tuo piccolino che muoveva i primi passi ed ora è un ometto, bè anche per me che ti seguo a distanza è emozionante. un abbraccio grande Dru.

    Rispondi
    • drusilla says

      4 Febbraio 2015 at 12:43

      A Bengasi non sono mai stata perché è sempre stata un po’ più pericolosa ma mi hanno detto essere bellissima.
      Un abbraccio Graz!

      Rispondi
  6. iori stefania says

    4 Febbraio 2015 at 13:53

    Ricordi meravigliosi cara Drusilla !!!Esperienza unica!!!

    Rispondi
    • drusilla says

      4 Febbraio 2015 at 14:01

      E’ si cara nonna Stefy!

      Rispondi
  7. Elena worldwidemom says

    4 Febbraio 2015 at 17:41

    …è vero il primo espatrio non si scorda mai. Mi hai fatto fare un salto nel passato di ben 10 anni…

    Rispondi
    • drusilla says

      4 Febbraio 2015 at 21:02

      La magia dei ricordi…

      Rispondi
  8. Greis says

    4 Febbraio 2015 at 20:45

    <3 Verissimo.
    Quando penso che me ne andrò da Mke mi scende sempre la lacrimuccia perché qui è nata la nostra bimba, qui i nostri primi anni di matrimonio, qui mi sono sentita a casa. 🙁
    Non è il mio posto nel mondo ma sicuramente c'ho vissuto una grande esperienza serenamente e questo lo rende speciale e meraviglioso.
    Vorrei sentirti più parlare della Libia.. qualche post vecchio da ripescare? :*

    Rispondi
    • drusilla says

      4 Febbraio 2015 at 21:13

      In realtà non ho mai parlato della Libia, questa è la prima volta.
      Appena riesco a recuperare tutte le foto posso provare a scrivere un paio di post.

      Rispondi
  9. Annika says

    5 Febbraio 2015 at 16:23

    Non ne avevo idea!
    Io continuo a dirmi che e’ passato pochissimo dal mio primo espatrio… ma se ci penso… ehm, il 2011 e’ stato qualche anno fa ormai!

    Rispondi
    • drusilla says

      5 Febbraio 2015 at 18:02

      Ma anche per me non è passato poi così tanto tempo, era il 2009, però tanti sono i ricordi che ho lasciato indietro…

      Rispondi
  10. Mamma avvocato says

    5 Febbraio 2015 at 21:49

    La Libia che racconti sembra molto più bella da quello che appare dai Tg e dai giornali.
    È’ veramente assurdo che si continui a rovinare tutto ciò che di buono c’è al mondo, luoghi, persone, cultura, natura.
    Non so cosa significhi espatriare ma questo post è molto toccante!

    Rispondi
    • drusilla says

      5 Febbraio 2015 at 21:58

      Grazie Mamma Avvocato! Vivere in Libia, anche se per pochi mesi, non è stato facile ma mi ha insegnato tante cose che mi sono servite per il Kuwait. Ma soprattutto mi ha regalato tanti ricordi!

      Rispondi
  11. virginiamanda says

    6 Febbraio 2015 at 1:04

    E’ proprio vero che il primo espatrio non si scorda mai, anche a me sembra ieri e invece toh, era il 2006!
    Ma non vedo l’ora che arrivi il prossimo…
    Belle le tue foto.
    Quello che racconti della villa con le inferriate è una situazione che mi ha sempre frenata. Ma poi mi guardo bene e mi rendo conto che la vita da expat, per quanto integrata e serena è sempre la vita di una persona in una bolla. (No, effettivamente la villa con le inferriate è peggio del ghiaccio fuori dalla porta, lo ammetto!)

    Rispondi
  12. saida says

    6 Febbraio 2015 at 21:06

    Ciao DRUSILLA lo sai che hanno bombardato ultimamente anche il super mercato (suk tlat) quello dove si andava a fare la spesa mi ha dispiaciuto tanto

    Rispondi
  13. Serena says

    22 Marzo 2015 at 22:40

    Ciao Drusilla..ci saremo sicuramente incrociate qualche volta al corinthia, a Dahara,al suq talatha, a gargaresh, al mehari o in ambasciata..anch’io ho vissuto in Libia (dal 2007 al 2013)e anch’io gli ultimi mesi (dopo la rivoluzione) con una bimba di pochi mesi.ti capisco benissimo…ora sono (temporaneamente)in Italia..ma nel cuore c e’ ancora Tripoli!!!la Libia e’ un paese meraviglioso (seppur difficile) ed e’ uno strazio vedere quanto sta accadendo.

    Rispondi
    • drusilla says

      23 Marzo 2015 at 11:09

      Cara Serena, un vero peccato non esserci conosciute! In Libia ho vissuto molto in casa, ho girato tanto con mio marito ma poco da sola perché non avendo autista e non guidando era difficile per me muovermi. Mi fa male ogni giorno vedere quelle immagini al telegiornale, di una Tripoli distrutta e maltrattata. Anche noi temporaneamente in Italia,in partenza tra poco…

      Rispondi
      • Serena says

        23 Marzo 2015 at 22:36

        Credimi… Aatripoli non era semplice muoversi neanche sapendo guidare…i libici alla guida per qualche strana ragione (visto che per molte altre cose si allungano un po’ nella tempistica..diciamo così) si scatenano!!!
        Io sono rientrata in italia quando un giorno, ritornando dal nido di mia figlia (sola con lei), ho trovato il cortile di casa occupato da pick-up con lanciarazzi e miliziani armati seduti sui gradini di casa…
        Ho ancora casa (e studio) a tripoli (vista lungomare)..continuo a studiare l arabo..le bimbe ora sono due..e forse da settembre saremo al cairo…ma spero che prima o poi la situazione in Libia si stabilizzi..inshalla!!!

        Rispondi

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