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per un giorno tutti campioni

10 Febbraio 2014 By mimma 7 Comments

“Siete  sicure che crescere i vostri figli in una società così sia davvero un’opportunità?”
Questa domanda ce l’ha posta recentemente da un’altra blogger, che ha ammesso che lei non ce la farebbe.
Io non ci ho colto alcuna critica, ma un sincero dubbio.
E oggi dopo la mattinata passata nella scuola dei nostri figli possiamo rispondere con più forza “SI”.
Abbiamo presenziato allo Sports day, delle classi del pre-kg, kg e reception, per intenderci bimbi che vanno dai due anni e mezzo ai 5 anni.
Per Drusilla era la seconda volta, ci era stata l’anno scorso per Tato. Per me la prima in assoluto.
Mi immaginavo una giornata di urla, di bimbi impazziti, refrattari ad essere coinvolti, di quattro calci a un pallone e noi mamme a darci pacche sulle spalle “dai sono tutti uguali“.

Nulla di più sbagliato.

L’organizzazione è stata fantastica. Tutti fuori, nell’immenso spazio esterno dove erano state disposte diverse aree di attività, una platea per noi genitori, musica nell’aria grazie a un dj.
Non posso dirvi che emozione quando sono passati per fare il giro dei saluti.
Ercolino con dito in bocca e in braccio alla maestra perché a lui non chiedete di fare qualcosa, di farlo davanti a una folla, indossando quello che volete voi, lui è un uomo libero; Patata passa sorridente, un po’ stupita delle persone, ma ha seguito correndo la maestra, poi arriva Tato, il bimbo più sorridente e solare che io conosca, gli faccio il saluto con il pollice alzato e lui ha continuato così tutto il percorso.
Con grande commozione di mamma Drusilla che si doveva dividere tra i due figli, che più diversi non potrebbero essere.
Dopo il giro di parata, sono iniziate le “gare”: la corsa, i salti, la camminata sulla trave, il giro in bicicletta. Anche noi genitori abbiamo fatto una gara.
I bimbi erano bravissimi, rispettosi, niente urla, super coinvolti e concentrati. Non ci sono state lamentele per l’amico che arrivava prima.
Hanno percepito che era un gioco. Mia figlia ha pure percepito che era una cosa loro. Mi ha detto: “mamma vai. Io sto con i miei amici.”
Mi ha colpito vedere i ragazzini delle classi più grandi coinvolti a prendersi cura dei piccoli. All’inizio pensavo che fossero i fratelli o sorelle  di qualche bimbo della classe, invece Drusilla mi ha spiegato che è proprio una “regola” del sistema inglese che i grandi si prendano cura dei piccoli. Anche quando nell’intervallo si trovano a giocare tutti nei vari playground della scuola, quelli della classe più avanti controllano i più piccoli.
Insomma, lo vedevo fare da Peppa Pig ma non pensavo che ci fosse qualcuno che lo praticasse anche nella vita vera.
A me questa cosa ha fatto impazzire, l’ho trovata meravigliosa.
Poi …poi…la mia testa ha inziato a volare. Mentre li guardavo, tutti quei bellissimi bambini, ho iniziato a pensare chissà se Patata ricorderà queste cose, chissà se noi riusciremo a “resistere” finchè lei avrà memoria e avrà fatto diventare “patrimonio” queste esperienza.
Mi guardavo in giro e pensavo si, è una gran fortuna, scuola bellissima, insegnamenti innovativi, percorsi individuali per i bimbi, contesto internazionale. Tanto tempo passato all’esterno ma anche tante attenzioni per certi valori: sport, musica, condivisione. Anche quelle regole che così mi spaventavano, tutti in divisa, tutti in fila ad ascoltare con rispetto l’inno, ho scoperto che per i bimbi non sono vere imposizioni, le vivono serenamente.
Per non parlare di altri piccoli particolari che mi hanno emozionato.
La gioia dei genitori a vedere i propri piccoli era palpabile. I più coinvolti ed orgogliosi della nostra classe una famiglia indiana, una nuova compagna di Patata ed Ercolino. Giovanissimi, sorridenti e super motivatori.
Ho immaginato che per loro, come per noi, deve essere una grande opportunità, anzi un vero riscatto.
Una grande felicità..mi sarò fatta un film? forse sono ricchissimi da generazioni? 
Non credo, avevano quegli occhi, quello sguardo “di chi ha fame”, quella luce che ti fa muovere le montagne.
Mi sono divertita a vedere i genitori americani, inglesi, bharein, tunisini, russi, kuwaitiani. Tutti uniti come i nostri figli.
Si ci piace far vivere ai nostri figli tutto ciò.
In Italia sarebbe stato impossibile.

mamma fan 
pronti, partenza, via
meravigliose teacher
anche noi corriamo
i papà
Tutti tranquilli ad aspettare il loro turno
felicità è nascondersi sotto un arcobaleno
vola….vola…piccolo tesoro


numeri 1 tutti

 

In Kuwait, purtroppo, ci sono tante limitazioni, questo è innegabile, ma loro stanno prendendo solo il meglio. Anzi vi dirò che fanno proprio una gran bella vita. 
E vi assicuro questa volta non ho dubbi: non mi sto facendo alcun film.

 

 

Filed Under: EXPAT LIFE

Comments

  1. Silvia Pareschi says

    10 Febbraio 2014 at 12:21

    Sì, loro stanno facendo davvero una bellissima esperienza!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      13 Febbraio 2014 at 7:27

      Si Silvia più di noi. Mio marito lo dice sempre .

      Rispondi
  2. Graziella Pezzetta says

    10 Febbraio 2014 at 12:48

    Che bello! Quanto entusiasmo!!
    Come mamma e zia ho potuto vedere che anche qui a Brescia ci sono sistemi educativi molto validi. A partire dall’asilo nido fino alle scuole medie. All’asilo da moltissimi anni i bimbi più grandi devono badare al loro “piccolo” e poi ci sono molti laboratori, progetti sportivi, la piscina, la cura degli orti, i progetti coi nonni, il teatro, la danza …. eccetera. Credo che tutte le scuole del mondo dovrebbero ringraziare la Montessori. Anche se non tutte le scuole applicano il suo metodo, l’influenza di questa donna è stata indiscutibile. Quindi che dire? Viva i bimbi e viva le maestre di tutte le scuole del mondo.

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      13 Febbraio 2014 at 7:30

      Insegnare e’ un mestiere meraviglioso . Richiede tanta preparazione e passione. Sarebbe bello che venisse valorizzato di più . Poi in verità mi piacerebbe che facessero dei corsi di aggiornamento … Ma qs e’ un’altra storia

      Rispondi
  3. Claudia Arici says

    10 Febbraio 2014 at 13:04

    bellissimo post. non so quanto ricorderanno i vostri figli di questi anni, ma potranno sempre leggere il vostro blog e rivivere tutto nelle vostre parole. gli state facendo il regalo più grande!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      13 Febbraio 2014 at 7:32

      Noi abbiamo aperto il blog con qs intenzione! Speriamo di nn perderlo nell’etere.

      Rispondi
  4. renato hajmeli says

    10 Febbraio 2014 at 15:03

    Fare quest’esperienza e subito dopo escogitare il modo cui sottrarsi da quest paesi iin tempo, prima che i figli siano diventati grandi ed indipendenti, secondo me sara’ una priorita’.

    Rispondi

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