Caro Babbo Natale,
mi spiace dirtelo, ma credo che questa sia la prima letterina che ti scrivo.
Te lo devo confessare: io da bambina ho sempre scritto a Santa Lucia. Si! Era lei che mi portava i doni, era per lei che imparavo la poesia a memoria. Erano per lei i biscotti e il latte che preparavo la notte del 12 dicembre. E sempre per lei che il mio cuore batteva forte mentre correvo giu’ dalle scale la mattina del 13 dicembre. Ma poi ho iniziato a girare il mondo, le tradizioni sono cambiate, ai miei bambini tutti parlavano di te e nessuno conosceva Santa Lucia. Ecco perche’ e’ stato facile passare da lei a TE!
E quindi ricominciamo…
Caro Babbo Natale,
inizio dicendoti che quest’anno sono stata brava, non ho combinato casini, mi sono sempre comportata bene.
La mia letterina sara’ corta. Ho un solo desiderio: VOGLIO UNA VITA NORMALE.
Forse la mia richiesta ti sembrera’ un po’ strana, ma credimi che per chi fa una vita come la mia non e’ poi cosi’ strampalata la mia richiesta. Da un po’ di tempo sento il bisogno di fermarmi in un posto normale, mettere radici e smettere di vivere un po’ qua e un po’.
Vivere in giro per il mondo e’ fighissimo, ma credimi che alla lunga stanca.
Sara’ l’eta’, saranno i figli che ormai non sono piu’ bambini, sara’ che i deserti e i cammelli mi hanno stancato, ma io oggi sento forte il bisogno di interrompere questo continuo girovagare e diventare stanziale.
Oggi sogno una vita normale!
Sogno una grande casa a due piani con il giardino dove la mia Kendy possa correre e abbaiare quanto vuole.
Voglio dei vicini di casa rumorosi e festaioli, ma gentili ai quali poter chiedere lo zucchero e il latte ogni volta che dimentichero’ di comprarli.
Voglio conoscere tutti i compagni di classe dei miei figli, genitori compresi.
Voglio che i miei figli tornino da scuola correndo in camera con un amico e mi urlino: “Non entrare!”. Oppure: “mamma stasera viene a cena il mio amico William”. O la mia amica Amelia.
Voglio che la cassiera del supermercato del quartiere si ricordi della mia faccia, anche se non imparera’ mai il mio nome.
Voglio andare a teatro, al cinema o ad un museo.
Voglio poter passeggiare per il centro di un luogo, entrare in un bar per un caffe’.
Voglio fermarmi, circondarmi di persone importanti, creare ricordi, potermi fidare di loro, chiamarli ogni volta che ne sentiro’ il bisogno e aiutarli ogni volta che loro ne avranno bisogno. Ma anche semplicemente sapere di poter contare su di loro per un week end fuori porta o per le festivita’, i week end.
Voglio poter ospitare tutta la famiglia e tutti gli amici nella mia grande casa, condividendo con loro la mia vita normale.
Babbo Natale credi di farcela?
Con affetto,
Drusilla
Stefania says
Certo che ti accontenterá Presto avrai una vita normale ma in un luogo nuovo e ti piacerà