Leggo spesso articoli, commenti, post in facebook di persone che dichiarano che dopo saremo tutti delle persone migliori.
Oppure leggo di persone che stanno comunque bene in questa situazione.
Personalmente io bene non ci sto per nulla.
Siamo ancora bloccati a Dubai, non sappiamo quando e a che condizioni ci sarà permesso rientrare.
Mi sono chiesta come sarò dopo che questo incubo sarà finito.
Sono giunta alla conclusione che non sarò una persona migliore.
No, non lo sarò per nulla.
Anzi.
Nel mio cuore albergano tanti sentimenti che di solito non mi appartengano.
Una grande amarezza.
Una tristezza profonda.
Per fortuna riesco a mitigarli, ma ci sono.
Purtroppo questa situazione mi ha messo di fronte a una situazione inaspettata.
Molto più grande di me.
Da mesi mi esercito a restare calma. A concentrarmi su ciò che posso controllare .
Lo faccio per mia figlia, mio marito e soprattutto me stessa.
Direi che sono discretamente orgogliosa di come abbiamo e stiamo affrontando tutto .
Cerco di non farmi sopraffare dai se, dai rimpianti.
Ma ci penso spesso.
Se avessi fatto come quella che è stata tutta la settimana bianca e poi ha preso aereo da Monaco ora sarei a casa.
Se avessi fatto come quello che ha fatto tutta la settimana a Roma ma poi ha preso volo su Amsterdam , ora sarei a casa.
Se anziché rinunciare alle vacanze ed essere il 24 già in volo mi fosse goduta la vacanza e me ne fossi andata dai miei che non vedo da agosto e che mi domando quando riuscirò mai a vederli ancora, non sarebbe stato meglio??
Noi abbiamo rinunciato a tutto, siamo stati neanche 48h e ora siamo qui bloccati con nessuna risposta per il nostro futuro.
Ma pensare ai SE non serve a nulla.
Noi siamo così persone perbene.
Che hanno seguito le regole.
Ma ahimè siamo rimaste incastrate.
Odio avere questi pensieri. Ma ci sono .
La verità che sono diventata una persona amareggiata.
E non mi piace per nulla.
Strada facendo ho perso tante amicizie, conoscenti.
Mi sono tolta da chat, gruppi e spesso cerco di non commentare.
Mi sono scontrata con zero empatia e solidarietà.
In nome della paura ci è sembrato giusto accettare tutto.
L’unica cosa che sento sempre “Dobbiamo stare a casa”.
Tutti pronti a desiderare un governo di polizia.
Di controlli e accuse.
Tutti presi dalla paura che tu possa infettarmi.
Non ho mai visto tanta indignazione o rabbia nemmeno verso delitti seri ma se vedono un genitore nel cortile con un bambino . Si salvi chi può .
Ho dentro tanta delusione
Forse ero troppo Polyanna.
Forse mi aspettavo troppo. Chissa cosa mi credevo.
Ma la verità che a nessuno importa davvero di nessuno.
Per fortuna ho avuto delle belle conferme.
Ma quante delusioni.
Quando si ritornerà alla vita normale penso che non mi darò più così tanto da fare.
Non cercherò di dare sempre una possibilità a tutti.
A fare per prima.
La mia natura è diversa, ma ciò non toglie che alcune cose mi hanno così deluso, che per forza di cose nulla non sarà come prima.
No non sarò una persona migliore dopo la pandemia.
Forse perché non ero così male prima.
Continuerò ad avere le mie idee.
Ma ho una visione più chiare e consapevole delle relazioni e della vita che ho scelto .
Spero solo che pian piano mi passi questa amarezza, irrequietezza.
Lavoro molto su me stessa.
Mi preparo a tutte le evenienze.
Ma ciò non toglie che spesso mi senta nervosa, sommersa e senza via di uscita.
La sera resto sveglia.
Soprattutto quando mia figlia lascia trapelare le sue paure, il suo sogno di tornare in Italia, di avere una estate .
No, io non sarò una persona migliore dopo tutto ciò.
Sarò una persona diversa.
E sicuramente vorrò un mondo diverso.
E chissà forse è anche un bene.
Mimma
Laura says
Mimma… innanzitutto ti mando tanti cuori! Provo un profondo affetto per te e mi dispiace così tanto per la tua famiglia che si trova ad affrontare questa situazione e forse tra tutti quelli che conosco siete quelli che stanno pagando il prezzo più grande!
Ti ringrazio pero ancora di più per questo post, che è sincerità, verità e trasparenza. Troppe volte leggo frasi fatte e i soliti luoghi comuni per non esporsi ma che non lasciano niente… invece ammiro e apprezzo e faccio mie le tue parole, che sono così sincere da essere un pugno in faccia!
Mi dispiace molto per la vostra sfortuna, perché di quella si tratta, non potevate sapere che sarebbe andata in questo modo e non ci credere a chi prova a buttarti giù facendoti pensare che siete stati “sciocchi” a prendere decisioni sbagliate….
Mi dispiace per la grettezza delle persone che ti erano vicine e per chi non c’è stato… gli esseri umani sanno essere molto disumani quando ci si mettono!
Ti abbraccio forte
Graziella Pezzetta says
Ciao Mimma, sto leggendo in questo istante il post, ci siamo parlate questa mattina all’alba e ora FB mi ha proposto questo, pensa che strano FB legge pure i nostri pensieri (o semplicemente traccia tutto quello che facciamo) Le brave persone resteranno tali, gli altri pure. Tutti sono convinti di essere buoni e bravi, la vita ci insegna che non é così, la consolazione é che le brave persone continueranno ad esserlo. Niente altro. Un bacio.
Graziella says
Cara Mimma,
Anch’io sono profondamente convinta che dopo questa emergenza non saremo persone migliori.. ma certamente più selettive!!! Come ben dici “ a nessuno importa di nessuno “ e le brave persone non sempre ne hanno la meglio in termini di “giustizia” .. Forse questo mondo ci vuole un po’ più furbi prima che bravi ..
ma poi ognuno rimane quello che è..
seppur nel grande scoramento in cui ti trovi ( chi al tuo posto starebbe diversamente?? ) sono certa che rimarrai la splendida persona che conosco, magari non per tutti ma solo per chi sceglierai per te e la tua vita !! Un abbraccio 🤗 ❤️
mamma avvocato says
Mimma, mi spiace tanto. Non so scriverti altro perchè anche io mi sento cosi’, anche se sono in una situazione migliore della tua. Sono stanca, triste, amareggiata, delusa, arrabbiata. Mi sento una pessima persona per la rabbia che ho dentro ma la verità è che credevo nella libertà, nella giustizia e nell’intelligenza delle persone e dei nostri Governi, pur con tutti i loro dubbi e difetti.
Invece sono a casa ma combatto per rispettare regole che non comprendo, confrontandomi quotidianamente con un altro Governo, quello svizzero, che decide diversamente, cercando di rimanere serena ma non riuscendovi. Con la Giustizia che non esiste piu’, persa tra dpcm, Stato di polizia, delatori e sospensione dei processi. Io ci credevo, nel mio lavoro e nella Gustiza. Ci credevo, nella libertà prima di tutto. Ora sembra che non freghi piu’ nulla a nessuno di entrambi, tutti proiettati sulla salute fisica, anche se i numeri parlano di un rischio molto diverso dalla percezione pubblica, salvo che per gli anziani. Come se non si continuasse a morire, intanto, per infarto, tumori, leucemie, incidenti, sindrome da morte in culla ecc., grandi e bambini. Come se il rischio della morte non fosse parte, ahimè, della vita e della vecchiaia.
Insomma, io non saro’ una persona migliore, perchè sto perdendo speranza ed ottimismo. E mi sento in colpa e pessima per questo.
Tu avevi tanti ideali, tanto ottimismo, tante speranze…per questo la caduta è stata cosi’ brusca.
Forse tu, come me, pensavi che si potesse scegliere il proprio futuro, costruirselo. E invece hai dovuto fare i conti con la perdita di questa possibilità, con la costrizione.
Oggi mio figlio a colazione ci ha detto: “A che serve studiare, con la scuola chiusa?”
Gli abbiamo risposto che serve per lui, per il suo futuro, per affrontare il mondo, non per voti e insegnanti, come già detto tante volte.
Ci ha guardati negli occhi e ha commentato: “Allora è meglio non studiare. Piu’ imparo e capisco, piu’ mi fa schifo questo modo in cui ci fanno vivere e piu’ mi sembrano tutti stupidi i politici in tv.”
E se tanto non posso cambiare nulla, ma solo stare a casa, perchè sforzarsi.
Ecco, mi sono sentita morire.