In queste ultime settimane la nostra casa e’ stata stravolta.
Abbiamo dovuto trasformare il nostro appartamento in qualcosa che permettesse di affrontare le video lezioni, , studiare, svolgere i compiti in tranquillita’ e solitudine e naturalmente condurre una vita piu’ o meno normale.
Non e’ stato facile, ma ce l’abbiamo fatta!!!
Figlio 2, il piccolo di casa, ha scelto la mia camera da letto per fare le video lezioni. Mentre Tommaso ha costruito la sua “classe”, il suo luogo privato, nella sua stanza.
Le video lezioni sono iniziate una settimana dopo la chiusura totale della scuola, il 16 marzo.
La scuola ha scelto Hangout come applicazione da utilizzare per le video lezioni.
Le classi dei miei figli sono state divise in tre gruppi da 8/9 bambini.
Le maestre inviano un link sul registro elettronico con il quale parte la video lezione.
La durata e’ di circa 20/30 minuti per ogni materia.
Ogni insegnante ha scelto il proprio metodo per gestire queste lezioni: chi spiega argomenti nuovi, chi prima preferisce correggere i compiti, chi coinvolge ogni bambino facendo domande.
Inizialmente ho visto l’imbarazzo nei volti delle maestre.
Quell’imbarazzo e quell’insicurezza che ben mostrano tutta la vulnerabilita’ tipici della prima volta. Ma nei loro occhi ho trovato anche tanta emozione nel rivedere i loro alunni. E l’entusiasmo di esserci, di non mollare, di proseguire l’istruzione dei propri alunni anche durante un momento difficile, “strano” e nuovo per tutti.
I primi giorni di video lezioni anche i miei figli erano emozionati, ansiosi e intimoriti. Avevano paura che i loro ipad non funzionassero, erano spaventati all’idea di non essere in grado di connettersi all’ora prestabilita e quindi non riuscire a seguire le lezioni. Ma sono bastati pochi giorni per imparare come e cosa fare.
Dopo i miei primi aiuti hanno fatto tutto da soli. Ora sono indipendenti e gestiscono in autonomia le loro video lezioni, nonche’ le relazioni con le maestre.
Credo che la didattica a distanza non possa sostituirsi ad una normale giornata scolastica. Mancano tante cose, il contatto diretto con la maestra, le chiacchiere e risate con i compagni, lo scambio di merendine con l’amichetto del cuore durante l’intervallo. E ancora, il piacere di sentire la campanella che annuncia la fine dell’ora, gli spostamenti nell’aula computer, nonche’ l’ansia della verifica. Sono tutte cose che si ricorderanno per sempre e che costituiscono il bello dell’andare a scuola.
Fortunatamente le video lezioni accorciano le distanze, avvicinano le maestre agli alunni e ci danno la possibilita’ di rivedere gli amichetti e compagni di classe.
“Hai messo gli occhiali?” ho sentito urlare Riccardo il primo giorno di video lezioni.
Devo dire che in questo momento difficile i miei figli stanno reagendo abbastanza bene.
Hanno ben accettato la sfida della didattica a distanza e delle video lezioni. Certo, l’entusiasmo della prima settimana sta calando giorno dopo giorno. Ora si sono abituati e le video lezioni fanno parte della normale routine quotidiana.
E voi come procede la didattica a distanza?
I vostri figli seguono video lezioni? Come le vivono?
Drusilla
Maria Elena says
Ciaoooo!!!
Da noi la didattica a distanza è andata per gradi. All’inizio si trattava di materiale cartaceo caricato sul registro da eseguire e poi riconsegnare sempre tramite registro elettronico. Poi si sono aggiunte le video lezioni ma in differite, ovvero caricate e che ognuno poteva vedere a proprio comodo, e ora abbiamo la didattica con video lezioni sincrone anche per la prima elementare. Diciamo che quest’ultima fase è da sperimentare perché a parte l’entusiasmo generale anche dei ragazzi per essersi rivisti in una specie di classe, qualche difficoltà è emersa. Spesso le ore si accavallano e quindi occorre attivare più dispositivi e per me, lavorando, non è facile. C’è mia mamma ma è una nonna e più di tanto non riesce a fare. Leonardo sto cercando di renderlo più autonomo possibile (fa la quarta e più o meno riusciamo), l’ostacolo più grande è la piccolina che è in prima e che da sola proprio non può stare. Vedremo. Si tratta di un’ora la giorno per 5 giorni la settimana. Per il resto devo dire che le nostre maestre sono fantastiche, presenti, collaborative, disponibili e comprensive…veramente una bella squadra!