Una gran voglia di vivere Fabio Volo
Svegliarsi una mattina e non sapere più se ami ancora la donna che hai vicino, la donna con cui hai costruito una famiglia, una vita. Non sai come sia potuto accadere. Non è stato un evento, una situazione, un tradimento ad allontanarvi. È successo senza esplosione, in silenzio, lentamente, con piccoli, impercettibili passi. Un giorno, guardando l’uno verso l’altra, vi siete trovati ai lati opposti della stanza. Ed è stato difficile perfino crederci. Quello di Marco e Anna sembrava un amore in grado di mantenere le promesse. Adesso Marco non riesce a ricordare qual è stata la prima sera in cui non hanno acceso la musica, in cui non hanno aperto il vino. La prima in cui per stanchezza non l’ha accarezzata. Quando la complicità si è trasformata in competizione. Forse l’amore, come le fiamme, ha bisogno di ossigeno e sotto una campana si spegne. Forse, semplicemente, è tutto molto complicato. Il libro di Fabio Volo è il racconto di una crisi di coppia e del viaggio, fisico e interiore, per affrontarla. Un romanzo sincero, diretto, che sa fotografare le pieghe e le piccole contraddizioni dei nostri rapporti.
Questa è la trama dell’ultimo libro di Fabio Volo che non ho resistito a comprare e a leggere.
Non perché io sia aristocratica nei miei gusti, tutt’altro leggo di tutto.
Alterno tomi pensantissimi a romanzi.
Avevo però paura un po’ della trauma ma soprattutto di restare delusa.
Confesso che gli altri libri di Fabio Volo .
Ho letto tutti i suoi libri. Alcuni mi hanno davvero colpito, altri meno.
Lui ha la particolarità di parlare di noi.
Vi avevo recensito E’ tutta la vita e Quando tutto inizia.
Mi ami ancora?” […]
Quando Anna mi ha chiesto se l’amavo ancora, ho capito che lo stava facendo in un modo diverso, voleva una risposta onesta. Non potevo risponderle come avevo sempre fatto. […]
“Non lo so più, Anna.”
Ha un linguaggio diretto, semplice, senza fronzoli.
Condito da frasi che ci fanno riflettere.
Poi ormai sono affezionata .
I suoi libri toccano temi sempre legati alla età o situazione .
Fortunatamente questa volta non sono coinvolta in un rapporto in crisi, ma ovviamente il tema mi è caro.
Avere una relazione non sempre è facile.
Leggendo queste pagine ci si accorge che nella vita di tutti i giorni ci troviamo quasi sempre a correre, a incastrare, a mettere in fila le cose, troppo presi dal far “quadrare tutto” e inseguire quello che non possediamo.
Il pericolo, così facendo, è di non riuscire mai a goderci quello che abbiamo, e di conseguenza rischiamo di sprecare tutto lasciandolo inesorabilmente scivolare via.
La voce narrante, principalmente in prima persona, è quella del protagonista maschile, dove la maggior parte dello sviluppo del libro si focalizza.
I personaggi e i luoghi sono descritti in modo non troppo approfondito perché i dettagli sono tutti concentrati sui pensieri, sulle sensazioni e sulle emozioni del momento che i protagonisti stanno vivendo.
A volte, quando leggo una sua storia, mi guardo attorno perché mi domando se possa aver messo qualche telecamera in casa mia. I suoi dialoghi rispecchiamo la quotidianità, i suoi personaggi assomigliano agli amici, e il suo lieto fine è il non lieto fine.
Il libro è carino, non sono molto convinta del finale.
Ma io difficilmente trovo dei finali che mi colpiscono.
Voi l’avete letto?
Mima
ps questo libro partecipa al venerdì del libro
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