Con mia somma gioia è ricominciato il club del libro.
Un progetto a cui tenevo molto che l’anno scorso era scemato .
Abbiamo ripreso con David Nicholls “un dolore cos’ dolce”.
Dello stesso autore avevo già apprezzato “Un giorno” e “Noi”.
Mi sono chiesta, avrà fatto centro anche con Un dolore così dolce?
In questo romanzo il protagonista assoluto è il primo amore, quello che, ce lo dice anche la saggezza popolare, “non si scorda mai”.
Inghilterra, fine anni Novanta, è l’estate in cui Charlie finisce le scuole superiori. Studente non certo brillante, con le idee poco chiare riguardo al futuro e una situazione famigliare dolorosa e complicata, Charlie è un ragazzino che non eccelle in alcuna attività e non si fa notare. Annoiato e ferito, scimmiotta gli amici, bulletti di periferia, trascorrendo le giornate tra la pompa di benzina dove lavora part-time e un bighellonare senza meta precisa, con l’unico scopo di tenersi il più lontano possibile dalle beghe domestiche.
La noia era la nostra condizione naturale, però la solitudine era tabù […] Costa fatica non sembrare soli quando lo si è, o sembrare felici quando si è infelici. È come reggere una sedia in equilibrio su una mano sola: quando non ce la facevo più prendevo la bicicletta e mi allontanavo dalla città.
Un giorno, mentre legge e sonnecchia in un campo, Charlie incontra Fran.
Per lui è il classico colpo di fulmine.
Fran è bella, estroversa e ironica, ama il teatro e sarà Giulietta nella più romantica e drammatica delle tragedie shakespeariane, Romeo e Giulietta, rivisitata e messa in scena da una compagnia teatrale amatoriale, la Compagnia del Bardo.
Un dolore così dolce è la storia di Charlie e Fran, del sentimento che in quella pigra e calda estate nasce fra loro, un amore che ha la forza e la purezza della giovinezza, che azzera le differenze sociali, economiche e culturali dei due innamorati.
Lui, timido, taciturno e apparentemente senza talenti, troverà in lei e nella sgangherata cooperativa del Bardo, una sorta di famiglia che lo aiuterà, e non sarà facile, a uscire dal guscio. Lei, colta e corteggiata, scoprirà in lui l’amore irrazionale, cieco e imprevedibile che non aveva mai provato.
Ma le storie d’amore sono noiose. L’amore è una cosa normale solo per chi non lo vive, e il primo amore è spesso goffo e ghiandolare. Shakespeare doveva saperlo: prendete il testo della storia d’amore più famosa del mondo e provate a stringere fra pollice e indice le pagine dove gli innamorati sono davvero felici, non il crescendo che precede l’amore o il conflitto che ne consegue, il lasso di tempo in cui l’amore è condiviso e sereno. Si tratta di una manciata di pagine, il breve interludio fra anelito e disperazione.
La lettura di Un dolore così dolce ha significato sbirciare in una palla di vetro per scoprire con il dono della preveggenza, a vent’anni di distanza, cosa sarebbe stato del colpo di fulmine con Fran.
Perché ad un certo punto i protagonisti si perdono, fanno scelte diverse.
Apparentemente Fran sembra quella matura, che sceglierà di crescere.
Ma poi scopriremo che Charlie grazie a quegli amici di quella estate riuscirà a dare una senso alla sua esistenza.
Il primo amore non si scorda mai.
Un giorno potrebbe essere dolce perfino dimenticarlo e riscoprirlo, proprio come accade a Fran e Charlie dove con un misto d’imbarazzo ed euforia alla rimpatriata a cui forse nemmeno volevano presentarsi – si ritrovano.
Ma per fortuna, sono entrambi in pace con loro stessi, alla fine abbiamo detto sì.
A volte ci penso, sai. Penso a come mi sentivo, e non voglio fare la sentimentale o roba del genere, ma per me il primo amore è come una canzone, una stupida canzoncina, la senti e pensi, non voglio sentire più nient’altro, qui c’è già tutto, questa è la melodia più bella che sia mai stata scritta. Poi cresci e non lo metti più quel disco, ora sei più tosta, e smaliziata, e hai gusti più raffinati… Ma quando la senti per radio, be’, è ancora una bella canzone.
A me il libro è piaciuto. Anzi quando l’ho finito ho pure sospirato.
Adoro lo stile di scrittura, mi è piaciuto quello che accade a Charlie dopo.
Alcune delle partecipanti invece non l’hanno apprezzato del tutto.
E voi?
Mimma
ps. questo libro partecipa al venerdì del libro
Lascia un commento