“Non perdiamoci di vista , come quegli anni che non scorderemo mai”, è l’ultimo bellissimo romanzo di Federica Bosco.
Ieri mattina ho finito questo libro con un pizzico di nostalgia nel cuore e un grande sorriso sulle labbra.
“Com’erano fragili i sogni, e che vita breve avevano, esattamente come quella delle farfalle.”
Adoro Federica Bosco, i suoi personaggi, il modo in cui racconta l’amicizia e la sua capacità di farti sognare pur narrando storie di vita reale.
Non perdiamoci di vista è un romanzo che ti sbatte in faccia la realtà.
È una lettura ricca di emozioni, colpi di scena e che ti tiene incollata fino all’ultima pagina.
“Questa è la mia storia, la nostra storia, la storia di tutti quelli che sono cresciuti negli anni Ottanta con un sacco di speranze negli occhi, la musica nelle orecchie e un desiderio su tutti: quello di un amore che durasse per sempre e una vita piena di sogni e tramonti.”
Parto da una frase che Federica Bosco ha scritto nei ringraziamenti perché spiega tutta l’essenza di questo romanzo.
“Non perdiamoci di vista” è un romanzo che mette a confronto più generazioni. La generazione della protagonista Betta e della sua compagnia di amici, Antonella, Costanza, Letizia, Anita, Miriam, Linda, Cosimo, Jacopo, Andrea e Niccolò. Tutti cresciuti negli anni Ottanta. Che oggi si ritrovano a fare bilanci perché hanno superato i quarant’anni.
Dall’altra parte c’è la generazione della madre di Betta, Leontine. Una donna forte, molto sicura, autoritaria che a più di settant’anni si ricostruisce una vita.
Infine, c’è la generazione di Francesco e Vittoria, i figli di Betta. Una generazione incapace di accettare i “no”, totalmente presa dai social con i suoi like. Ragazzi che non guardano ai genitori come persone da imitare. Fragili e delicati, che si nascondono dietro la tecnologia.
Mi è piaciuto questo confronto tra generazioni. Mi sono ritrovata in molte cose, anche se sono nata nel 1980 ed ho vissuto più gli anni Novanta.
“Era anche quello essere adulti. Imparare a fare a meno delle piccole rassicurazioni e capire che se l’altro non ti parla come gli parli tu non vuol dire che non tenga a te, e non ti ami.”
Mi è piaciuta tantissimo Betta, che vive il suo essere madre, figlia ed ex moglie
Non perdiamoci di vista parla di tanti temi: amicizia, bullismo, disabilità, divorzio, malattia.
“Il lutto più grande che avevamo imparato ad elaborare era stato quello di lasciare andare il passato.”
Con la mia recensione spero di avervi trasmesso tutta la bellezza di “Non perdiamoci di vista”!
Grazie Federica Bosco per avermi fatto rivivere tutte le emozioni vissute durante l’adolescenza e quei sentimenti che ti rimangono nel cuore quando si diventa adulti.
Drusilla
Mamma Avvocato says
La tua recensione mi ha fatto venire voglia di cercarlo e leggerlo! Grazie del suggerimento di lettura Drusilla.
drusilla says
Fammi sapere se ti e’ piaciuto. Buona lettura!