Io l’ho conosciuta grazie alla mia amica Mariangela, che ne ha parlato sul suo account instagram .
Il perfetto ritratto degli abitanti di Shaker Heights, un sobborgo di Cleveland, Ohio, costruito su un insediamento di Shakers (un gruppo appartenente a un movimento cristiano, molto simile al quaccheresimo) risalente al 1822.
Elena Richardson si ritrova in strada ad osservare la sua casa distrutta dalle fiamme, qualcuno ha appiccato un piccolo fuoco in ognuna delle stanze della sua bellissima villa.
Il suo pensiero corre subito alla figlia Izzy una piccola pazza, l’unica dei suoi 4 figli a non essere presente davanti alle macerie fumanti.
In questo quadro di perfezione fanno il loro ingresso Mia Warren e la figlia adolescente Pearl e si stabiliscono nell’appartamento che Mrs Richardson mette a loro disposizione.
Ben presto i destini delle due famiglie si intrecciano grazie ai rapporti di amicizia instaurati dai rispettivi figli.
Pearl, abituata ad una vita senza radici, rimane affascinata dall’ordinaria famiglia Richardson, la sua impressione è di essere entrata nell’idea di una casa, una specie di archetipo che stava prendendo vita davanti ai suoi occhi.
La ribelle e artistica Mia invece attrae irresistibilmente Izzy.
La diversità fra le due madri spicca ancora di più quando esplode la questione di Annabelle/May Ling, neonata abbandonata dalla madre, che in un secondo tempo la rivuole indietro strappandola alle amorevoli braccia dei ricchi aspiranti genitori che ne hanno richiesto l’adozione. La rivalità spinge Elena a indagare su Mia alla ricerca di chissà quale oscuro segreto e le sue scoperte avranno conseguenze pesanti per tutti i componenti delle due famiglie.
Celeste Ng ci presenta un romanzo dove le protagoniste assolute sono le madri. Le figure maschili sono sì presenti ma, se pure ben delineate, risultano secondarie.
Diversi i temi presenti, la ricchezza, la povertà , il divario sociale, il razzismo, ma su tutti predomina la maternità in tutte le sue sfaccettature.
La critica all’ipocrisia di questa comunità apparentemente utopica resta velata dallo stile garbato dell’autrice.
Paradossalmente è con Mia che Izzy riesce a scoprire chi è davvero e che cosa vuole nella vita.
Il suo stile mi è piaciuto davvero tantissimo.
Ve lo consiglio senza alcun dubbio.
Mimma
mamma avvocato says
sembrerebbe un romanzo non banale.lo cerchero’, grazie del consiglio! tra l’altro, ultimamente ho letto tutti romanzi che non mi hanno convinta, mi ci vuole una svolta letteraria!