Ho dimenticato gli Ipad dei bambini… a Riyadh.
In realtà, è più corretto dire che ho scelto di lasciare gli IPad dei bambini a Riyadh.
La mia scelta è nata dall’esigenza di disintossicare i miei figli, soprattutto Riccardo. Mesi fa, ho notato che dopo aver usato l’Ipad Riccardo diventava molto nervoso e scontroso. Rispondeva male, diventava pigro e poco reattivo alle nostre richieste o proposte. Questo suo comportamento non mi piaceva. Così, complice il cambio di vita e le vacanze estive, ho deciso di lasciare gli IPad a Riyadh.
Inizialmente ero spaventata.
L’IPad è un comodo intrattenitore. Mentre i figli giocano o guardano video su Youtube noi possiamo fare altre cose.
Ora, confesso che sto bene!!!!
Anzi, sia io che i miei figli siamo rinati!
Ma come riusciamo a vivere senza Ipad?
I bambini sono davvero molto impegnati ogni giorno.
Hanno due pomeriggi a settimana e un giorno hanno i laboratori facoltativi. Quindi, per tre giorni rimangono a scuola fino alle 15.50.
Due pomeriggi fanno sport.
Poi hanno i compiti da fare. Considerando che arriviamo da una sistema scolastico diverso e che hanno sempre frequentato scuole in lingua inglese, abbiamo davvero molto da recupera. Qui abbiamo iniziato a studiare Tedesco, Italiano, Storia e Religione.
Hanno riscoperto la bellezza del giocare con i Lego. In realtà, Tommaso non ha mai smesso. Ma qui, appena ha un attimo libero, si lancia a costruire qualcosa di nuovo. Riccardo preferisce giocare con le macchinine. O semplicemente disegnare e colorare.
Hanno ritrovato il piacere di giocare all’aria aperta.
Riccardo ha fatto amicizia col bambino che vive al secondo piano.
Si trovano a giocare quasi tutti i pomeriggi. Si danno appuntamento davanti al palazzo con le biciclette. Poi tirano fuori skateboard, roller, pallone, monopattino. Insomma, qualsiasi cosa utile per divertirsi e sfogarsi fisicamente dopo la scuola.
Alla sera, durante la cena, abbiamo scoperto la bellezza di condividere un film (rigorosamente in lingua inglese) per ragazzi.
Infine, gioca un ruolo importante la lettura.
Ho seguito il consiglio di Fabiana, Mammafarandaway.
Ho iniziato a leggere ogni sera ai miei figli. E’ bellissimo!
Ho imparato a fermarmi, smettere di sparecchiare, sistemare e pulire, tanto per queste cose c’è sempre tempo. Così ogni sera, dopo aver lavato i denti, messo il pigiama, preparato cartelle e vestiti per il giorno dopo, andiamo in camera a leggere.
Io leggo, loro ascoltano, fanno domande, intervengono, ridono e si divertono.
In queste ultime settimane ci siamo appassionati alla serie del Dottor Prottor di Jo Nesbo.
Il sabato c’è il catechismo e poi la Messa.
La domenica invece andiamo in giro alla scoperta dell’Alto Adige.
Se il tempo è brutto optiamo per la piscina. Qui ce n’è una meravigliosa con lo scivolo.
“Sono scioccata!“, mi ha scritto Mimma in un messaggio.
“Questa tua scelta richiede tanta forza. E poi sei da sola. Brava!“.
Non credo serva tanta forza.
A me è venuto tutto così naturale.
Ho preso una decisione e l’ho messa in pratica.
Naturalmente gioca un ruolo importante dare il buon esempio. Per questo quando tornano i bambini da scuola il mio telefono è silenzioso. Lo metto in parte e cerco di non guardarlo.
Forse questa scelta di “dimenticare” gli IPad dei bambini non l’avrei presa se fossi rimasta a Riyadh dove ci sono pochissime attività per i bambini, dove la vita è noiosa e decisamente priva di stimoli.
Insomma, credo fermamente che i bambini vivano meglio senza IPad!
In fondo, se ci pensiamo, noi genitori lo usiamo un po’ come baby sitter. Lo lasciamo nelle mani dei nostri figli per troppo tempo, anche se fingiamo a noi stessi dicendo che “tanto mio figlio lo usa solo mezz’ora al giorno!“.
Drusilla
Teresa says
Ciao Drusilla … mi fa piacere che tu abbia scritto riguardo questo argomento .. credo che chiunque in giro farebbe le tue stesse considerazioni riguardo a quella che io chiamo – la nuova droga di questo millennio per i nostri giovani figli !
Sono una mamma di due bimbi trasferita in Kuwait da 4 mesi !!
Arrivati in pieno caldo e senza nessuna voglia di stare a giocare fuori, il mio maschietto iniziò ad usare iPad per collegarsi coi suoi amici italiani e giocare con fortnite.
All’inizio ero accondiscendente più che altro perché vedevo che era un modo per non sentirsi lontano dagli amici italiani .. ma dopo qualche settimana iniziammo a notare nervosismo, irritabilità , rabbia e sempre malumore se non gli si dava immediatamente .
Ebbene col papà decisione immediata !!
Abbiamo fatto sparire iPad e tutto ciò che riguarda mondo elettronico .
All’inizio ho notato una sorta di “ crisi da astinenza “ con un nervosismo ancora più esagerato e rabbia nei nostri confronti .. ma piano piano col passare delle settimane , lui ha iniziato a guardarsi attorno!
Ha iniziato a leggere più libri, a disegnare , a fare lego ma soprattutto ad interagire ogni pomeriggio per almeno due ore coi bambini norvegesi e svedesi che vivono qui al residence , giocando a basket , con lo skate o semplicemente parlando tutti insieme e ridendo .
Ebbene la mia testimonianza appoggia la tua decisione ! Si può fare per il bene dei nostri figli !
Con moderazione si potrebbe pensare di concederlo magari durante il weekend per mezz’ora , ma per adesso è talmente preso dalle scoperte del mondo che lo circonda , che in cuor mio sento di aver fatto la cosa più giusta per lui!
Per cui temporeggio e faccio finta che questi giochi non siano mai entrati in casa .. poi può anche capitare che tra amichetti invitati a casa , scatta la proposta di poterglielo concedere… in quel caso sempre con moderazione e timer in mano😄
drusilla says
Brava! Ai miei figli è capitato di giocare con l’iPad del vicino di casa che non poteva uscire perché un po’ influenzato, ma hanno giocato un’ora due pomeriggi con l’iPad di un altro. Per fortuna non hanno mai insistito per averlo indietro. Quindi, sono salva!
Silvia Fanio says
I miei bambini non possiedono un iPad perché ho paura che possa accadere loro quello che spieghi tu.
Però ogni sera leggo loro un pezzo di libro. La lettura è un’avventura meravigliosa che apre ai bimbi mondi fantastici!
Che belle le attività che fate!
drusilla says
Concordo! La lettura è un’avventura meravigliosa
Mamma Avvocato says
Io ricciolino non ha né iPad né, e ci mancherebbe a 7 anni,cellulare o giochi elettronici per la TV. Ebbene, non li chiede neppure e vive benissimo senza. Se serve intrattenermi e non ho altro modo, uso il mio in coda o dove siamo ma capiterà tre volte l’anno e va bene così. In compenso guarderebbe sempre cartoni, che permwtto la sera, mezz’ora, non tutti i giorni. E già lo rendono sordo a tutto! Però anche io ne guardavo tanti, da bambina e sono sopravvissuta, quindi non mi sento di demonizzarli. Serve solo moderazione. Storia della buona notte? Noi sempre!!! Peraltro, rafforza le competenze linguistiche dei bambini.
Annamaria says
Dru, un consiglio :vai a vedere su youtube le lezioni di Daniela Lucangeli, una ricercatrice che si occupa di neuroscienze applicate all’apprendimento infantile. Digita Daniela Lucangeli telefoniamoci, troverai la conferma scientifica a cio che tu affermi. TI SEGUO DA SEMPRE….SEI UNA FORZA.!
MammaFarAndAway says
Cara Dru, che bello leggerti e….sentirmi meno sola! Noi abbiamo regole rigidissime per l’uso del tablet e wiiu. Mezz’ora solo durante il weekend e stiamo benone, ma come dici tu parte da noi fare il buon esempio e sbatterci ovviamente per dare il buon esempio e non cadere in tentazione tipo ” gli di’ il tablet così non rompono” …xke si sa che per noi genitori qualche volta po’ essere così!! Mi sento un po’ una marziana tra i tanti genitori che, con la scusa del mondo che s’ tecnologico, lasciano usare qualsiasi device a quali qui era’, ed io combatto con te per difendere la bellezza dello stare sconnessi e fare altro, tanto altro, anche solo annoiarsi con loro! Un mega abbraccio, Fabi
Mammapiky says
L’ ipad qui lo usano anche a scuola, come strumento di istruzione e anche a casa sia Leo che Teresa ogni tanto ci giocano. Per ogni tanto intendo una manciata di minuti al giorno, per vedere un video o con qualche app scaricata per loro. Per ora l’uso è così limitato che non mi preoccupa, ma alla fine sono loro stessi per primo a non esserne tanto interessati.
Speranza says
Ottima scelta. La.tecnologia ci facendo diventare scemi. Non ci accorgiamo del tempo che passiamo su questo strumenti.