Ci abbracciamo strette.
Mia cognata quella giovane con più timidezza. L’altra con più convinzione.
Sono trascorsi 10 giorni dal nostro arrivo.
10 giorni trascorsi tra lunghe chiacchierate. Apericena sotto il cielo stellato di questa regione pazzesca.Confesso che è la prima volta in 12 anni un cui non vedevo l’ora di tornare in questa casa alla sera.
Lasciarci alle spalle il rumore e la gente della località balneare poco distante.
E’ la prima volta che ho capito davvero i sentimenti di mio marito verso questo posto che a mio avviso è stato sempre troppo isolato e silenzioso per quanto bellissimo.
Sono cambiata.
Ma è anche vero che le mie cognate si sono date un gran da fare. Sono cambiate anche loro .
Da quando abbiamo perso il capofamiglia mia cognata ha preso in mano la casa. L’ha riportata alla vita. E i cinque fratelli ritrovandosi orfani hanno deciso di legarsi ancor di più . Forse come mai prima d’ora. Se la perdita della mamma li aveva così sconvolti e portati a cercare da soli la strada per venire fuori da questa tragedia, la perdita del papà li ha invece uniti. Restare uniti è stata la loro nuova strada.
La famiglia in law è davvero speciale. Non solo perché sono tutti interessanti.
Sono tutti così colti e affascinanti.
Sono tutti così generosi.
E’ stato bello stare con loro.
Scoprire che la risata fragorosa di Giada è uguale a quella di Zia Carmen.
Che il Garbo e l’eleganza nel relazionarsi verso gli altri sono le stesse di zia Claudia.
Che nessuno sa giocare con lei come zio Carlo.
Quanto sarebbe stato felice nonno Gigi di vederci sempre tutti insieme.
Di vedere i suoi nipoti correre su quel prato davanti casa. Salire e scendere da quelle scale.
Giada oggi mi ha chiesto “perché siamo stati poco. Mi mancano già”.
Mancano anche a me.
Le nostre vacanze sono sempre in famiglia soprattutto per Giada, ma questa volta hanno fatto tanto bene anche a me e ovviamente a mio marito.
Cosa c’e più bello dell’essere ciorcondato dall’amore dei propri cari?
Mimma
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