Incolpare gli altri

C’è una cosa che proprio non sopporto.
Una cosa che mi fa molto arrabbiare. 
E’ l’arte di incolpare gli altri.
La conoscete?

Da qualche tempo ho notato che i miei figli hanno preso il brutto vizio di incolpare gli altri.
Quando gli succede qualcosa di inaspettato o negativo incolpano altre persone anziché mettersi in discussione.
Un pomeriggio siamo andati a prendere il gelato. Riccardo ha scelto il cono, dopo poche leccate le due palle di gelato sono cadute a terra. Ha urlato: “è tutta colpa di quello che mi ha dato il gelato!!!“. 
Una mattina siamo andati a fare un giro in bicicletta. Tommaso è sceso dal marciapiede forte, la catena è scesa così lui ha perso la pedalata ed è caduto. “E’ tutta colpa di Riccardo!!! Lui prima mi ha superato ed io sono caduto!“.

Questo loro modo di fare mi fa arrabbiare.
Incolpare gli altri è più facile e veloce.
In questo modo ci togliamo di dosso ogni responsabilità.

Incolpare gli altri ci rende vittime.
Così facendo affrontiamo il problema con le lamentele.
Ma non lavoriamo su noi stessi per cercare una soluzione e risolverlo.

Tutto ciò non mi piace!
Preferisco mettermi in discussione anziché incolpare gli altri. 
Preferisco affrontare i problemi, capire dove ho sbagliato, scegliere la soluzione per raggiungere l’obiettivo. Insomma, incolpare gli altri per i nostri errori non è il modo corretto di affrontare la vita.
Ciò non significa che noi siamo i colpevoli di tutto ciò che accade intorno a noi di sbagliato. Ma prima di incolpare gli altri facciamoci un bell’esame di coscienza. 
Da qualche settimana sto lavorando con i miei figli per cambiare il loro atteggiamento che reputo sbagliato.

Come far smettere i miei figli di incolpare gli altri?

• Insegno loro a guardare la realtà con razionalità.
  Il mondo non gira solo attorno a noi. Esistono anche gli altri.
  Non è un concetto semplice da far capire a dei bambini, ma credo che ora abbiano l’età giusta per iniziare.
• Sto insegnando loro ad assumersi le proprie responsabilità.
  Il gelato di Riccardo è caduto perché non era seduto e stava saltellando. 
  Mentre Tommaso è caduto dalla bicicletta perché andava troppo forte.
• Sto spiegando ai mie figli di trovare la vera causa del loro problema. 
• Gli sto insegnando a cercare la soluzione del problema.

Essere capaci di riconoscere i propri limiti, accettarli e affrontarli è sinonimo di grande maturità e intelligenza. Questo aiuta a mantenere alto il livello della propria autostima.

Dimentichiamoci di incolpare qualcuno.
Concentriamoci sui nostri obiettivi.

Cambiamo ciò che non funziona per migliorarci.
Se necessario cambiamo anche noi stessi.

Non attendiamo passivi.
Agiamo!

Drusilla