C’era una volta una party girl.
Una tipica trentenne del 2000.
Emigrata per studiare nella Milano da bere. In quella città grigia, piena di smog e di energia, si era costruita il suo mondo perfetto nel quale vivevano i suoi mille amici e dove coltivava una passione vera per il rito dell’happy hour.
Se volevi incontrarla non c’era bisogno di chiamarla, bastava andare al Radetzky, anche alla down town , ma era li in corso Garibaldi che la bionda riccia si rilassava dopo le lunghe ore nell’importante società in cui lavorava.Poi, questa party girl, sul cucuzzolo della montagna, incontrò l’uomo che non deve chiedere mai.
L’uomo del monte.
Quello tutto sport e natura.
Tutto numeri, pessimismo e realismo.
L’uomo che manteneva tutte le promesse fatte.
E così, in quattroequatrotto, decisero di diventare una cosa sola.
Marito e moglie.
Genitori.
Squadra.
Emigrarono in Kuwait insieme ad una biondina piccola piccola.
Il perfetto mix di questi due: la party girl e l’uomo del monte.
Ovviamente bye bye happy hour, bye bye appuntamenti con gli amici.
E…
Giorno dopo giorno, la party girl si trasformò nella ragazza di campagna.
Addio tacchi alti, trucco e minidress.
Addio Cosmopolitan e spritz.
Benvenuta vita semplice, ma sempre con mille amici.
E lifestyle stravolto.
Welcome sneakers e ciabatte. Jeans e t-shirt! Coca Cola light e Lemon meant.
Il massimo della trasgressione era giocare con le immagini stampate sulla maglietta.
La party girl imparò ad andare a dormire negli stessi orari in cui andava a fare l’aperitivo a Milano.
Imparò a svegliarsi prima del panettiere in Italia.
Imparò che la sua ironia non era capita dai suoi amici inglesi, ma non smise di sorridere.
Imparò che era in grado di rinunciare a tutto quello che credeva importante per lei.
Le sue vacanze erano dedicate a tornare dai nonni, vivere esperienze in mezzo alla natura come amavano i due suoi amori.
Bye bye metropoli.
Imparò a mettere sempre davanti gli altri con le loro esigenze e sogni.
Imparò a trovare, in mezzo a tutto ciò, qualcosa che piaceva pure a lei.
E incredibilmente l’ha sempre trovato!
A gennaio però ha deciso che voleva riprovare a fare qualcosa che piaceva solo a lei.
Decise che era arrivato il momento di mostrare a sua figlia qualcosa di quella party girl che per quanto nascosta esisteva ancora.
Decise che era ora di tornare in una big city.
Non senza un po’ di paura, perché sei anni da ragazza di campagna qualche segno l’aveva lasciato.
Con i soldi della sua piccola attività ha incluso nell’invito il nipote tanto amato.
Londra ha capito che per la ex party girl era importante far bella figura agli occhi di sua figlia e suo nipote e si è fatta bella bella.
Sole, 23 gradi e zero pioggia!
La ragazza di campagna ha capito che dentro di sé conviveva ancora la party girl.
Che erano ancora la stessa persona.
È stato tutto meraviglioso.
Camminare 20 chilometri al giorno. Non fermarsi mai. Fare tutto. Uscire nella notte.
È stato bellissimo fare anche cose leggere e divertenti da party girl tipo la foto sulla Abbey Road. “Beatles spostatevi!”.
Londra è stata incredibilmente facile.
E ora che la ragazza di campagna sa come chiedere le cose a un inglese, ha ottenuto in cambio gentilezza e aiuto. Diversamente da quello che pensava in passato.
Non solo ha imparato a far ridere in modo diverso, ha imparato a mettersi nei panni degli altri più che mai.
I bambini sono impazziti.
La piccola bionda sostiene che Londra è una gran bella città e che vorrebbe viverci.
Il piccolo principe non smetteva di ringraziare questa zia lontana, ma vicina.
Londra è stata una favola con un lieto fine.
Dopo tanto tempo, prima di tutti, c’era lei la party girl.
La vita ci pone davanti a scelte.
Spesso pensiamo di essere cambiati.
Ma in realtà la nostra essenza è sempre la stessa.
La party girl esisterà sempre!
Anche se ha imparato ad essere una perfetta ragazza di campagna.
E l’uomo del monte?
L’uomo del monte è stato felice per noi.
Mimma
Ps Grazie Londra
Graziella Pezzetta says
Semplicemente delizioso. Brava Mimma.