Non sono una persona che si perde in smancerie.
Non mi piace usare frasi dolci e smelense.
Sono concreta. Razionale. A volte distante.
Posso sembrare fredda. Ma in realta’ sono terribilmente empatica. Vivo in prima persona i sentimenti di chi mi sta accanto. Per questo a volte mi tengo lontana.
Negli ultimi anni pero’ ho rivalutato l’importanza di un abbraccio.
L’abbraccio e’ il modo perfetto per mostrare affetto.
Per trasmettere cio’ che proviamo verso una persona.
“Mamma, ho bisogno di un tuo abbraccio” mi dice spesso Tommaso.
Lui adora essere abbracciato.
Lui ha bisogno del contatto fisico e l’abbraccio e’ la cosa ideale per lui.
Credo di averglielo insegnato quando era piccolo.
In realta’, ho sempre abbracciato tanto entrambi i miei figli. Ma se Riccardo concede abbracci solo nelle occasioni speciali, suo fratello ne abusa.
Per lui esiste l’abbraccio mattutino, quello che serve per svegliarsi e sedersi al tavolo per la colazione.
Poi c’e’ l’abbraccio prima di salire sul bus per la scuola.
L’abbraccio al rientro da scuola.
L’abbraccio per affrontare i compiti.
Poi quello della sera e quello prima di andare a letto.
Naturalmente ci sono anche gli abbracci a sorpresa.
Insomma, e’ sempre il momento per ricevere e dare un abbraccio. Perche’ per Tommaso la vita e’ fatta di abbracci!
Leggendo qua e la’ sul web ho visto che l’abbraccio fa bene.
E che presenta tutta una serie di benefici: migliora l’umore, calma l’ansia, rafforza l’autostima, rende piu’ pazienti, equilibria il sistema nervoso, tiene lontano la depressione, migliora la memoria nonche’ la salute del cuore. Ultimo ma non ultimo, e’ una grande dimostrazione di amore o supporto e aiuta ad affrontare meglio il dolore.
In queste ultime settimane c’e’ stato un abbraccio che mi e’ rimasto nel cuore.
Un abbraccio che mi ha colpito nel profondo. Che mi ha fatto capire quanto possa essere importante un gesto semplice come quello di stringere tra le braccia una persona.
E’ stato l’abbraccio ad un’amica che sta vivendo un momento drammatico.
Confesso che non pensavo di esserne capace.
“I have no words to say”, le ho detto abbracciandola forte fino a sentire le sue ossa sotto le mie mani.
“Non servono parole. Mi basta solo questo tuo abbraccio e la tua presenza ora, qui.”
L’ho stretta forte forte tra le mie braccia piu’ volte.
Volevo farle sentire la mia presenza. Ma anche proteggerla e allontanarla un poco dal suo profondo dolore.
“Ci si abbraccia per ritrovarsi interi.”
Alda Merini
Drusilla
Mamma avvocato says
Io abbraccio molto mia madre ancora adesso, così come abbraccio e sbaciucchio i miei figli, anche per compensare la tendenza al poco contatto fisico del tipo del loro papà (che tiene in braccio tanto e canta ninne nanne, ma non abbraccia né elargisce baci, di solito). Mi piace un sacco! Con amici e conoscenti, invece, uso di più sorrisi e parole, poiché ho sempre vissuto in un ambiente (inteso come luogo) in cui il massimo è la stretta di mano e i bacini sulle guance di saluto e, in effetti, tengo a mantenere le distanze per imbarazzo, immaginando che agli altri possa dare fastidio.
Invece ha ragione la tua amica cara, a volte ci vuole!
Silvia Fanio says
Un abbraccio scalda il cuore, a volte più di mille parole. È difficile abbracciare, si entra nello spazio vitale di una persona. Ma quando ci è concesso un abbraccio può essere vita!
MammArch says
Io ho riscoperto l’abbraccio qui in Australia, dove il bacio sulle guance risulta troppo intimo, mentre l’abbraccio tra amici va alla grande. E mi piace molto. Anche a scuola tra le bimbe l’abbraccio va di moda più del bacino e così per il saluto mi sento dire: “mamma, huggy, huggy” e via di abbraccione 😉
Sempremamma says
Io amo abbracciare le persone a cui voglio bene, stringerli forte, serve a me, mi da forza.
Stefania Iori says
Ci sono momenti dove non ci sono parole e un abbraccio dice tutto!!!