Quando ho terminato di leggere “Non lasciarmi” di Kazuo Ishiguro di cui vi scriverò settimana prossima, avevo bisogno di un libro più leggero.
Aspettavo il ritorno in libreria di Federica Bosco da così tanto tempo da essermene quasi dimenticata, così quando ho scorso nella libreria del mio Kindle un suo nuovo libro l’ho preso subito.
Mi hanno attirato la copertina, e che si trattasse di un romanzo che parla di amicizia.
Dopo poche pagine mi rendo conto che è un romanzo diverso dai suoi soliti e da quelli a cui ci ha abituati.
In “ci vediamo uno di questi giorni” non c’è, una protagonista alla Bridget Jones che gestisce una relazione fallita, o cerca l’amore, o che si districa nel suo ruolo di amante brutta e cattiva.
Il significato del titolo si rivela alla fine del libro ed ha un significato profondissimo, due è il numero perfetto anche se talvolta l’uno prende il sopravvento.
Ludovica e Caterina, amiche sin dalle medie e amiche per sempre, sono le vere protagoniste assieme alla vita reale con i suoi ostacoli, le sue scorciatoie, le sue gioie, i suoi dolori, le verità nascoste e le sue speranze.
Le speranze non muoiono mai ne Ci vediamo un giorno di questi, dove nessuno è spacciato: Ludovica con un amore tossico che la logora e la annulla, Caterina la cui vita ha dato tanto e ha tolto altrettanto. Niente sembra piegarle, insieme superano tutto, come sorelle, insieme sono un grande simbolo di resilienza.
Niente è semplice, soprattutto se riguarda i legami che abbiamo con le persone più importanti della nostra vita: i genitori presenti ma assenti e quelli solamente assenti che, indipendentemente da ciò, forgiano le nostre personalità; gli amori che soffocano, quelli che liberano, e quelli che liberiamo; la maternità vissuta anche senza legami biologici; i figli che deludono le aspettative e quelli che pur di non farlo sono insalvabili.
Le appoggiai la testa sulla spalla. Rimanemmo così a guardare l’orizzonte, due vecchie amiche, unite contro quello che arrivava.
Un romanzo che sembra nato da un’esperienza personale dell’autrice che nei ringraziamenti ci tiene a darci un consiglio più da amica che altro. Infatti sono andata alla ricerca di sue dichiarazioni, interviste per capirci qualcosa in più ma per ora non ho trovato nessuna dichiarazione in tal senso.
Ci vediamo un giorno di questi è un romanzo inaspettato, bellissimo, un romanzo che mette a nudo la vita pieno di colpi di scena e di svolte imprevedibili. È impossibile non sentirsi coinvolti nella storia, è impossibile non farsi travolgere dalla scrittura di Federica Bosco, dalla sua ironia, dalla sua serietà durante le sue riflessioni profonde e delicate; uno stile inconfondibile assieme ai messaggi che l’autrice ci manda.
Ci vediamo un giorno di questi è un libro emozionante, commuovente e strappalacrime.
E’ la classica storie che ci obbliga a fermarci qualche istante, a pensare.
Cate e Ludo si sono scelte da bambine, complice una merenda da condividere e non si sono mai lasciate. Non che tutto sia andato secondo i piani: si sono allontanate e riprese più volte in quell’inevitabile gioco di vita e di incomprensioni, di parole urlate in faccia e ostinati silenzi capaci di nascondere ombre di un affetto immutabile e profondo.
Tutta la narrazione è affidata alla voce di Ludovica, zia appagata, amica devota, grande lavoratrice, ma questa scelta di ricorrere ad un narratore diretto non toglie nulla alla costruzione della trama, ai personaggi che restato tutti bene caratterizzata, soprattutto dal punto di vista psicologico.
La Bosco è stata molto brava a rendere, ottimamente, il quadro d’insieme.
Di pari passo allo scorrere del tempo si ravvisa una maturazione, un’evoluzione, di alcune figure rispetto ad altre.
La stessa Ludovica che fino ad un certo momento ha vissuto di luce riflessa, sospinta dalla vitalità di Caterina, si ritroverà a dover fare i conti con quelle onde che aveva sempre cercato di arginare; sarà la vita stessa a costringerla a sbocciare, a rivelarle tutta la sua vera essenza.
Non ci rendiamo conto della nostra serenità fino a quando non ci viene strappata di mano come un palloncino dal vento. Equando l’abbiamo persa ci sembra impossibile avere avuto una vita normale..
Ci vediamo un giorno di questi mi ha lasciato essenzialmente senza parole.
Io che volevo una lettura di evasione dopo un libro come non lasciarmi, mi sono imbattuta in una storia che mi ha profondamente commossa.
Ve lo consiglio.
Mimma
ps questo libro partecipa alla selezione del Venerdì del libro.
Priscilla says
Che bel suggerimento! Sono pronta per letture più profonde, che “muovono” qualcosa e questo mi sembra uno di quei romanzi che non ti lascia indifferente
Mamma avvocato says
Dopo una presentazione come questa, Mimma, non posso che cercare questo romanzo! Conoscevo già l’autrice ma la ricordavo, come hai ben scritto tu, per romanzi d’amore scorrevoli e divertenti, quindi questa volta mi incuriosisce moltissimo.
Grazie del prezioso suggerimento!
Sabrina says
L’ho letto questa settimana e sono d’accordo con te👍🏻