Ormai tanti di voi lo sanno.
Non è un segreto.
I miei amici sono stati i primi a saperlo.
Poi ho cominciato ad informare anche i conoscenti.
Mia madre l’ha detto ai suoi amici. Mio padre ai suoi.
E qualche settimana fa ho pubblicato un post su Amiche di fuso.
Insomma, abbiamo venduto casa al Lago di Garda.
Siamo pazzi?! Forse.
La casa al Lago di Garda è stata la prima casa mia e del daddy. Quel divano verde dell’Ikea comprato il giorno prima di partorire Tommaso, quello che il daddy ha sempre odiato perché diceva essere orribile. Una casa con un vecchio pavimento color marrone che cercavamo di nascondere con i tappeti. Una casa “costruita” con mobili che racchiudevano ricordi e bei momenti. Quadri regalati da amici che hanno sostituito fotografie che non ci rappresentavano più, tingatinga portati dalla Tanzania, ceste provenienti dal Madagascar.
La casa al Lago di Garda è stata il nostro rifugio durante l’anno di passaggio in Italia prima di ripartire per un nuovo deserto. Assieme ai bambini siamo andati alla scoperta di tanti posti magici e abbiamo vissuto pomeriggi indimenticabili. Le nostre merende alla Rocca di Manerba, il parco giochi scoperto per caso a Moniga del Garda, la crema di cappuccino a Padenghe, il fascino del mercato di Desenzano. E poi le passeggiate al castello, le biciclettate in campagna e il parchetto vicino a casa dove andavamo ogni volta che non c’era più nulla da fare in casa incuranti della stagione e del tempo.
La casa al Lago di Garda ha ospitato aperitivi, cene, feste di compleanno, merende o semplici momenti indimenticabili tra amici, quelli veri, coloro che resistono al tempo ed alla distanza.
La casa al Lago di Garda era il terrazzo e la sua totale vista lago. Quella vista che mi infondeva tranquillità dall’alba al tramonto. Quella che mi permetteva di guardare il cielo pieno di stelle, i fuochi d’artificio il 15 d’agosto, gli stormi di uccelli migrare, la pioggia, il sole, la nebbia e persino la neve.
Prima di scoprire che avevo la SM l’intenzione mia e del daddy era quella di sistemare la nostra casa al Lago di Garda. Era una casa costruita alla fine degli anni ’80, quando l’abbiamo comprata non siamo riusciti a sistemarla perché le nostre finanze non ce lo permettevano. Ora potevamo. Purtroppo però quell’appartamento si trovava in un residence vecchio, esteriormente l’appartamento necessitava di miglioramenti, ma nessun altro proprietario aveva intenzione di investirci soldi. Insomma, noi volevamo trasformare il nostro appartamento in un gioiellino che però rimaneva vecchio e bruttino da fuori.
Poi ad agosto è arrivata la doccia fredda, abbiamo scoperto la mia malattia.
Io e il daddy ci siamo guardati negli occhi e ci siamo chiesti: “ma ne vale davvero la pena?”, “Ma non ci conviene acquistarne una nuova?”.
La risposta di entrambi è stata SI.
L’arrivo della mia diagnosi ci ha aperto gli occhi. Anzi, spalancato.
Da quel 4 agosto abbiamo iniziato a vedere la realtà in modo diverso.
Abbiamo iniziato a pensare che la vita è una soltanto e non va sprecata.
Nulla è per sempre.
In fondo, al Lago di Garda vivono le mie Amiche e posso tornare quando voglio. E le nostre famiglie vivono a pochi chilomentri dal Lago.
Durante l’estate eravamo andati a trascorrere qualche giorno a San Candido, ci siamo goduti tantissimo la bicicletta e, al nostro rientro, volevamo fare la stessa cosa con i bambini a Padenghe e dintorni. Purtroppo però questa parte di Lago di Garda non ce lo permetteva, andare in bici per la Valtenesi faceva troppa paura. Questo sigificava rinunciare a condividere una passione con i nostri figli; dover sempre prendere in mano un’auto per muoversi. Fare lunghe code anche solo per spostarsi di pochi chilomentri. Insomma, il Lago di Garda non corrispondeva più alle nostre esigenze.
Ci aggiungiamo la nostra insaziabile voglia di cambiare. Voglia di scoprire nuovi luoghi. Voglia di vivere nuove avventure. Ma soprattutto la nostra voglia di esaudire un sogno che da tempo avevamo nel cassetto.
Non dimentichiamo la nostra passione per la montagna. E la mia esigenza di vivere lontano da un posto umido e caldo.
L’nsieme di tutte queste cose ci ha fatto decidere di vendere la nostra casa al Lago di Garda. Ma soprattutto di comprare una nuova casa in un luogo nuovo.
La nostra nuova avventura avrà presto inizio…
Drusilla
Stefania Iori says
Avete fatto bene ,ogni tanto se possibile una svolta un cambiamento nel viaggio della vita serve !!Buon inizio avventura
Cristina Botturi says
Auguri, se si può dire.per la malattia e per la vita.
NonPuòEssereVero says
Io però sono una terribile curiosa e voglio sapere dove avete comprato casa nuova 😁
drusilla says
Ehhhhhhh
Per scaramanzia, affinche’ tutto vada per il verso giusto, attendo a dichiarare la nuova location.
Alessandra says
Ciao Drusilla, sono venuta da poco a conoscenza della tua malattia…..che dire….hai già espresso tutto tu.
Il coraggio,la forza interiore ti sono sempre appartenute, a tuo fianco hai la fortuna di avere una bella persona come te. Un grande in bocca al lupo ragazzi, qui al vostro paesello credo che come me vi ricordiamo nelle nostre preghiere. Un abbraccio a tutti e continuate così… avanti tutta senza scoraggiarsi 😘
drusilla says
Grazie di cuore Alessandra per le tue belle parole!
Maura says
La casa e’ fatta dei cuori che la rendono viva…bravi altra casa altre emozioni! Di quella avrete sempre memorie indelebili.
drusilla says
Siiiiii
Mammapiky says
Vieni dalle mie parti? ;-))))))))))
drusilla says
Ahahahahah
No, saliremo ancora piu’ a nord
Annamaria says
Dru ti. seguo da 5 anni e ti ho sempre ammirata per la capacita di trasformare tutte le cose in senso positivo. Sei una forza……..la tua casa nuova sarà ancora più bella e tu la renderai simile a te. Solarei
Sempremamma says
Sai che io abito in montagna, mi sveglio ogni mattina guardando il Resegone, per me il Lago di Garda è un sogno, se potessi mi trasferire i subito.
Vivere in montagna ha un sacco di cose positive, l’unico difetto è la lontananza dall’ autostrada.
mamma avvocato says
Io sono una restia ai cambiamenti, che fatica moltissimo a prendere decisioni importanti. Però, quando le ho prese, non mi sono mai pentita. Perchè, in fondo, come scrivi la vita è una e vivere di rimpianti è assurdo.