Venerdì ho l’appuntamento dal dottore al San Raffaele.
Dopo un mese circa dalla visita precedente finalmente torno da lui.
Il mio dottore mi piace.
Sono contenta di essermi affidata a lui, perché di lui mi fido. Credo in lui.
Penso che fidarsi del dottore che si è scelto sia fondamentale. In fondo, noi pazienti decidiamo di mettere la nostra vita nelle loro mani.
Il mio dottore trovo che sia una persona pratica, capace di parlare della malattia in modo semplice e diretto, senza troppi giri di parole e senza l’utilizzo di troppe parolone complicate. Certo un po’ di termini tecnici deve obbligatoriamente usarli ed io sto cercando di impararli. Confesso che faccio molta più fatica a seguire le questioni burocratiche, forse è un mio limite, forse in Italia c’è troppa burocrazia o forse banalmente è troppo tempo che vivo fuori dall’Italia.
Ogni volta che ho un appuntamento dal dottore per una visita per parlare del mio stato di salute sono agitata.
L’attesa della visita dal dottore che mi segue per la SM la vivo con trepidazione. Mi sento come in un vortice di emozioni, sospesa tra la paura e la speranza.
Speranza che il mio stato di salute sia migliorato, o almeno non peggiorato.
Speranza che tutto stia andando per il verso giusto.
Speranza che la cura che sto facendo stia dando buoni risultati.
Dall’altra parte ho paura che le cose dentro di me non stiano andando bene.
Paura che sia venuta a trovarmi un’altra amica placca senza darmi il preavviso.
Ma anche paura di non ricordarmi di chiedere al dottore tutto quello che vorrei sapere.
Paura di dimenticare questioni importanti che poi dovranno attendere un altro mese.
Paura di non capire esattamente quello che mi sta dicendo. O peggio ancora, pensare di averlo compreso per poi dimenticarmelo.
Rimettersi in contatto con lui non è semplicissimo. In realtà, ho il suo numero di telefono personale, il numero dello studio presso il San Raffaele, la sua email ed anche l’indirizzo dello studio di casa sua. Ma lui è sempre molto impegnato, ha tanti pazienti, partecipa a numerosi convegni ed è sempre impegnato con la ricerca. Insomma, tutto si gioca durante quei minuti a disposizione durante la visita.
Per affrontare queste mie paure ho stilato un elenco di regole che mi aiuteranno ad affrontare al meglio la visita dal mio dottore.
Come mi preparo alla prossima visita?
- Prima di tutto stilo un elenco di domande che voglio fare al dottore.
- Il mio elenco ha un ordine di priorità. Naturalmente ai primi posti metto i miei sintomi e gli eventuali effetti collaterali legati alla mia cura. Per esempio, durante questo primo mese di cure ho avuto qualche effetto collaterale. Per qualche giorno ho avuto mal di stomaco alla sera. E un paio di volte mi sono venuti attacchi di vampate di calore con conseguenti macchie rosse su viso e parte alta del tronco. Credo fossero legati al fatto che mi ero esposta al sole per qualche minuto, ma chiederò conferma.
- Tutte le mie domande devono essere chiare, semplici e dirette. Pochi giri di parole per chiedere una cosa.
- Cerco di essere il più razionale possibile. Preferisco lasciare a casa l’emotività, serve a poco o nulla in questi casi. Diciamo che questo mi risulta molto semplice, visto che io sono una persona che preferisce la razionalità all’emotività.
- Lascio alla fine della visita questioni di pura conversazione. Ad esempio, mi piace chiedere novità relativamente a nuove cure che si stanno studiando. E parlare della questione alimentare che assieme ai farmaci gioca un ruolo molto importante per il sistema immunitario.
Ecco come mi preparo alla prossima visita dal mio dottore.
Ora attendo con ansia l’arrivo di venerdì.
Speriamo sia tutto a posto.
Mi basta questo come regalo di Natale.
Avete altri consigli?
Drusilla
Serena says
Pensa anche a qualcosa di piacevole da fare dopo, come farti un regalo tutto per te 😊 stai affrontando la malattia con molto coraggio, bravissima. Un abbraccio!
Drusilla says
Grazie! 😘
Bella idea quella di pensare a qualcosa di piacevole da fare dopo.
MammArch says
Direi che hai un ottimo piano. Faccio il tifo per te! 💪
Hai valutato l’opzione di farti accompagnare da una persona che ti possa dare supporto in caso tu non capisca qualcosa o ti dimentichi di chiedere qlcsa?
Giusto come back up che sicuramente starà solo ad ascoltare perché tu andrai alla grande 😉
Un forte abbraccio!
Drusilla says
Mi accompagnerà il daddy. Preferisco sempre non andare da sola.
Grazie 😘
Giupy says
Come al solito Drusilla sei molto coraggiosa e molto forte… io sono una super fifona e con i medici mi agito. Soprattutto da quando vivo all’estero e devo parlarci in lingue che non sono la mia. Giuro mi è successo un sacco di volte di uscire dal medico e di rendermi conto di aver dimenticato un sacco di cose oppure di non aver capito ma aver detto si in preda all’ansia. Di solito io mi porto qualcuno (che però non sempre serve perchè a volte manco gli altri si ricordano le cose) oppure poi tempesto i poveri medici di mail e messaggini. Che gli romperà le scatole, ma passo la vita a non ricordarmi la dose dei farmaci che devo prendere.
Comunque un tempo lavoravo con dei medici per un’associazione e ho scoperto che secondo alcuni studi hanno un’attenzione media di 45 secondi, quindi si, domande corte e subito al punto!
Drusilla says
Parlare con un dottore in una lingua straniera è sfidante.
Grazie 😊
Silvia Fanio says
Quanto sei coraggiosa e pragmatica!
Io sono troppo emotiva e mi lascio prendere dall’ansia…
Io, quando si tratta di cose importanti, prendo appunti, perché poi so che mi dimentico le cose…
Coraggio! Speriamo che questa visita porti con sé tanta serenità per il tuo Natale!
Drusilla says
Grazie 😘😘😘
Sempre Mamma says
Io mi faccio liste mentali che poi puntualmente dimentico quando sono in studio. Dovrei apountarle come fai tu.
La dieta ha sempre una parte importante nella malattia.
Un abbraccio
Mammapiky says
Per la visita hai pianificato tutto e credo sia giusto così per riuscire a capire bene e avere chiari i concetti…per il resto direi che ora devi concentrarti sul “dopo visita”, quando uscirai di li dopo che il medico ti avrà detto che tutto sta andando per il meglio, che ci sono importanti miglioramenti e che la cura eccome se funziona!!!!
NonPuòEssereVero says
La lista è un’ottima idea, anche io la faccio ogni volta che vado dal mio dottore e mi aiuta a non dimenticare nulla.
Coraggio Drù 😘
Artemisia says
In bocca al lupo, hai già programmato tutto alla perfezione! Io dimentico sempre di farmi accompagnare…. così finisce sempre che combino qualche pasticcio
Paola says
Ormai avrai fatto la tua visita. Spero per il meglio. Noi abitiamo veramente molto vicino al San Raffaele (detto sanraffa, frequentato da noi anche come ps vista la vicinanza). Casomai avessi bisogno di qualcosa..fai un fischio!
mammamedico says
spero che sia andato tutto bene. io da medico cerco sempre di parlare in modo comprensibile, di ripetere, usare termini banali, ma spesso mi rendo conto di non essere comunque capita, soprattutto dagli anziani o dagli ansiosi. scrivo tutto, ma purtroppo a volte anche quello non basta. e sulla lingua straniera… beh, quando lavoravo in pronto soccorso e mi trovavo di fronte a bambini che traducevano per le mamme, beh… in quei casi ero io a temere veramente …