Era da un po’ che guardavo questo libro. Indecisa se leggerlo o meno.
La Lucarelli mi piace, leggo sempre con piacere i suoi post, non tutti li condivido al 100% ma innegabilmente ha sempre un bel punto di vista, tanto coraggio, senza contare una splendida scrittura.
Però un suo intero libro avevo paura di leggerlo.
Sopratutto questo che non è un romanzo ma la sua autobiografia.
O meglio il racconto di 10 personaggi infami della sua vita.
Mi chiedevo se aveva senso spendere soldi e tempo per una storia personale.
La trama è composta appunto da 10 storie.
La migliore amica che tradì la sua fiducia dopo cinque anni, quelli delle elementari, di complicità ininterrotta e simbiosi pressoché totale. Un parrucchiere anarchico, poco incline all’ascolto delle clienti e molto a gestire taglio e colore in assoluta libertà. Il primo ragazzo a essersi rivolto a lei chiamandola gentilmente “signora”. Un ex fidanzato soprannominato Mister Amuchina per la sua ossessione paranoide verso l’igiene e l’ordine, prima che un incidente ponesse provvidenzialmente fine all’asettica relazione. La suora che avrebbe voluto fare di lei la prima “Santa Selvaggia” della storia. Sono solo alcuni dei personaggi inseriti da Selvaggia Lucarelli nella sua personalissima blacklist, un girotondo di piccoli infami che, più o meno inconsapevolmente, l’hanno trasformata anche solo per pochi minuti in una persona peggiore.
Dopo aver letto la recensione di Mammapicky mi sono decisa.
Ho fatto benissimo a seguire i consigli di Maria Elena.
E’ stata una lettura davvero piacevole.
Soprattutto in questa fase della mia vita, in cui sento insostenibile pesantezza dell’essere.
Nel suo racconto ci si riconosce.
Tutti, nella vita, abbiamo incrociato qualche cretino che ci ha ostacolato, fatto sentire inadeguati, che ha cercato di piegarci o che ci ha ferito.
L’autrice con i suoi racconti di vita e frasi al vetriolo non fa altro che ricordarci che prima o poi ci passiamo tutti, ma allo stesso tempo ci fa comprendere che, anche se spesso questi incontri ci segnano per sempre, l’amarezza deve avere i minuti contati. Anzi possono diventare ricordi che ci strappano sorrisi.
“Dieci piccoli infami” è però anche un libro che fa ridere, non solo per la vena ironica di Selvaggia che caratterizza ogni pagina, ma soprattutto per i numerosi episodi tragicomici raccontati. “Il ragazzo della funivia”, per esempio, mi ha divertita sin dall’inizio e non stento a credere che un’avventura simile potrebbe succedere anche a me.
Così come Mister Amuchina.
Insomma, io vi ho avvisati, e fossi in voi non mi perderei dell’occasione di farmi quattro risate e di fare un tuffo nel passato per cercare di riappacificarsi con le brutte sensazioni che abbiamo provato quando siamo stati maltrattati.
Dunque vi non resta che leggerlo!
Mimma
ps . questo libro partecipa al venerdì del libro.
Priscilla says
Mi hai convinto quando hai scritto “La migliore amica che tradì la sua fiducia dopo cinque anni, quelli delle elementari, di complicità ininterrotta e simbiosi pressoché totale.”
In lista!
Beat says
In effetti se non avessi letto che sia tu che MammaPiky lo consigliate, non mi sarei fidata…ma visto che è così, segno in lista!!
mimma says
Facci sapere!
Mammapiky says
Mi ero persa la tua recensione…felicissima che ti sia piaciuto, per me è stato il libro dell’estate, leggero ed estremamente terapeutico se penso ai miei personali piccoli infami…che tra l’altro son più di dieci
Mammapiky says
Mi ero persa la tua recensione…felicissima che ti sia piaciuto, per me è stato il libro dell’estate, leggero ed estremamente terapeutico se penso ai miei personali piccoli infami…che tra l’altro son più di dieci