Quest’anno mi sono appassionata alla bicicletta.
Tutto è iniziato durante la mia fuga d’amore con il Daddy a San Candido.
Chi ci segue su Facebook lo ha visto dalle foto.
Per prendere confidenza con la bici il Daddy mi ha portato a fare un giro corto: da San Candido al lago di Dobbiaco.
Il giorno dopo abbiamo fatto la ciclabile di San Candido- Lienz. Andata e ritorno.
Poi da San Candido fino a Brunico continuando fino a Lutago.
Tornati alla vita normale a Padenghe sul Garda abbiamo deciso di continuare con la bicicletta.
I bambini sono appassionati di bici.
Entrambi hanno la mountain bike con cambi, il casco e le borracce.
Il Daddy è un ciclista serio. Dopo aver provato bici da strada, rischiando la vita, ha preferito dedicarsi al fuori strada. Per sfogarsi e divertirsi parte presto al mattino e va ad affrontare salite impegnative che noi comuni mortali non possiamo nemmeno immaginare.
I primi di agosto ci siamo dedicati al nostro amato Lago di Garda. In particolare, alla zona della Valtenesi. Questa comprende sette comuni: Padenghe sul Garda, Moniga del Garda, Manerba del Garda, San Felice del Benaco, Puegnago del Garda, Polpenazze del Garda e Soiano del Lago.
In bici per il Lago di Garda: Valtenesi, che paura!
Paura perché per andare a prendere una ciclabile si è costretti a pedalare su strade normali.
Paura perché le piste ciclabili non sono collegate tra loro. Quindi, occorre cercarle dovendo entrare spesso nei vari paesi.
Paura perché ciò che chiamano strade ciclabili in realtà sono strade asfaltate dove tutti possono circolare.
Paura perché gli automobilisti non hanno rispetto per i ciclisti.
Paura per la velocità insensata di auto e cammion su strada. Non importa se vedono due bambini in bicicletta!
Paura perché esistono troppo pochi semafori per attraversare le strade.
Paura perché pedalando su strada normale la banchina è sdrucciolevole. Non è previsto un metro di strada oltre la striscia bianca dove poter andare in tranquilli senza rischiare la vita.
Paura perché alcune piste ciclabili iniziano, finendo poi senza senso e alcuna destinazione.
Paura perché le piste ciclabili sono sporche. Spesso piene di ghiaia, sassi e rami. Per carità non pretendo che vengano pulite come ho visto fare a Brunico. Ma un po’ di manutenzione non credo sia impossibile.
Non sopporto fare polemica.
Ma sono arrabbiata. Anzi, furiosa.
Forse solo delusa. Amo il mio Lago di Garda. Per me è il posto perfetto per vivere e trascorrere il tempo quando sono in Italia. Ne ho parlato tanto. Ogni volta che ci torno carico foto. Mi vanto di vivere in un luogo così bello. Però quest’anno ho scoperto un suo aspetto negativo. E ne sono molto triste!
Mi piacerebbe tornare la prossima estate e girare in bicicletta con i miei figli senza rischiare la vita.
Mi piacere trovare una vera pista ciclabile che permetta di pedalare e scoprire tutta la bellezza della Valtenesi. E perché no, di tutto il Lago di Garda.
Mi piacerebbe che gli automobilisti fossero più rispettosi. In fondo siete qui in vacanza, che fretta avete!
Sono convinta che al Lago di Garda manchi un vero cicloturismo. Qualcosa come ho visto a San Candido dove quando uscivo dall’hotel mi trovavo direttamente su una ciclabile. Dove attraversare il paese non significava ricevere continui suoni di clacson, insulti e accelerate di suv infastiditi.
Drusilla
Welda says
Ciao! Anche io vivo vicino al lago di Garda ed effettivamente in bici non è vivibile, soprattutto d’estate. Non ci sono nemmeno piste ciclabili che collegano le varie spiagge. È un vero peccato!
drusilla says
Si, e’ davvero una grande mancanza visto tutto il turismo e la gente che gira al Lago di Garda durante l’estate!
Artemisia says
Mi verrebbe da scriverti Benvenuta in Italia. Alcune delle cose di cui ti lamenti sono tipicamente italiane, piste che iniziano e finiscono nel nulla, scarsa manutenzione, rispetto inesistente. Il ciclista visto come un fastidio piuttosto che come una persona da rispettare. In Italia abbiamo ancora molta strada da fare in questo senso, abbiamo ancora molte cose da imparare.
drusilla says
La cosa che piu’ mi stupisce e’ il fatto che il Lago di Garda sia una zona turistica molto frequentata da tedeschi, inglesi, olandesi. Tutta gente che ama andare in bicicletta.
Mi sembra davvero assurdo, sciocco e triste che non siamo in grado di costruire delle piste ciclabili adatte.
iori stefania says
Verissimo, purtroppo in Italia mancano le ciclabili e il rispetto per i ciclisti !!Ricordo a Minorca poche ciclabili ma molto rispetto per i ciclisti !!
Veronica says
Ciao ! Noi viviamo da poco a Padenghe , noi facciamo dei giri in mb in tranquillità a Pratello , e lì non c’è traffico , magari ci vediamo !
drusilla says
Ciao Veronica! Anche tu a Padenghe, che bello!!!
Speriamo di vederci prima o poi…
Mamma avvocato says
Guarda, io e l’alpmarito siamo amanti della bici da corsa, con la quale abbiamo già fatto vacanze all’estero e in Italia percorrendo la ciclabile di San candido di cui parli fino alla Slovenia, in Provenza e Camargue, nella zona di Mantova e in Alto Adige, questi ultimi con il ricciolino. Ne ho anche parlato più volte sul blog. Purtroppo abbiamo notato tante volte anche noi quel che dici tu:all’estero è più facile, in Italia i posti adatti sono pochissimi. Per il resto. Ciclabili a metà, non mantenute in ordine e non sicure, spesso semplici strade meno trafficate ma più strette e senza protezioni, nessun rispetto dagli automobilisti e nessuna lungimiranza delle amministrazioni locali. Che peccato!!!!
Sempre Mamma says
Sai che meraviglia girare tutto il lago di garda in bici in sicurezza?
Io amo la bici ma trovo che sia troppo pericoloso circolare per strada, ci sono troppe buche che costringono i ciclisti a sterzare all’improvviso e mettono a rischio la loro vita e anche quella degli automobilisti che li devono scansare. Da noi in valle girano molti ciclisti e devo dire che mi infastidiscono non poco. Sono strade strette, occupano mezza carreggiata e causano un sacco di fila.
Miciomao ha iniziato a spostarsi da solo in bici da solo per andare dai suoi amichetti, ma io sono sempre in pensiero, troppe curve, troppe strade strette, troppa gente che corre come un boia.
Giulia says
Cara Drusilla, anche io abito da poco a San Felice come ti ho già detto e qua c’è un circuito di circa 10 km che collega le tre frazioni e alcune spiaggie (Porto-Baia del Vento), è abbastanza separato dalla strada anche se tutto un saliscendi e a volte non proprio agevole….mi rattrista leggere quello che scrivi..Fanno tanta pubblicità alla futura(speriamo) pista ciclabile sospesa che dovrebbe collegare Salò con Riva del Garda, ma nel frattempo dovrebbero magari sistemare quelle (poche) esistenti. All’ufficio turistico ho preso il depliant di una ciclabile che collega Salò a Lonato…è forse quel di cui parli tu con tratti malmessi e che finiscono nel vuoto? Tristezza….condivido in pieno ciò che dici. Spero di incontrarti una delle prossime volte che sarai in Italia a berci un caffè magari nella bella Salò! 🙂