A quanti anni si smette di chiamarli bambini?

I nostri figli, per noi mamme, rimarranno per sempre i nostri bambini.
Mia madre chiama ancora “le mie bambine” sia me che mia sorella. Talvolta si corregge con “le ragazze”. Entrambe abbiamo superato i 30 anni, ma per lei rimaniamo sempre le sue bambine.
Un po’ come mio marito, che per mia madre, fino al giorno del matrimonio era “l’amico”!

Oggi Tommaso compie 8 anni.
Pausa.
Respiro profondo.
Altro respiro.
Urla.
AUGURI AMORE MIO!!!!! Anzi, auguri bambino mio!!!!!

Ogni sera prima di andare a dormire entro nella camera dei miei figli per un bacio.
Questo e’ uno di quei momenti che adoro della giornata. Guardarli mentre dormono sereni e spensierati, sedermi sul loro letto, osservare le lunghe ciglia dei loro occhioni blu, perdersi nella forma del loro naso o delle orecchie, dargli un bacio sulla guancia, ascoltare il loro respiro, accarezzarli, coprirli e sussurrargli qualche frase nell’orecchio.
Ieri sera ho sussurrato a Riccardo di imparare ad accettare i suoi errori e fare di tutto per non ripeterli, ricordandosi pero’ che nessuno e’ perfetto. Poi gli ho detto di non perdere mai la sua energia e grinta nell’affrontare la vita, di continuare ad essere determinato, combattivo e credere sempre in cio’ che fa, senza mollare mai.
Poi sono andata da Tommaso e gli ho sussurrato di non perdere mai il suo sorriso contagioso, la sua voglia di divertirsi, quello sguardo curioso sul mondo, la sua empatia e quella sua incredibile capacita’ di vivere i cambiamenti in modo positivo cercando sempre di scovare la bellezza nelle cose e nelle persone che lo circondano.

Ma a quanti anni si smette di chiamarli bambini?

Tommaso in questi mesi e’ cresciuto tantissimo, non solo fisicamente ma anche caratterialmente.
Ora torna a casa da scuola o dalla piscina dicendomi “mamma mi sono innamorato”.
Ha imparato a sistemare il suo letto al mattino, anche se devo ricordarglielo.
Ora gioca a tennis da fondo campo tirando colpi forti e decisi.
Mangia come un grande: “mamma cosa hai preparato per secondo?”.
Porta il 34 di scarpe.
Ha imparato la differenza tra un testo persuasivo ed uno narrativo.
Gli piace leggere il suo Tom Gates. Ma i Lego rimangono la sua vera passione: “mamma anche da grande giochero’ con i Lego perche’ lo zio Baru ci gioca ancora!”.
Ogni volta che qualcuno starnutisce lui esclama: “salute!”.
Non si dimentica mai di usare le due parole magiche: “per piacere” e “grazie”.
Ha imparato ad allacciarsi le scarpe, con il doppio nodo “perche’ cosi’ non si slacciano piu’!“.
Fa tuffi di testa perfetti e senza troppi schizzi.
Ha imparato ad usare i rollerblade.
Ha le sue canzoni preferite. Ora siamo nella fase Occidentali’s karma, shape of you, californication, rockabye.
Passiamo dall’allegria e spensieratezza alla noia profonda in un lampo.
Ha i suoi amici preferiti, anche se per lui la cosa importante e’ stare in compagnia non importa con chi.

A quanti anni si smette di chiamarli bambini?
La risposta non la conosco. Ma forse non mi importa, perche’ loro rimarranno sempre i miei bambini!

Tanti auguri Tommaso per i tuoi 8 anni!!!

Drusilla